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Atlante dei territori del vino italiano: e nulla sarà più come prima


Atlante dei territori del vino italiano

E’ fresco di stampa l’Atlante dei territori del vino italiano. Due grandi volumi con carte geografiche perfette, fornite dall’Istituto Geografico Militare che firma l’opera con il Ministero della Politiche Agricole e Enoteca Italiana di Siena. Per sapere tutto, ma proprio tutto di ogni territorio del vino italiano dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Una enciclopedia che mette il punto in una materia attraversata da troppe, tante chiacchiere, leggende, passaparola, storielle inventate.
Racconta il presidente del Comitato Scientifico Stefano Boco: “Cinque anni di lavoro sono trascorsi e mentre scrivo ripenso a come iniziò, con un giovane vignaiolo, Federico Aldrovandi, che sfogliando insieme a me il Grand Atlas des vignobles de France di Benoit France, mi domandò: lo faremo mai in Italia?”.

Atlante dei territori del vino italiano - regioni

Nasce così l’Atlante straordinario sostenuto dal comitato scientifico composto da Antonio Calò, Fabio Carlesi, Giancarlo Mastella, Luigi Moio ed Eugenio Pomarici, coordinati dalla segretreria composta da Giuseppe Bruni e Silvana Lilli.
Dopo le introduzioni istituzionali, c’è un breve profilo storico del vino italiano, un capitolo sulla legislazione, la radiografia della situazione attuale e un cenno geografico. Poi si parte, regione per regione. C’è una parte introduttiva generale sulla geografica del territorio, poi la cartina dei distretti delle terre vitivinicole corredati da quota, pendenza e caratteristica dei suoli.
Di seguito si individuano le macroaree. Prendiamo il Piemonte: Colline Novaresi, Canavese, Pinerolese e Val di Susa, Basso Monferrato e Colline Torinesi, Alto Monferrato, Terre del Gavi e Terre del Moscato, Tortonese, Langhe e Roero.
Ancora nozioni di storia e varietà delle uve e dati produttivi. Poi c’è lo zoom su ciascuna macroarea con la descrizione dell’ambiente fisico e il modello vitivnicolo, le caratteristiche dei suoli, l’analisi delle docg e doc comprese nella macroaerea con ancora dati sulle cantine e la produzione e infine tutti i riferimenti legislativi possibili su ciascuna della docg e doc della regione.

Atlante dei territori del vino italiano - macroaree

A questo lavoro enciclopedico, che fissa per la prima volta palmo per palmo tutto il territorio vitivinicolo italiano, hanno contribuito il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura di Arezzo, il Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze, il Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, l’Alma Mater Studiorum di Bologna e l’Università Federico II di Napoli.
Gli autori sono Luca Pollini, Pierluigi Bucelli, Antonio Calò, Edoardo A.C Costantini, Giovanni L’Abate, Maria Tiziana Lisanti, Romina Lorenzetti, Giulio Malorgio, Luigi Moio, Eigenio Pomarici, Paolo Storchi e Diego Tomasi.
Fa effettivamente impressione come nel grande mare di informazioni in circolazione, l’atlante cartaceo rimette ordine nel disordine regalando sistematicità, precisione e soprattutto nozioni scientifiche invece di certezze orecchiate.
Un punto di svolta, dunque, da cui chi si occupa di vino a vario titolo non potrà prescindere.

Atlante dei territori del vino italiano
Pacini Editore – Collana Uomonatura
Curato da: Enoteca Italiana di Siena, Ministero delle politiche agricole e forestali, Istituto Geografico Militare
Pagine 1.245
Prezzo €98

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Luciano Pignataro

Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilancio della viticoltura campana e meridionale. Al centro dei suoi interessi la ristorazione di qualità, la difesa dei prodotti tipici e dell'agricoltura ecocompatibile. È autore per le Edizioni dell'Ippogrifo delle uniche guide, sponsor free, sui vini della Campania e della Basilicata andate ripetutamente esaurite oltre che del fortunato Le Ricette del Cilento giunto alla terza edizione. Con la Newton Compton ha pubblicato La cucina napoletana di mare, I dolci napoletani, 101 vini da bere almeno una volta nella vita. Ha vinto il premio Veronelli come miglior giornalista italiano nel 2008. Dal 1998 collabora con la Guida ristoranti Espresso, è impegnato nella nuova guida Vini d'Italia di Slow Food. Fa parte del gruppo Garantito Igp.

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