I cinque vigneti più insoliti al mondo
Non amo le classifiche per cui questa che sto scrivendo non è una top five delle migliori vigne al mondo ma solo una piccola raccolta (potrebbe essere sicuramente maggiore) delle vigne più insolite al mondo per le caratteristiche “non ordinarie” del terroir di riferimento.
Bodega Colomé – Argentina: Colomé non è solo la più antica cantina di Argentina (fondata nel 1831), ma gestisce quello che, forse, è il vigneto più alto del mondo. Situato a Salta, si estende tra i 1.700 e i 3.111 metri s.l.m. e le viti, come facile pensare, sono piantate in un microclima assolutamente unico.
Ilha do Fogo – Capo Verde: la viticoltura dell’isola di Fogo, a 500 km dalle coste senegalesi, si sviluppa attorno a Chã das Caldeiras, sulle pendici del vulcano Pico do Fogo e nella zona di Achada Grande. In queste terre Padre Ottavio nel 2002, grazie al supporto della cantina Adega de Monte Barro, ha piantato la Vinha de Maria Chaves, realizzata su un terreno di circa 36 ettari donato in comodato d’uso dal Governo di Capo Verde per 50 anni, al fine di dar vita ad un programma vitivinicolo a Capo Verde con lo scopo di fornire supporto economico al popolo capoverdiano.
Sahara Vineyards – Egitto: Karim Hwaidak, proprietario del Sahara Vineyards, gestisce vicino a Il Cairo un vigneto di circa 600 acri (poco più di 240 ettari) che comprende oltre trenta varietà di uva. La sfida col deserto, le enormi escursioni termiche tra giorno e notte, la quasi totale mancanza di pioggia e il terreno sabbioso che non contiene sostanze nutritive è davvero impervia ma, con la passione, tutto si vince.
Domaine Dominique Auroy – Tahiti: nella Polinesia Francese, sull’atollo di Rangiroa, nell’Arcipelago delle Tuamotu, nascono grazie all’enologo francese Sébastien Thepenier i vini sotto il marchio “Vin de Tahiti”, da un vigneto di oltre 8 ettari dove sono piantati carignan, muscat de Hambourg, italia e grenache. Perché Rangiroa è un posto unico al mondo? Beh, perché la vite, che si pianta nei detriti del corallo, ha un solo grande nemico: lo tsunami…
Blaxsta Vingård – Svezia: situata all’interno di un vecchio fienile del 1600, la Blaxsta Vingård rappresenta la prima cantina fondata in Svezia e oggi è dotata di un vigneto di circa tre ettari dove sono piantate a partire dagli anni 2000 varietà come vidal (90% del totale), chardonnay, merlot e cabernet franc. Molto apprezzati, come ovvio pensare, i loro Ice Wine.