Origini:
Vitigno piemontese originario del Roero. In passato veniva chiamato anche Bianchetta o Nebbiolo Bianco.
Al di fuori del Piemonte, è presente anche in Liguria e Sardegna. Le prime citazioni risalgono al 1877 ad opera del Di Rovasenda, mentre il Molon nel 1909 ne fornisce una dettagliata descrizione.
Caratteristiche e esigenze ambientali e colturali: Ha germoglio con apice cotonoso, di colore bianco-verdastro con orli sfumati di rosa. La foglia è di media grandezza, cuneiforme o pentagonale con tre o cinque lobi (dipende dai cloni); grappolo medio o medio-piccolo, cilindrico-piramidale, spesso alato; l’acino è medio-piccolo ed ellissoidale, di colore giallo-verdastro con abbondante pruina. Ha notevole vigoria ed elevata fertilità, produzione buona e regolare.
Predilige terreni collinari, ben esposti, prevalentemente sabbiosi. Viene allevata a controspalliera con potatura mista ma si adatta bene anche a quella corta.
Malattie e avversità: È sensibile all’→oidio mentre tollera gli attacchi della →peronospora al grappolo.