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Cuvée Especial 2019 Bodegas José Pariente

Pariente

Il nome della cantina non inganni. Qui sono le donne a fare dei vini fantastici, interessanti, ben fatti e originali. José Pariente era il padre dell’attuale proprietaria, Victoria, ed è stato uno dei primi viticoltori della regione a coltivare il verdejo per vini di alta qualità, lavorando per anni con grande impegno quotidiano per la qualità, la sostenibilità ambientale e una visione di avanguardia enologica. Victoria Pariente, diplomata in enologia, ne ha preso il posto nel 1998 dopo essere stata una delle prime donne a gestire un’azienda vinicola a Rueda, insieme con la sua omonima Victoria Benavides, nella D.O. Toro che si chiamava appunto Dos Victorias (Due Vittorie).
Nel 2007, tuttavia, le due Vittorie hanno deciso di separarsi e di produrre vino indipendentemente l’una dall’altra. Victoria Pariente nelle Bodegas che erano di suo padre e che attualmente conduce con il sostegno di sua figlia Martina Prieto Pariente, mentre Victoria Benavides continua in quell’azienda vinicola che avevano gestito insieme e che ha cambiato il nome in Bodegas Elías Mora.
L’azienda Bodegas José Pariente ha i vigneti in due zone diverse: una nell’agro di Valladolid intorno a Rueda, La Seca, Torrecilla de la Abadesa, Tordesillas e l’altra nell’agro di Segovia intorno a Codorniz e Nava de la Asunción. Le vigne più vecchie sono allevate ad alberello e vendemmiate manualmente, le più moderne sono allevate negli impianti a filare. I vitigni sono solo due: verdejo e sauvignon blanc. Terreni pianeggianti e di altitudine media tra i 700 e gli 800 metri, con suoli in maggior parte ghiaiosi, formati da ciottoli, poveri di sostanza organica, con alcuni affioramenti calcarei ai livelli più alti, ma molto sabbiosi nelle vigne più vecchie.
ParienteQuesta zona dovrebbe rientrare nel clima mediterraneo, invece per la sua altitudine ha un clima continentale. I vigneti risentono degli estremi termici delle stagioni, inverni freddi e molto lunghi, primavere brevi con gelate tardive ed estati calde e secche, con temporali occasionali. La grande escursione termica tra giorno e notte determina l’equilibrio tra lo zucchero, che l’uva acquisisce con il sole, e l’acidità che conserva con le basse temperature notturne. Le precipitazioni annuali sono scarse, tra un minimo di 300 litri e un massimo di 600 litri al metro quadro.
La maggior parte dei vigneti (in tutto circa 45 ettari) ha un’età media di 40 anni, alcuni anche 50, e tutti sono gestiti con potatura ”a testa” secondo il sistema a calice. Qui si producono solo vini bianchi da verdejo e sauvignon blanc e le rese non superano i 75 quintali per ettaro, anche se il disciplinare ne accetterebbe 100.
La Cuvée Especial 2019 è fatta con uve verdejo in purezza al 100% provenienti da due vigne datate 1924 e 1928 allevate ad alberello in regime biologico che si trovano nel comune di Hornillos de Eresma su 2,5 ettari dI suoli sabbiosi che favoriscono la ritenzione delle acque in profondità anche in annate siccitose, garantendo la buona maturazione delle uve e l’acidità con coperture vegetative e zolfo. La vendemmia manuale in cassette da 20 kg permette una prima selezione dei grappoli in campo e dopo la seconda selezione sul tavolo d’ingresso in cantina si fanno macerare le uve per 12 ore in vasche a bassa temperatura. Successivamente s’innesca la fermentazione e si effettua la maturazione sui lieviti per 11 mesi in vasche ovoidali di cemento argilloso, quelli che sono la chiave della  vinificazione, perché la loro forma e i dislivelli termici creano una corrente circolare che facilita il lavoro delle fecce e consente un invecchiamento più lungo senza nessuna ossidazione. Questa è la prima annata ad avere la certificazione biologica e in genere ha evidenziato uno sviluppo vegetativo segnato dalla siccità crescente, ma queste due vigne non ne hanno sofferto grazie all’abbondanza di precipitazioni nell’anno precedente.
Il vino è fine, molto equilibrato, con una grande freschezza e si presenta con un colore giallo paglierino brillante dai riflessi verdognoli. All’attacco i profumi di camomilla, acacia e tiglio introducono un bouquet delicato, leggermente agrumato, in cui si esaltano note balsamiche e sapidità. In bocca si presenta complesso e rotondo, dotato di una grande morbidezza e setosità. Servito tra 9 e 12 gradi si abbina a meraviglia con pesce al forno e alla griglia, stufati di carni bianche, prosciutto crudo, formaggi freschi conditi con olio ed erbe aromatiche.

Mario Crosta

Tipologia: D.O. Rueda
Vitigni: 100% verdejo
Titolo alcolometrico: 13,5%
Produttore: JOSÉ PARIENTE
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 25 a 30 euro

Mario Crosta

Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del settore gomma-plastica in Italia e in alcuni cantieri di costruzione d’impianti nel settore energetico in Polonia, dove ha promosso la cultura del vino attraverso alcune riviste specialistiche polacche come Rynki Alkoholowe e alcuni portali specializzati come collegiumvini.pl, vinisfera.pl, winnica.golesz.pl, podkarpackiewinnice.pl e altri. Ha collaborato ad alcune riviste web enogastronomiche come enotime.it, winereport.com, acquabuona.it, nonché per alcuni blog. Un fico d'India dal caratteraccio spinoso e dal cuore dolce, ma enostrippato come pochi.

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