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Famiglie Storiche, a Vinitaly la festa per i primi dieci anni dell’associazione

Famiglie Storiche dell'Amarone

Compleanno in grande stile per i dieci anni dell’Associazione Famiglie Storiche, costituita nel giugno del 2009 da dieci storiche aziende della Valpolicella per sostenere e promuovere in tutto il mondo il territorio e l‘Amarone Docg, vino icona della Valpolicella, prodotto dai propri associati, oggi rappresentati da tredici prestigiose e storiche aziende vitivinicole: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato.
Tradizione e artigianalità sono il must distintivo delle Famiglie Storiche, che, grazie al grande patrimonio di know-how consolidato nel tempo e al coeso impegno costante alla qualità e all’innovazione, convergono le loro forze per far conoscere e preservare non solo i loro vini, ma anche il territorio della Valpolicella, una delle zone più strategiche di produzione vitivinicola italiana.
In Valpolicella, non meno che in altri importanti territori vinicoli Italiani, il luogo di provenienza delle uve ha da sempre un’importanza fondamentale per la produzione di grandi vini. Fondamentale è il concetto di cru: “La bellezza e la ricchezza di questa vasta area che abbraccia Verona da nord-ovest ad nord-est, ha la peculiarità di avere otto vallate ed ognuna di esse esprime un’anima propria” – ha spiegato Pierangelo Tommasi, vicepresidente del gruppo. “Dalla sommità delle colline si producono Amarone dai caratteri ben definiti, che esaltano ciò che madre natura ci regala, unitamente all’arte sapiente degli agronomi ed enologi”.
Seppure composto da differenti aziende storiche, ciascuna con le proprie caratteristiche e propria filosofia, l’Associazione è un esempio virtuoso di coesione, sostegno e reciprocità, in cui il comune denominatore è il vino, elemento di aggregazione potente ed espressione di una qualità senza compromessi, insieme all’impegno ad una continua valorizzazione del territorio per il posizionamento dell’Amarone nelle fasce alta e premium.
In dieci anni insieme abbiamo percorso molta strada: è aumentato il numero dei soci, si sono consolidate relazioni strategiche con produttori di altre regioni vitivinicole sulla base dei medesimi principi e si sono create importanti sinergie con associazioni e istituzioni legate al mondo del vino per fare sistema”, ha spiegato Maria Sabrina Tedeschi, attuale Presidente del gruppo, terza in ordine cronologico dopo Sandro Boscaini di Masi e Marilisa Allegrini“Tredici riconosciute famiglie del vino si sono unite, mantenendo comunque la loro identità e unicità, con un unico scopo: esaltare l’Amarone e la Valpolicella divulgando le diverse interpretazioni che ciascuna azienda dona a questo vino. Siamo indissolubilmente legati alle tradizioni della Valpolicella, ma siamo fermamente convinti che una produzione di qualità debba accompagnarsi all’innovazione nelle scelte aziendali, agronomiche ed enologiche. In questi dieci anni siamo anche riusciti a incrementare i volumi esportati e il valore dei nostri prodotti implementando le vendite anche nel nostro mercato nazionale, elemento molto importante per la crescita di immagine di un’Associazione che, forte dell’esperienza familiare, si propone come motore del cambiamento per proiettare l’Amarone e la Valpolicella verso il futuro”.

Gli Amarone di Famiglie Storiche dell'Amarone

E proprio per esaltare la straordinaria ricchezza del territorio della Valpolicella, sia per esposizione che per climi e terreni, le Famiglie Storiche, in collaborazione con Vinitaly, hanno organizzato una speciale degustazione condotta dal giornalista di fama mondiale Ian d’Agata, dal titolo “Dalla library delle Famiglie la storia dell’Amarone e dei suoi terroir”. Una degustazione che Alberto Zenato, vicepresidente del gruppo, ha definito un “viaggio indietro nel tempo”, dal 2013 al 1993, quasi una sfida per scoprire, oltre varietà di terroir e interpretazioni, “la grande longevità dell’Amarone che fonda le sue basi sia nelle caratteristiche peculiari di questi terroir, sia nelle varietà tipiche e storiche di Corvina, Corvinone e Rondinella, unite alle tecniche di appassimento, di vinificazione e all’esperienza umana maturata negli anni dalle nostre famiglie” . Formazione, promozione e comunicazione si pongono, dunque, chiavi di volta privilegiate per il territorio e per il suo prodotto di eccellenza, l’Amarone, vino straordinario all’apice della piramide produttiva della Valpolicella, quale sintesi  dei valori fondanti e degli obiettivi che l’Associazione si prefigge anche per il futuro.

Carmen Guerriero

I vini degustati
Torre d’Orti – Amarone della Valpolicella Docg 2013
Tommasi – De Buris Amarone della Valpolicella Doc Classico Riserva 2008
Guerrieri Rizzardi – Calcarole Amarone della Valpolicella Doc Classico 2006
Masi – Serego Alighieri Vaio Armaron Amarone della Valpolicella Doc Classico 2006
Musella – Amarone della Valpolicella Doc Riserva 2006
Begali – Monte Ca’ Bianca Amarone della Valpolicella Doc Classico 2005
Tenuta Sant’Antonio – Campo dei Gigli Amarone della Valpolicella Doc 2004
Venturini – Amarone della Valpolicella Doc Classico Riserva 2001
Allegrini – Amarone della Valpolicella Doc Classico 2000
Speri – Amarone della Valpolicella Doc Classico Vigneto Monte Sant’Urbano 2000
Brigaldara – Amarone della Valpolicella Doc Classico 1999
Tedeschi – Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Doc Classico 1999
Zenato – Amarone della Valpolicella Doc Classico 1993

Carmen Guerriero

Laureata in giurisprudenza, giurista di formazione, è giornalista dal 1995, settore turismo enogastronomico, responsabile agroalimentare PMI - piccole e medie Imprese - International, fa parte dell'Associazione Nazionale Donne del Vino - Campania; Sommelier AIS, degustatrice ONAV, Accademia Nazionale della Cucina - Napoli, partecipa, anche come chair, a convegni (Vkusnissimo 2018), rassegne e manifestazioni (Judge of exellence Bellavita 2017/2018) dedicate al settore.

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