Stile Titolo alcolometrico Birrificio Formato Prezzo
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Pale Lager 5% Heineken Nederland 0.33 cl A (fino a 5 Euro)
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Ho atteso a lungo prima di decidermi a scrivere questa scheda. Ho recensito fino ad oggi quasi tutte birre artigianali e piuttosto particolari, non sempre facilissime da reperire. Mi sono, allora, chiesto perché non confrontarsi con una birra “industriale” per antonomasia e, sicuramente, rivolta ad un mercato di massa vista la sua larghissima diffusione. Avere un approccio snob nei riguardi, talvolta, di taluni prodotti mi accorgo risultare un atteggiamento del tutto inutile ed ottuso. Sul fronte opposto mi rendo conto che bisogna cercare, però, di non essere prevenuti e cadere nella trappola di una facile e scontata stroncatura. Perché ho scelto proprio la Heineken? Qualche tempo fa, trovandomi a parlare con un mastro birraio di cui ho grande stima, mi confessò che una sera in pizzeria con gli amici si era bevuto, appunto, una Heineken e pur avendola sempre considerata un prodotto di manifattura dichiaratamente seriale ed anonimo, non aveva potuto fare a meno di apprezzarne alcune caratteristiche. La pulizia e la precisione, innanzitutto, che non sempre capita di ritrovare in altre birre di simile fattura. L’odore, ad esempio, è abbastanza intenso ma sicuramente non sgradevole e grossolano come, spesso, accade con altre concorrenti. Certo non c’è alcun accenno di complessità, mancano le sfumature. Siamo di fronte ad una lager assolutamente monodimensionale nel suo proporsi: il luppolo ed il malto sono piuttosto deboli ma fortunatamente l’alcol non è fastidioso e tende a venir fuori solo sulla distanza. Nonostante il profilo decisamente sfuggente non mi sembrano, effettivamente, rivelabili sbavature e nel suo piccolo appare molto ben confezionata e si fa bere. In bocca la punta d’amaro può non piacere (basta abbassarne la temperatura di servizio) ma è sicuramente il suo, unico, tratto distintivo: la rende meno monocorde che al naso e ne nasconde almeno in parte diluizione ed una certa inconsistenza. Fate, comunque, attenzione che essendo prodotta in numerosi stabilimenti per il mondo la ricetta può variare sensibilmente. Mi è stato, infatti, confermato da amici appassionati che, ad esempio, in Asia è organoletticamente molto diversa. Due chiocciole possono bastare. Voto: @@
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