Origini:
Uva bianca, caratteristica del Lazio, soprattutto nella provincia di Roma. Ha come sinonimi riconosciuti Cacchione e Bello Cacchione, mentre sono da considerare errati Pampanaro, Bellobuono, Uva Pane, Uva presta, Zinna vacca, Arciprete, Pacioccone, Pantrastico, Bello romanesco, Ciciniello, Albanese e altri. L’Uva pantastica citata da Plinio, secondo il Bacci (1596) potrebbe essere proprio il Bellone. Nel Bollettino Ampelografico del 1881 era descritta come vitigno con grappoli dalle proporzioni maggiori ma dai caratteri analoghi ai Belli, gruppo di vitigni diffusi intorno a Roma. Osservazioni confermate anche da Mangarino nel 1888 e Mancini nel 1893.
Caratteristiche e esigenze ambientali e colturali: Ha foglia grande, pentagonale e pentalobata; grappolo medio-grande, conico-cilindrico, a volte con un’ala, semiserrato o serrato; acino medio, rotondo con buccia spessa, di colore giallastro con screziature marroni, con buona presenza di pruina. Ha un’elevata vigoria e una produttività mediamente abbondante anche se non costante. Predilige sistemi di allevamento a media espansione e potatura ricca, media o corta. I terreni migliori sono quelli leggeri e profondi, di origine vulcanica, come quelli dei Castelli Romani.
Malattie e avversità: Ѐ leggermente sensibile alla →peronospora e al marciume.