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Aiutiamo Anna De Santis a salvare la sua vigna a Champagnole in Valle d’Aosta

Anna De Santis

Ho conosciuto Anna quattro anni fa, ma lei era lì, a Champagnole, già dal 2008, ha lavorato sodo quel pezzo di vigna, con un amore incredibile, pianta per pianta, curandole solo con metodi naturali, così come in cantina ha cercato subito di lavorare verso l’assenza di qualsiasi intervento.
Nel 2020 ho assaggiato tutti i suoi vini (4), ottenuti da Pinot noir, Petit rouge e Müller Thurgau, e sono rimasto folgorato da tanta bellezza, vini di una sincerità disarmante, limpidi, profumati, perfetto esempio di cosa possono offrire quei piccoli appezzamenti sul versante che guarda a Villeneuve. Poche bottiglie, meno di duemila, e nel 2011 una forte grandinata ha spazzato via tutto lasciando Anna a bocca asciutta.

Anna De Santis in vigna

Qualcosa però è cambiato, il proprietario di quelle vigne, che gliele aveva date in gestione, purtroppo è morto, non ha fatto in tempo a lasciare scritto che Anna ne avrebbe preso la proprietà, e sono finite in mano allo Stato.
Fin qui non sarebbe grave, perché Anna avrebbe continuato come prima a gestirle, invece è arrivata la più grossa azienda della Valle d’Aosta (fatevi due conti e capirete di chi si tratta) e ha posato i suoi avidi occhi su quei pezzi di vigna, li vuole per sé, da aggiungere al suo già ampio parco vigneti, e Anna è un fastidio, il fatto che li abbia amati e curati per 16 anni non conta nulla.
Così la nostra sfortunata vignaiola rischia di perdere ciò che per lei vale più della sua stessa vita, impegno che porta avanti anche con l’aiuto del figlio.

Vigneti a Champagnole

Per questa ragione dobbiamo tutti cercare di aiutarla, perché i suoi mezzi di difesa non possono certo confrontarsi con quelli di una grossa azienda.
Anna deve raggiungere in tempi brevi (forse prima della fine di quest’anno) la somma di 130.000 euro, che le permetterebbero di riscattare le vigne a cui è tanto legata; per questo ha avviato una raccolta fondi online alla quale tutti possiamo contribuire.
Se non si riuscisse a raggiungere l’intera somma nei tempi stabiliti, ogni contributo verrà interamente restituito al donatore.
Invito tutti, appassionati, produttori, ristoratori, amanti della natura, a donare un piccolo contributo per aiutare Anna ad acquistare le sue vigne, potete farlo cliccate qui.

Roberto Giuliani

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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