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13 Dicembre in Toscana: Carmignano Grumarello Riserva 2015 Tenuta di Artimino

Grumarello 2015 Artimino

I Re Magi

Una luce vermiglia
risplende ne la pia notte
e si spande via
per miglia e miglia.
“O nova meraviglia!
O fiore di Maria!”.
Passa la melodia
e la terra s’ingiglia.
Cantano, tra il fischiare del vento
per le forre,
i biondi angeli in coro:
ed ecco Baldassarre
e Gaspare e Melchiorre
con mirra, incenso e oro.

Gabriele D’Annunzio

Come la cometa illumina il cammino, così la realtà toscana della Tenuta di Artimino ridona luce al Carmignano, denominazione spesso dimenticata, che trova nel Grumarello, la loro Riserva Docg del 2015, forza espressiva concreta.
Grumarello 2015 ArtiminoSiamo a pochi chilometri da Firenze, nel borgo medievale di Artimino sorge la Tenuta di Artimino, un’antica tenuta di origine medicea circondata dalla campagna toscana, affacciata su vigne e oliveti. Un luogo magico e ospitale che si compone di grandi spazi boschivi e di oltre settanta ettari di vigneto e che ha fatto del Carmignano la sua missione.
Il Carmignano Docg è fra i grandi vini rossi toscani uno dei meno conosciuti, eppure ha una storia antichissima ricca di aneddoti affascinanti e sono molti i personaggi illustri che nei secoli ne hanno tessute le lodi. Un vino dal fascino contemporaneo, ma con un animo antico, una storia che ha radici salde nel passato che iniziano con il popolo etrusco. Viene poi ricordato nel 1716 dal decreto del granduca Cosimo III de’ Medici, in cui si stabilivano precise e severe norme per la vendemmia e ne veniva delimitata la zona di produzione al fine di proteggerlo da contraffazioni o dalla cattiva conservazione. E non ultimo il poeta Gabriele D’Annunzio ne parla e cita la qualità di questo vino.
La profondità delle sue tinte rubino affascina a primo sguardo, come l’oro, l’incenso e la mirra portate dai magi, l’intreccio dei frutti, le note terrose del sottobosco, il tabacco biondo e le spezie d’oriente, diventano doni preziosi e tesori impagabili. Il sorso ne completa il quadro, donando quel calore del focolare domestico e il senso carezzevole dell’abbraccio materno che protegge il suo bambino dai pericoli circostanti. Armonia e corposità rendono il viaggio dei sensi seducente e affascinante.

Fosca Tortorelli

Qui i vini del 12 dicembre, 11 dicembre, 10 dicembre, 9 dicembre8 dicembre7 dicembre6 dicembre5 dicembre4 dicembre3 dicembre2 dicembre1 dicembre.

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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