Tra S.Quirico e Ripa d’Orcia, ricordando Kyle
Non ho potuto fare a meno, mentre dal Castello di Ripa d’Orcia, la scorsa domenica, osservavo un paesaggio straordinario a 360°, di pensare a Kyle Phillips, amico e collega scomparso il 21 ottobre 2013. Credo che, come me, sarebbe rimasto incantato di fronte ad un simile spettacolo e lo avrebbe certamente immortalato con numerosi scatti.
Tornando a casa ho riflettuto molto su cosa scrivere, inizialmente pensavo di impostare l’articolo riprendendo lo stile di Kyle, raccontando il breve ma intenso viaggio effettuato in Val d’Orcia in occasione dell’Orcia Wine Festival, documentando il percorso, le visite, le curiosità, la storia dei luoghi… ma poi ho capito che non sarei stato in grado di farlo altrettanto bene. Kyle era davvero bravo, meticoloso, ogni volta che leggevo un suo racconto itinerante, mi sentivo immerso in quei luoghi, come se fossi al suo fianco a visitarli, a catturarne la magia. Ci sono andato con Laura, mia moglie, in Val d’Orcia, perché sapevo che ne sarebbe rimasta affascinata. L’occasione, come dicevo, è stata l’edizione 2014 della Mostra mercato dei vini della Val d’Orcia, che si è svolta nelle sale del bellissimo Palazzo Chigi di San Quirico, dove 17 aziende vinicole hanno presentato i loro prodotti di questo splendido territorio, la cui DOC Orcia coinvolge 13 comuni: Buonconvento, Castiglion d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, San Giovanni d’Asso, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena. Una denominazione che fatica ad emergere, in parte perché schiacciata dalle vicine “concorrenti”, basti pensare a Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico, tutte realtà più che affermate e conosciute nel mondo. La ristorazione della zona preferisce andare sul sicuro, visto che sono pochi quelli disposti a impegnarsi a promuovere questi vini piuttosto che limitarsi a mettere in carta solo i nomi noti. Ma c’è dell’altro, la DOC Orcia è piccola, coinvolge 43 aziende per una produzione di sole 270mila bottiglie annue. Difficile con questi numeri farsi strada al di fuori dei confini locali e regionali, a meno di una forte coesione collettiva e di uno spirito collaborativo che spesso fatica a farsi strada, lo sappiamo bene, un problema tutto italiano. Più facile parlar male del vicino piuttosto che invitare ad andarlo a trovare… Qualcosa però si sta muovendo e, soprattutto, la qualità media dei vini sta crescendo, molti lavorano in biologico, la terra è magnifica e baciata dal sole, è una zona che va seguita con attenzione. E’ stato questo gioiello dalla tradizione antica, oltre alle stupende immagini del castello, ad avermi spinto, approfittando dell’evento enoico, a visitare l’azienda e soffermarmi a respirare l’aria di questo luogo incantato, cercando di riportare le emozioni che ho provato in questi scatti, effettuati tra sabato 26 e domenica 27 aprile. Vi dico solo che mia moglie ed io non ce ne saremmo andati più, tanta meraviglia ci ha ipnotizzati, davvero, girare in questo piccolo borgo a pochi chilometri da Castiglion d’Orcia, immerso nel verde, che domina la valle e dal quale si può osservare il percorso del fiume da cui prende il nome, è qualcosa di unico, imperdibile. Fra l’altro l’azienda, oltre a produrre vino e un ottimo olio, offre un servizio di Bed & Breakfast, dispone di ampie camere e, per chi ne ha bisogno, di una sala dedicata per collegarsi a internet gratuitamente (qui sotto un’immagine della camera dove abbiamo alloggiato). Che ne dite? Vi ho messo la voglia di passare qualche giorno in questo fantastico castello? E’ il luogo perfetto per riprendere le energie e il buonumore e un’ottima base per poter visitare Castiglione, San Quirico, Bagno Vignoni, Pienza e tutte le meraviglie enogastronomiche della Val d’Orcia. Castello di Ripa d’Orcia Pubblicato in contemporanea su |