Baccus: un ristorante pugliese nell’Umbilicus Italiae
La provincia di Rieti, anticamente chiamata Reate, è una delle più caratteristiche del Lazio, si erge su una conca a poco più di 400 metri di altitudine ed è circondata da catene montuose con le vette più alte della regione, come il Terminillo, nota meta per sciatori, i Monti della Duchessa e i Monti della Laga, che sfiorano i 2.500 metri. E’ un territorio particolare, considerato ad elevato rischio idrogeologico, infatti è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua e sorgenti, come il fiume Velino, che attraversa la città e riceve le acque del Salto e del Turano, dai quali sono stati formati con opportune dighe due laghi, oggi mete turistiche estive.
Il centro storico è molto bello e vale la pena visitarlo, ma tutta la zona che circonda la Piana Reatina merita di essere conosciuta. Rieti è detta “Umbilicus Italiae” poiché la sua posizione geografica la colloca proprio al centro della nostra penisola. Come potete immaginare è una delle mete preferite dai romani, che per raggiungerla devono percorrere circa 70 km della Via Salaria. Ma la sua collocazione la pone anche piuttosto vicina all’Umbria (con l’Unità d’Italia fu annessa alla provincia di Perugia) e all’Abruzzo.
Ovviamente anche io ho avuto numerose occasioni per conoscere il territorio e i suoi diversi aspetti, e non potevo certo trascurare la cucina, anche se in questo caso voglio parlarvi di un ristorante a conduzione familiare che nulla ha a che fare con la tradizione alimentare locale, ma che a mio avviso merita, tanto che gli stessi reatini, solitamente restii a mangiare fuori casa, non mancano di riempire i tavoli e apprezzare la cucina rigorosamente pugliese dei proprietari.
Sto parlando di Baccus, un piacevole locale gestito dalla simpaticissima Marianna Consiglio con i genitori Rosa Preziosa e Giuseppe. Dal lontano 1996 si trova in Vicolo Stoli, 5, in pieno centro storico, alle spalle di Piazza Guglielmo Oberdan.
Sono tornato in questo locale pochi giorni fa, questa volta attrezzato di macchina fotografica, ci tenevo a scriverne perché è sicuramente uno dei ristoranti a Rieti dove si può mangiare davvero bene, in un ambiente piacevole e non rumoroso (anche se è questione di fortuna, dipende sempre da chi si siede nei tavoli limitrofi…), la cucina è ovviamente di matrice pugliese, quindi non aspettatevi l’amatriciana o altri piatti tipici della nostra regione, personalmente non ne ho sentito minimamente la mancanza.
Marianna, dopo averci consegnato il menu e la carta dei vini, più che soddisfacente e orientata principalmente a vini regionali, con qualche excursus in Abruzzo, Lazio e altre regioni, ci ha subito segnalato un piatto con una variante, dovuta semplicemente alla disponibilità di materia prima: Puré di fave con cime di rapa (la versione originale è con la cicoria). Vi dirò, le cime di rapa non sfiguravano affatto, anzi! Il piatto è risultato particolarmente saporito e gustoso, tanto che, trattandosi di una fiamminga da condividere in cinque, si è svuotata con una velocità superiore a quella di Silver Surfer (ricordate il personaggio della Marvel che con il surf solcava le galassie?).
Visto il successo del piatto, non ci siamo certo tirati indietro di fronte all’opportunità di gustare le tradizionalissime Orecchiette con le cime di rapa, una solo di noi, che aveva una voglia matta di vongole, ha preferito orientarsi su degli ottimi Tagliolini alle vongole veraci (l’assaggio, ovviamente, è d’obbligo).
Quando siamo entrati in sala, abbiamo inevitabilmente puntato lo sguardo alle numerose portate di antipasti “self service”, sguardo che si è tradotto velocemente in stimolo salivare e gorgoglii dello stomaco. Non ce ne siamo dimenticati, infatti io ed altri, al posto del secondo abbiamo preferito fare il pieno di torte rustiche e verdure, ma per non scontentare nessuno abbiamo ordinato anche una sfiziosa Frittura di paranza.
Nessuno di noi, nonostante avessimo acquietato i nostri appetiti, era disposto a rinunciare al dolce, così, dopo che Marianna ci ha elencato ogni ben di Dio, abbiamo puntato a un indimenticabile Tiramisù e una strepitosa Torta ricotta e cioccolato, a cui, per non farci mancare nulla, Marianna ha aggiunto un omaggio di Biscotti alla cannella appena sfornati, farciti con uvetta e scaglie di cioccolato.
Apprezzando la qualità e il sapore di questi piatti, non ho potuto fare a meno di pensare che un locale come Baccus, gestito da una famiglia semplice che ama il proprio lavoro, è oggi più che mai un’ottima chance anche per coloro che non possono permettersi di sborsare cifre onerose. Sono piatti che ti lasciano un buon ricordo, ben fatti e senza fronzoli, tradizionali e basati sulla qualità delle materie prime. Il tutto ad un prezzo che difficilmente può raggiungere i 30 euro. Vale la pena conoscerlo, no?
Roberto Giuliani
Ristorante Baccus
Vicolo Stoli, 5 Rieti
Tel. 338-8719907
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