
A volte accadono eventi che riescono ancora a stupirmi, a coinvolgermi riesumando sopiti impulsi adolescenziali, a rimettere in gioco aspetti della mia personalità che non trovavano più gli sbocchi necessari per esprimersi e ridarmi quella linfa vitale, quel piacere di vivere di cui, credo, tutti abbiamo più o meno bisogno. E’ un periodo strano, difficile, buio, dove fatichi a trovare la spinta a guardare avanti, consapevole di essere circondato da fatti che stanno davvero sconvolgendo il mondo, fatti che in un modo o nell’altro coinvolgono fortemente noi come le future generazioni, fatti per i quali non è certo sufficiente “tirare avanti” fingendo che non esistano. E’ altrettanto vero, però, che rimanerne schiacciati significherebbe rinunciare, accettare la sconfitta, l’inevitabile tracollo sociale. Per quanto mi riguarda non ci penso proprio, so bene quanto la vita sia un dono inestimabile e che viverla passivamente, subendo gli eventi, è la cosa più stupida che si possa fare. Del resto 58 anni ti pongono di fronte all’esigenza di fare bilanci e scelte più attente, consapevole che il tempo che ancora ti spetta è ormai nettamente inferiore a quello che hai già vissuto. Quindi, meglio giocarselo bene, se possibile goderselo al meglio… appunto.

Ecco allora che la possibilità di partecipare con Arianna Fugazza ad una manifestazione piena di energia come Rombi Divini, non potevo proprio lasciarmela sfuggire. Come forse qualcuno ricorderà, alcuni mesi fa Arianna ed io abbiamo dato vita, nella splendida cittadina emiliana di Ferrara, ad un mostra intitolata ►Natura tra vino, arte e fotografia; l’esperienza è stata talmente gratificante che ci siamo lasciati ripromettendoci altre tappe per portare in giro la mostra in cui le mie foto di natura hanno ispirato i suoi lavori artistici all’aerografo. L’occasione si è presentata molto presto, grazie al contatto con Flavio Verzaro, direttore del ►Museo Piero Taruffi di Bagnoregio (VT), che ci ha voluto coinvolgere nell’evento “Rombi Divini 2013”, il cui titolo rivela in buona parte i contenuti di questa sorprendente manifestazione. In parole povere, come avevo annunciato ►qui, Rombi Divini rappresenta l’incontro fra auto d’epoca, vino e arte. Non potevamo, quindi, che accettare con entusiasmo di partecipare con le nostre opere per i tre giorni della pirotecnica kermesse, che prevedeva fra l’altro, il coinvolgimento di oltre 50 vetture d’epoca provenienti da numerose zone d’Italia, di un altrettanto copioso numero di ciclisti in costume d’epoca, appartenenti alla storica associazione “La Carrareccia” di Bolsena, all’esposizione di opere d’arte a tema motoristico, firmate dal bravissimo Massimo Beretta, di deliziose vignette legate al vino ideate da Valerio Marini, oltre alla partecipazione della pittrice salentina Arianna Greco, già madrina della prima edizione di Rombi Divini. Infine, durante i tre giorni dell’evento, è stato possibile visitare l’azienda vinicola Decugnano dei Barbi, Villa Cahen ad Allerona e i giardini di Villa Lante a Bagnaia, con i suoi stupendi giardini, dove fra l’altro si è svolto il “Concorso di eleganza enoautomobilistica“, con abbinamento, per sorteggio, di ogni auto ad un vino locale, la “combinata” ha dato poi via alla classifica assoluta che ha assegnato i premi per la XVIII Coppa Marchese del Grillo, realizzati dalla Casa Argentiera Brandimarte di Firenze, consegnati al Ristorante Acqua Rossa di Viterbo.

Ma il mio coinvolgimento è andato ben oltre ogni mia aspettativa, infatti oltre ad aver esposto le fotografie di natura all’interno del Museo Taruffi, in compagnia di auto e moto d’epoca, ho avuto l’opportunità di fotografare gran parte della manifestazione e, soprattutto, grazie alla disponibilità di Stefano Cerrone, di condividere le varie tappe nella sua strepitosa Morgan del 1975! Adrenalina pura, la vettura è così bassa che con la mano puoi toccare l’asfalto! Ma ora bando alle chiacchiere e godetevi (e rosicate…) le foto! Ah, le auto non sono tutte qui, abbiate pazienza, ci sono le altre puntate…
 Le auto si riuniscono nel parcheggio principale di Bagnoregio, in attesa della partenza, destinazione Decugnano dei Barbi.
 Il frontale di una bellissima Lancia
 Ottorino Romagnoli e Gelsomina Migliari orgogliosi della loro Lancia Aurelia B24 Convertibile del 1957.
 Un esemplare unico di questa straordinaria Fiat 1500 6C Spider Garavini del 1939 appartenuta allo stilista Ferragamo.
 La Fiat 1500 6C Spider Garavini con il suo attuale proprietario, Gianni Morandi (a sinistra nella foto).
 Il cestino da picnic originale della Fiat 1500 6C Spider Garavini.
 L’apertura ad ala di gabbiano del cofano della rara Itala 65 Sport del 1930 di Giovanni Telò.
 Il motore della Itala.
 La strepitosa Fiat 508 Spider del 1935 di Pierluigi Bulgarelli
 La Fiat 508 Spider
 La Fiat BMW del 1949 di Luciano Locchi e Floriana Nucci
 Floriana Nucci nella sua splendida Fiat BMW
 Stefano Cerrone con alla sua destra la Morgan 4×4 Four Seater del 1975
 Il cruscotto della Morgan 4×4 di Stefano Cerrone
 La Ford A del 1929 di Giovanni Noli
 La Fiat 508 Spider del 1934 di Stefano Rossi
 La Fiat 501 del 1923 di Lorenzo Silvestri
 Vittorio Taglia con la sua Jaguar D type Replica del 1971
 La Jaguar D type Replica vista posteriore
 Il posto guida della Jaguar D type Replica
 Una Iso Isetta del 1954 di Marco Martini
 La Volkswagen 11/02 del 1977 di Vincenzo Borri
 L’Autobianchi A112 del 1985 di Luigi Roscini
 L’Alfa Romeo 2000 Spider Touring del 1960 di Duilio Meschini
 La Fiat 1500 Cabrio del 1965 di Gianrenzo Visconti
 La Fiat 850 Vignale del 1968 di Giorgio Carosio
 L’Alfa Romeo Montreal del 1974 di Francesco Boero
 La Mercedes 450 Sel 6,9 del 1975 di Luca Viscardi
 Una rappresentanza enoica all’evento: i vini di Antico Palmento, azienda pugliese di Bruno Garofano
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