Bodegas Bocopa nel regno dei Monastrell
Bodegas Bocopa è un grande gruppo vitivinicolo cooperativo di secondo grado situato a Petrer nella Comunità Valenciana. Oggi è uno dei principali riferimenti nel settore non solo della regione, ma di tutta la Spagna ed è riconosciuto a livello internazionale, tanto che dal 1987, quand’è sorto, i suoi vini hanno ricevuto oltre 250 premi nelle più prestigiose competizioni di tutto il mondo e il massimo riconoscimento da parte della critica nazionale e internazionale. Un successo velocissimo e addirittura incredibile nel momento i cui era stato fondato a Pinoso da un gruppetto di piccole cantine e cooperative di Alicante i cui vini in precedenza venivano venduti sfusi per andare a dare colore e vitalità ai vini deboli di altre zone anche all’estero, oppure, nella migliore delle situazioni, ricevevano l’etichetta e il nome da altri ben più famosi produttori.
All’inizio pareva soltanto una delle tante operazioni commerciali e di marketing, date le modeste dimensioni di questo coraggioso patto che aveva partorito subito… soltanto un topolino. Per imbottigliare il loro primo vino nel 1988, etichettato Viña Alone, avevano infatti dovuto noleggiare un piccolo impianto della zona. Lavorando però sempre in piena collaborazione con i loro viticoltori già ai piedi delle viti per garantire la qualità finale dei vini prodotti e unendo saggiamente tutti gli sforzi da fare per migliorare la commercializzazione delle loro produzioni, nel 1990 il gruppo Bodegas Bocopa è stato riconosciuto come la prima associazione di produttori agricoli (APA) d’uva di tutta la Spagna! È proprio il caso di dire “dalle stalle alle stelle” e, grazie a questo sforzo ciclopico, questi umilissimi fra gli umili avevano ottenuto una notevole sovvenzione dalla Comunità Economica Europea grazie alla quale erano riusciti a spostare gli impianti da Pinoso a Petrer e ad avviare finalmente un proprio moderno impianto di imbottigliamento.
Oggi Bodegas Bocopa, diretta dall’enologo Gaspar Tomás Martínez, fa quasi 6 milioni di bottiglie di vino da oltre 2.500 ettari di vigneti su suoli argillosi e calcarei di proprietà delle 7 tenute associate alla resa media di 30 quintali d’uva per ettaro. Non è uno scherzo. Si tratta del 50% della produzione totale dei vini di Alicante, una quarantina di etichette tra cui bianchi, rosati, rossi, spumanti e bio. Dalle 5 cantine cooperative di produzione a Cañada, Castalla, La Romana, Petrel e Sax escono marchi di vini di grande personalità: Laudum, Señorio di Benidorm, Alcanta, Marina Alta, Marina Espumante, Fuego Lento.
Un successo che però non è caduto dal cielo e nessuno gli ha concesso proprio niente di più del meritato. Nel corso della sua storia, Bodegas Bocopa ha plasmato pazientemente i propri vini senza chissà quali formule magiche o quali geni caduti dal cielo fra gli enologi volanti di grido, ma contando solo sulle proprie forze e lottando con tenacia. Lavorano con la natura, con l’acqua, con l’aria e con la terra. Non c’è un metodo speciale e segreto che spieghi il successo ottenuto presso la clientela. Il vero deus ex machina non è un genio, semmai è un gran lavoro di squadra. Lo si vede dovunque, a partire dalla particolare dedizione continua alla cura del vigneto e alla vinificazione in stile mediterraneo, non in coda alle mode, ma secondo una tradizione vinicola centenaria che si tramanda di generazione in generazione attraverso la costante ricerca della qualità.
Bodegas Bocopa infatti ha optato subito per la qualità. Basti pensare all’ormai mitico Laudum Fondillón Gran Reserva 1987, quello della prima annata gestita in comune da questi vitivinicoltori e che già in itinere dava una dimostrazione di eccellenza, tanto da sorprendere perfino quegli intenditori dall’approccio estremamente cauto con i vini di grosse cooperative. Ma la loro scelta è stata fondamentale e ha permesso grandi successi, remunerazioni, investimenti. Oltre a mantenere uno stretto controllo nel processo di produzione di tutti i suoi vini, Bodegas Bocopa adesso ha nelle proprie strutture la tecnologia più avanzata nel settore vitivinicolo, garantendo la massima garanzia di qualità. Ha ottenuto la certificazione del sistema di qualità aziendale condotto secondo le norme ISO a riprova dell’impegno nel migliorare la produzione dei vini, l’affidabilità nel servizio e la sostenibilità ambientale in tutte le attività.
La costante ricerca della qualità ha evoluto la vinificazione espandendo e migliorando tecnicamente le strutture. La cantina principale a Petrer è costruita su una superficie di 4.500 m2 con un moderno impianto di imbottigliamento e una cantina climatizzata con un parco di oltre 1.000 botti, di cui il 70% è costituito da barrels di rovere americano e il 30% da barriques di rovere francese di Allier, per un terzo nuove e il resto usate.
Due parole sul secondo vitigno più popolare coltivato in Spagna dopo il tempranillo, cioè il monastrell, il nome dato al mourvèdre coltivato in Spagna (chiamato anche ”gamey”), dov’è coltivato in molti luoghi della Spagna come nelle aree vitivinicole di Alicante, Yecla e Jumilla. Si trova infatti a suo agio nelle zone calde e asciutte, se non addirittura torride, e il riscaldamento climatico in atto ne ha consentito una maggiore diffusione. Nei terreni della D.O.P. Alicante, però, l’uva di monastrell si differenzia dalle altre varietà di mourvèdre perché quando è molto matura dona ai vini note profonde di prugna e liquirizia e una maggiore corposità, mentre quando è meno matura si sentono note rustiche ed erbacee. È vinificata sia in purezza che usata in uvaggi oppure per produrre vini da assemblaggio, perché dà un vino con molto tannino ad alta gradazione alcolica.
Laudum Fondillón Gran Reserva 1987
Il vino di questa prima annata dell’azienda è un rosso amabile ottenuto dal 100% di uve monastrell raccolte molto mature per aumentare la loro già alta concentrazione di zuccheri naturali e completare una maturazione di oltre 8 anni in botti da 1.500 litri. Tenore alcolico 16,5%. L’avevo già degustato tempo fa grazie a un’amica che ne aveva comprato sul posto una bottiglietta da mezzo litro a una trentina di € e che non finirò mai di ringraziare. Aveva un colore mogano rossastro con riflessi ambrati ed era incredibilmente ancora limpido e brillante. Questo vino non è né passito né rinforzato, ma è una tipologia antica e tipica, anche se limitata, come quella del nostro cannonau barbaricino amabile. All’attacco era molto ampio, con una bella intensità aromatica di aromi di prugne e ciliegie sotto spirito che aprivano un bouquet di frutti maturi e passiti.
In bocca datteri maturi, uva passita, fichi secchi, con sfumature di cioccolato, nocciole tostate e tabacco dolce. Fine e setoso, con una dolcezza armoniosamente equilibrata dall’acidità, corposo ma fresco, con un finale lungo, persistente, molto piacevole. Oggi c’è già in giro il vino dell’annata 1988 che è stagionato in rovere, però, per ben… 28 anni e si è affinato altri 2 anni in bottiglia, perciò non vedo l’ora di fare dei confronti.
Laudum XII Plus Monastrell 2016
Anche questo vino proviene dall’uva monastrell al 100% coltivata in vecchie vigne di oltre 40 anni nella valle di Vinalopó. Il Laudum XII Plus è maturato per 12 mesi in barriques nuove di rovere francese e si è affinato per altri 12 mesi in bottiglia. Ha ricevuto anche altri premi prestigiosi, ma vanta con orgoglio soprattutto la medaglia d’oro della confraternita degli enoamatori locali, la ”Cofradía del vino reino de la Monastrell”, e quando te la danno gli intenditori dei vini dei padri, dei nonni e dei bisnonni è tutta meritata. Ha un bel colore ciliegia intenso con riflessi rubino. All’attacco sboccia il fruttato maturo di piccoli frutti di bosco e macchia mediterranea che apre un bouquet di aromi di mirtilli, more, ciliegie nere con sfumature speziate dolci su fondo di grafite da fucile e resina di pino. In bocca è succoso e sapido, conferma il fruttato in un bell’equilibrio tra la dolcezza dei frutti maturi e l’acidità, con ricordi di pepe, foglie fresche e buon cuoio. Un vino mediterraneo, caldo ma non focoso, dal finale lungo fra toni di spezie, liquirizia e noci. Un rosso molto delizioso, di tenore alcolico 14,5%.
Laudum Roble Monastrell & Syrah 2016 organic wine
Questo vino biologico proviene da vigne di monastrell di oltre 40 anni e da vigne di syrah di 15 anni coltivate a 610 metri di altitudine su suoli franchi, sabbiosi e calcarei, ma molto poveri. Le uve sono state vendemmiate a mano e raccolte in cassette. Quelle di syrah nella prima settimana di ottobre e quelle di monastrell nell’ultima. Dopo un’ulteriore selezione in cantina, si è fatta la criomacerazione prefermentativa, la fermentazione a temperatura controllata in vasche d’acciaio inox e la malolattica, quindi una maturazione di 4 mesi in botticelle nuove, di primo passaggio: barriques di rovere francese, gönc di rovere ungherese e barrels di rovere americano a grana fine. Ha un tenore alcolico del 14% e un residuo zuccherino naturale di 5 grammi al litro.
Di colore rosso ciliegia con riflessi violacei, all’attacco profuma di violette e introduce un bouquet di frutti neri maturi con un tocco di spezie e sfumature balsamiche. Dopo una leggera aerazione nel bicchiere, in bocca la complessità del fruttato aumenta e compaiono anche sottili ricordi di datteri e fichi. Ha una buona struttura e i tannini maturi e vellutati. Una buona acidità garantisce un ulteriore affinamento nella cantinetta di casa. Il finale è molto lungo fra note speziate e un non so che di eucalipto.
Mario Crosta
Bodegas Bocopa
Paraje les Pedreres, 03610 Petrer, Alicante (SPAGNA)
(ingresso da Carrer Talladors sopra l’Autovia de Alicante A-31)
coord. GPS: lat 38.5036027 N, long. -0.7920207 O
tel. +34.966.950489, fax +34.966.950406
sito www.bocopa.com
e-mail info@bocopa.com