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Cinque grandi Champagne per la cena dell’Ordre des Coteaux de Champagne

Luciano Pignataro e Luca Cuzziol
Luciano Pignataro e Luca Cuzziol

Durante l’ultimo giro nello Champagne organizzato dal Comité Interprofessionnel du vin de Champagne (CIVC) mi sono trovato nella cena ufficiale organizzata dall’Ordre des Coteaux de Champagne presieduto da Bruno Paillard al Palais du Tau, proprio a fianco della Cattedrale di Reims dove sono stati investiti i nuovi cavalieri, tra cui l’italiano Luca Cuzziol.
Una cerimonia in pompa magna, come solo i francesi sanno organizzare, solenne ma con il sorriso, con tanto di squilli di trombe, abiti da sera e cena seduta per 200 persone in cui sono state presentate cinque magnum per accompagnare i piatti.
Certo qualcosa sta cambiando, il mercato asiatico ci ha fatto scoprire che i francesi non parlano solo…francese, ma anche un perfetto inglese quando si tratta di comunicare il loro prodotto.
Euforia per un’annata definita straordinaria, non per consuetudine, ma perché non ha mai avuto tanto sole e così poca pioggia, tanto che il cambiamento climatico sembra essere benvenuto da queste parti.
Almeno nella gestione dei vigneti.
Una nota a margine: tra gli oltre 70 Champagne che abbiamo provato in questo giro, abbiamo trovato una tendenza a marcare freschezza e note salate molto evidente rispetto al passato.
Ma ecco cosa si è bevuto, a futura memoria.

Champagne Assemblage 1999 Bruno PaillardBRUNO PAILLARD, ASSEMBLAGE 1999
Uno Champagne ottenuto dal classico assemblaggio così distribuito: 29% Chardonnay, 29% Pinot Meunier e il resto Pino Noir da uve coltivate in 14 cru. Il dégorgement è stato fatto giusto dieci anni fa. Complessivamente un sorso fresco, fruttato, agrumato, in buona evoluzione e di gran corpo.

Prova

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Champagne Comtes de Champagne Grands Crus 2009 TaittingerTAITTINGER, COMPTES DE CHAMPAGNE BLANC DE BLANCS GRANDS CRUS 2007
Ottenuto da una selezione de la Côtes des Blancs e definito un’ode allo Chardonnay. In effetti il sorso è piacevolmente fresco, citrico, non tagliente, dotato di una buona sapidità e con un finale decisamente lungo e preciso, molto appagante.

Prova

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Champagne Cuvée William Deutz 1999DEUTZ, CUVÉE WILLIAM DEUTZ 1999
Il vino della serata, complice anche la buona annata. 65% Pinot Noir, 25% Chardonnay e 10 Pinot Meunier. Un vino che si è distinto per la sua complessità olfattiva, fruttato, minerale, balsamico e con rimandi fumé. Al palato gran corpo, anche qui sensazioni complesse, fresco, veloce, piacevole e lungo. Chiusura infinita e pulita. Grande bevuta.

Prova

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Champagne Cuvée R. Lalou 1999 G.H.MummG.H.MUMM, CUVÉE R.LALOU 1999
Ancora la stessa annata, stavolta però il vino è ottenuto solo dalle uve Pinot Noir della Montagna di Reims classificate come Grand Cru. Aveva il compito di essere abbinato a un piatto di agnello e ha retto non bene, benissimo. Appena un po’ meno complesso del precedente, ha espresso frutta, freschezza, fumé. Assolutamente giovane e pimpante, privo di note ossidative come il precedente del resto.

Prova

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Champagne Palmes d'Or Rosé 2006 Nicolas FeuillatteNICOLAS FEUILLATTE, PALMES D’OR MILLESIME 2006 ROSÉ
Rosé ottenuto da Pinot nero in un’annata considerata eccezionale, in grande evidenza la nota di ciliegia che domina l’olfatto e il palato corroborato da buona freschezza e chiusura sapida.

Luciano Pignataro

Luciano Pignataro

Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilancio della viticoltura campana e meridionale. Al centro dei suoi interessi la ristorazione di qualità, la difesa dei prodotti tipici e dell'agricoltura ecocompatibile. È autore per le Edizioni dell'Ippogrifo delle uniche guide, sponsor free, sui vini della Campania e della Basilicata andate ripetutamente esaurite oltre che del fortunato Le Ricette del Cilento giunto alla terza edizione. Con la Newton Compton ha pubblicato La cucina napoletana di mare, I dolci napoletani, 101 vini da bere almeno una volta nella vita. Ha vinto il premio Veronelli come miglior giornalista italiano nel 2008. Dal 1998 collabora con la Guida ristoranti Espresso, è impegnato nella nuova guida Vini d'Italia di Slow Food. Fa parte del gruppo Garantito Igp.

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