50 anni di DOC, le Città del Vino festeggiano a Vinitaly Boca, Fara, Sizzano e Ghemme
Con mezzo secolo di crescita sotto il profilo qualitativo le colline novaresi, ai piedi del Monte Rosa, festeggiano, quest’anno, il 50° anniversario dell’istituzione di quattro storiche Denominazioni di origine: Boca (DPR 18 luglio 1969 – GU 226 5 settembre 1969), Fara (DPR 13 agosto 1969 – GU 279 del 5 novembre 1969), Ghemme (DPR 18 settembre 1969 – divenuta poi DOCG con DM del 29 maggio 1997 – GU 137 del 14 giugno 1997) e Sizzano (DPR 18 luglio 1969 – GU 225 del 4 settembre 1969), tra le più prestigiose del Piemonte.
Un progetto ambizioso nato nel 1969, che, nel tempo, si è trasformato e cresciuto, grazie a coltivazioni ecosostenibili, al know–how delle nuove generazioni nelle aziende, ai disciplinari, alla difesa integrata ed ai nuovi reimpianti che hanno rafforzato le produzioni ed elevato lo standard qualitativo.
A ciò, negli ultimi anni, ha fatto eco la crescente attenzione all’enoturismo, grazie alla collaborazione tra produttori e amministrazioni locali, così come fortemente sostenuta dall’Associazione nazionale Città del Vino, ponendo l’accento sul ventaglio di opportunità che il territorio può offrire in termini di esperienze da vivere, come le escursioni in montagna, l’esplorazione dei piccoli borghi, la visita alle cantine ed ai laboratori artigianali, la scoperta del folklore locale, le tradizioni gastronomiche, i luoghi di fede, in generale, storytelling esperenziali. Dall’indagine dell’Osservatorio del «turismo del vino», cui hanno preso parte anche le città del vino novaresi, è emersa non solo la figura specialistica dell’enoturista appassionato, che spende circa 150 euro al giorno, ma anche una nuova figura di turista del vino, che viaggia in giornata e spende mediamente 85 euro ed è anche a tale figura che le nuove proposte turistiche devono orientarsi.
Grazie all’istituzione delle denominazioni storiche nel 69 e, poi, della doc Colline Novaresi nel 1994, che oggi comprendono 26 comuni, il territorio ha acquistato grande slancio di qualità ed un fortissimo interesse sul mercato, che si è presto tradotto in servizi di ospitalità ed accoglienza turistica.
Palcoscenico celebrativo della storica istituzione è stato il nuovo spazio dell’Associazione di Città del Vino della 53 edizione del Vinitaly, dove le “Città del Vino” di Fara Novarese e Briona per la Doc Fara; Sizzano per la Doc Sizzano; Boca e Maggiora per la Doc Boca; Ghemme e Romagnano Sesia per la Docg Ghemme hanno, celebrato i 50 anni con un incontro ad hoc, che ho avuto il piacere di moderare, dal titolo “50 ANNI delle DOC BOCA-FARA-GHEMME-SIZZANO”, a cura del Coordinamento delle Città del Vino del Piemonte ed in collaborazione con Regione Piemonte.
Un’occasione importante che ha dato il senso della lungimiranza dell’Associazione Città del Vino, quando nel lontano 1998 ha fissato due concetti importanti validi ancora oggi: il vigneto è parte fondamentale del paesaggio e così tutte le aree agricole interessate e la sua tutela è strategica per la qualità del territorio e pertanto va programmata nell’azione amministrativa; lo sviluppo locale deriva da una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, fatta di scelte condivise. Nell’occasione, è intervenuto il Dott. Stefano Vercelloni, Vice Sindaco di Sizzano e vice presidente di Città del Vino, che ha illustrato le iniziative in programma per celebrare una ricorrenza così importante, non soltanto per un patrimonio vitivinicolo locale, ma anche per la cultura e le tradizioni del territorio, evidenziando l’importanza di tutelare, nell’Italia dei 1000 vitigni autoctoni e delle 500 Denominazioni d’origine, l’unicità di ogni territorio, con le sue caratteristiche specifiche, che va difeso e gestito in tandem con i Comuni, così da ottenere un valore aggiunto aumentato.
Presente il dott. Umberto Stupenengo, direttore dell’Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo del Nord Piemonte, che abbraccia 4 province, Vercelli, Biella, Novara e Verbano Cusio Ossola e che quest’anno, fa un raddoppio di celebrazioni, perché festeggia anche i 20 anni dalla sua inaugurazione.
Era, infatti, il 10 luglio del 1999 quando a Gattinara venne inaugurata la decima Enoteca regionale del Piemonte, da allora un punto di riferimento per tutti gli appassionati di vino.
Valentino Guglielmino, Ambasciatore Città del Vino, ha rimarcato come il vino è sempre più un’occasione straordinaria per mettere in moto un nuovo processo di crescita economica e di quanto la “formazione, promozione e comunicazione “siano in grado di trasformare il turismo in un’alternativa credibile, in grado di garantire opportunità di lavoro e reddito certo.
Formazione e innovazione sono stati gli argomenti anche del prof. Graziano Caielli, Delegato ONAV Novara, che ha posto l’accento sull’importanza in campagna di introdurre le novità della tecnologia, riducendo l’utilizzo di diserbanti, pesticidi e fitofarmaci per un risultato più apprezzabile ai fini dell’incremento qualitativo.
Al termine dell’incontro, una degustazione di quattro espressioni di vini della Denominazione:
Boca Doc 2015, Le Piane, 85% nebbiolo 15% vespolina, rubino carico, ciliegia matura, lampone, sensazioni balsamiche ed agrumate, sapido e buona persistenza.
Sizzano DOC 2014, Paride Chiovini, 60% Nebbiolo, 30% Vespolina, 10% Uva Rara, rosso rubino profondo, note fruttate di amarena e more di gelso, lieve speziatura di pepe nero, sorso lungo ed intenso.
Fara DOC “Ciada Riserva” 2012, Vigneti Valle Roncati, colore rubino con sfumature granato, ricco bouquet con note di liquirizia, frutti rossi e note di spezie, sapido, minerale, ha tannini vellutati ed una finitura elegante e persistente.
Ghemme DOCG Chioso dei Pomo 2012, Rovellotti, Nebbiolo 85%,Vespolina 15%, rosso rubino con riflessi granati, naso intenso, complesso e fine, rosa appassita, frutta stramatura, sentori speziati, pepe nero, bacche di ginepro, ottimo equilibrio, morbido, piacevolmente lungo.
In abbinamento, le due versioni, dolce e piccante, di Formaggio Gorgonzola DOP del Consorzio di Tutela, che ha sede a Novara.
Carmen Guerriero