A braccetto…nelle valli del Valpolicella
La Delegazione Fisar di Pisa, con il supporto del Sommelier Davide Mustaro, ha organizzato per i soci e appassionati un momento di approfondimento tematico specifico su vini e vitigni della Valpolicella, che ha visto la presenza del responsabile dell’area tecnica Alberto Franchi, del Consorzio Valpolicella nato nel 1924, che racchiude 19 comuni della provincia di Verona.
La regione vinicola è suddivisa in tre aree:
– la zona classica, che comprende i comuni di Fumane, Marano, Negrar, Sant’Ambrogio e S. Pietro in Cariano.
– La Valpantena comprende parte dei comuni di Grezzana (Fraz. Stallavena) e Verona (Fraz. Marzana, Quinto di Valpantena, Santa Maria di Stelle, San Felice Extra.
– La terza zona, che ricade semplicemente sotto la voce Valpolicella, comprende il versante orientale e coinvolge i comuni di San Mauro, Tregnago, Mezzane, Illasi, Lavagno, San Martino, Colognola, Cazzano e Montecchia.
In tutta l’area trovano posto i vitigni corvina, corvinone e rondinella, con una piccola parte di molinara. La corvina è il vitigno principe, conferisce struttura, colore, tannini e note balsamiche. La rondinella, vitigno minore, ha caratteristiche di minore corposità, ma ha resistenza alle malattie, ai marciumi e allo stesso tempo è adatta all’appassimento.
I vini sono ripartiti su quattro denominazioni: Valpolicella Doc (Classico, Superiore, Valpantena), Valpolicella Ripasso Doc (Classico, Superiore, Valpantena), Recioto della Valpolicella Docg (Classico, Spumante, Valpantena) e Amarone della Valpolicella Docg (Classico, Valpantena, Riserva).
La Valpolicella è ricca di vitigni autoctoni, le forme di allevamento delle viti sono a spalliera o a pergola veronese inclinata mono o bilaterale, che ha capacità di proteggere dal caldo i grappoli; dal 2000 ha iniziato a diffondersi anche il sistema a Guyot. La superficie vitata è di circa 7.200 ettari e sono quasi 2.000 le aziende agricole produttrici di uva, di cui 1.500 di uva per amarone (uve selezionate), mentre sono 270 le aziende imbottigliatrici, di cui ben 213 hanno la filiera completa.
Per offrire la maggiore rappresentatività ed espressione vinicola della Valpolicella, sono stati proposti in degustazione otto vini di altrettante aziende produttrici.
Il primo vino portato in degustazione è il Pissolo dell’azienda agricola Pagani, Valpolicella Doc del 2013 prodotto nella zona di Cazzano di Tramigna, è 12 % la percentuale di alcool, prodotto con l’85% di corvina e corvinone e 15% di rondinella e molinara. Presenta un colore rosso brillante, all’olfatto lascia note di ciliegia, ribes e frutti rossi delicati, con fondo di speziatura e viola. In bocca è asciutto e rotondo con un impianto di media struttura, buona la persistenza aromatica, che lo collocano in quella fascia di vini di buona e fresca bevibilità.
Il successivo vino proposto è sempre un Valpolicella Classico stessa annata, delle Tenute Salvaterra, prodotto nella zona di Prun del Negrar, ed è sempre frutto di una commistione di uve corvina, corvinone e rondinella, la percentuale di alcool espressa è del 13%, vendemmia piuttosto precoce, fermentazione e affinamento in acciaio, il suo colore è rosso porpora intenso, al naso esprime sentori marcati di floreale, una sottile speziatura, e frutti non troppo maturi, interessanti i sentori di marasca fresca. In bocca si mostra di buon corpo, presenza piena di frutto, e un’ottima freschezza.
Continuando in questo percorso di approfondimento della realtà vitivinicola della Valpolicella, il prodotto che viene portato all’attenzione dei sommelier presenti è un Valpolicella Ripasso Classico Superiore Il Bugiardo 2011, prodotto dalle Cantine Buglioni nella zona di Pescantina, su terreni bruni e argillosi, l’alcool svolto è del 14%, i vitigni utilizzati sono un blend di corvina, corvinone, rondinella e delle piccole percentuali di croatina e oseleta.
La raccolta avviene a fine settembre e una parte delle uve viene immediatamente vinificata, mentre la restante rimane ad appassire in fruttaio fino a novembre, dopodiché viene effettuato l’assemblaggio. Matura in Tonneau di rovere per 12 mesi e affina in bottiglia per sei.
Colore rosso rubino profondo, sprigiona un profumo intenso di frutta matura e spezie, con note delicate di vaniglia. In bocca, si mostra caldo e dotato di buona persistenza, capace di avvolgere il palato di piacevoli sensazioni.
Il successivo vino proposto dal responsabile dell’area tecnica Dott. Franchi, è ancora un Valpolicella Classico Superiore Ripasso Zane 2011 dell’azienda agricola Boscaini Carlo, con un alcool svolto di 14,5%. E’ prodotto nella zona del Colle di Grola, nel cuore della Valpolicella, è frutto dei vitigni di corvina 50%, corvinone 40%, rondinella 10% e di una successiva rifermentazione su vinacce di amarone e recioto. La maturazione è di 24 mesi in botti di rovere, a cui segue un affinamento di 6 mesi in bottiglia.
Ha un colore rosso carico con unghia granata, al naso è avvolgente nella sua vinosità, escono anche sentori di pepe, frutti rossi, e una leggera nota di affumicato. In bocca si presenta caldo, e nello stesso tempo vellutato, buona è la sapidità, il frutto mantiene una buona persistenza in bocca.
È giunto il momento di affrontare l’affascinante mondo dell’Amarone, e il vino che viene portato all’attenzione è il Torre del Falasco prodotto della Cantina Valpantena dell’omonima valle, l’alcool svolto da questo vino è di circa 15,40%, i vitigni sono i classici corvina, corvinone e rondinella, le uve dopo la vendemmia subiscono un appassimento di circa 4 mesi, con un calo ponderale di almeno il 40%. La maturazione avviene in barrique di rovere per almeno 18 mesi e successivamente viene fatto affinare in bottiglia.
Il colore di questo prodotto è un rosso rubino intenso con sfumature leggermente granate, al naso presenta note eleganti di frutta rossa, spunta una prugna molto sottile e convincente, al palato si mostra armonico, con tannini delicati e setosi, nel contesto il vino si mostra ben equilibrato e dotato di buona persistenza aromatica.
L’approfondimento tematico si sposta in Marano di Valpolicella, dove l’azienda agricola Le Marognole di Corsi F. produce, utilizzando le uve classiche previste, con l’aggiunta di un 10% di croatina, un Amarone della Valpolicella Classico Camporocco 2010, che ha un alcool effettivo di oltre il 16%, le uve dopo la raccolta vengono fatte appassire per circa 5 mesi su plateaux di legno, dopo la lavorazione, svinatura e torchiatura, viene messo in piccole botti di rovere a completare la fermentazione. L’affinamento avviene in tonneaux per non meno di 24 mesi.
Il colore è intenso, escono sentori di frutta matura, con forte prevalenza di ciliegia, si percepiscono note balsamiche e un sottile sentore di pane tostato, in bocca è caldo, potente, ma nello stesso tempo elegante, i tannini scivolano via con dolcezza.
Continuando questo interessante viaggio, viene portato all’attenzione un vino prodotto dall’azienda Villabella: il Fracastoro 2005, proveniente dai comuni di Fumane, Negrar e Marano, su terreni argillosi e sassosi, con coltivazione a pergola veronese, gli uvaggi sono quelli previsti con un maggior utilizzo di rondinella per il 20%, l’alcool svolto è del 15,5%. L’affinamento di questo vino viene effettuato utilizzando botti di rovere di Slavonia e una parte selezionata sosta in botti di piccole dimensioni di Allier.
Il colore è un rosso granato intenso e brillante, all’esame olfattivo presenta un profumo deciso di ciliegia, amarena, confettura, con sottili punte speziate di cannelle e chiodi di garofano. In bocca è caldo e vellutato, molto avvolgente, mantiene un elegante frutto e note leggere di speziatura, buona la persistenza aromatica.
Il responsabile tecnico del consorzio, non poteva concludere il percorso enologico della Valpolicella senza proporre un Recioto della Valpolicella, per l’occasione è stato scelto il 2012 prodotto dalla pluripremiata casa vinicola Cesari, utilizzando un 65% di corvina e un 35% di uva Rondinella, raccolte circa 20 giorni prima delle uve destinate al Valpolicella, e messe ad appassire fino a febbraio; macerazione sulle bucce per 30 gg e, dopo la svinatura, stoccaggio in piccole vasche d’acciaio per la maturazione e successivamente imbottigliato e affinato almeno 6 mesi; l’alcool svolto è del 13%.
Questo recioto ha un colore rosso porpora acceso, versato nel bicchiere regala un intenso profumo di ciliegia e sottili sentori di frutti di bosco e vaniglia, in bocca si mostra morbido ed equilibrato, con una buona struttura e tannini dolci.
Si conclude una serata con prodotti di buona levatura, in continuo crescendo, in cui il responsabile del Consorzio Dr. Alberto Franchi, ha contribuito insieme agli ottimi vini proposti, a coinvolgere in modo appassionato la numerosa e professionale platea presente, riuscendo a dare ancora maggiore spessore ad un’identità vinicola di assoluto pregio.
Massimo Marchi