Cagnulari
Origini:
Varietà che ha rischiato di scomparire, molto probabilmente importata dalla Spagna (ha molti punti in comune con il bovale di Spagna, sembra invece errata l’associazione con il bovale sardo). In passato veniva utilizzata principalmente assieme ad altre varietà per dare vini robusti, la sua struttura la rendeva preferibile per il taglio con vini più esili. Il Di Rovasenda rilevò una certa somiglianza con il morastell (1877). Per molti caratteri è vicino anche al mourvedre.
Attualmente il cagnulari è diffuso in percentuale significativa principalmente nella provincia di Sassari, è previsto in uvaggio nella Doc Alghero.
Caratteristiche e esigenze ambientali e colturali: ha foglia quasi grande, orbicolare, spesso trilobata ma anche quinquelobata; grappolo medio, cilindro-conico, a volte alato, semi-serrato; acino medio, sferoidale, con buccia spessa e consistente, mediamente pruinosa, di colore nero-violaceo, sapore neutro, dolce, succo incolore o leggermente rosato. Ha produzione abbondante e mediamente costante. Non ha particolari esigenze di giacitura ed esposizione, predilige terreni collinari sciolti e silicei.
Malattie e avversità: ha buona tolleranza ai freddi invernali e primaverili, sopporta discretamente la →peronospora, più sensibile all’→oidio, buona resistenza al →marciume acido.