Statistiche web
Notizie e attualitaStorie di cantine, uomini e luoghi

Il Polesine e i vini di fiume: la scommessa vitivinicola di Carezzabella Winery

Corte Carezzabella

Siamo nel Polesine, con Rovigo come suo capoluogo, terra tra due fiumi, l’Adige e il Po, dove la natura incontra l’arte, la storia e la cultura; qui dove terra e acqua si intrecciano, in questi angoli apparentemente uguali, dove il paesaggio sembra piatto, statico e uniforme, si viene sorpresi da un patrimonio diffuso e da piccole realtà che meritano di essere scoperte.

entrata Corte Carezzabella

Tra queste si colloca Corte Carezzabella, azienda agricola biologica situata a San Martino di Venezze, in provincia di Rovigo, realtà multifunzionale dove, oltre alla produzione agricola, sono state sviluppate diverse attività connesse tra loro, che mirano a rinaturalizzare l’ambiente agricolo, rendendolo un luogo aperto dove poter accogliere, educare e aggregare. L’azienda dal nome storico e tutt’oggi ragione sociale “Il Frutteto di San Martino”, era stata pensata originariamente – dagli anni ’20, ‘30 del 1900 – con una grande corte, proprio per essere un centro non solo coltivato a frutteto, ma operativo anche dal punto di vista della selezione e gestione.

Tra mare e fiume
Tra mare e fiume

Una realtà che ha preso il nome “Carezzabella” nel momento in cui è stato aperto l’agriturismo, non scelto a caso, ma un nome che deriva dal toponimo “Carezà bela” che in dialetto significa “bella strada carrabile”, quella che ancora oggi attraversa l’intera proprietà di Corte Carezzabella.
Ed è proprio lungo la strada che da Rovigo prosegue verso il Delta del Po, che è ancora possibile osservare tanti manufatti purtroppo ormai abbandonati; si tratta dei vecchi zuccherifici, fornaci ed essiccatoi per il tabacco, che per più di due secoli furono l’unica attività industriale del Polesine.

Escursioni sul delta del Po
Escursioni sul delta del Po

Il Polesine, che significa “terra paludosa”, è un territorio “giovane” che si è formato dall’accumularsi dei detriti trasportati dai due fiumi che qui hanno i loro delta.
Il fascino di queste aree è infatti dettato dalle grandi piane che si alternano agli scanni selvaggi del Delta del Po, che con il suo Parco Regionale, Istituito nel 1997 – come racconta Niky Penini guida naturalistica di “Escursioni nel Delta del Po”- oltre ad essere la più vasta zona umida d’Europa e del Mediterraneo, con circa 700 kmq di terra e acqua, ancora oggi in evoluzione, si rivela un ecosistema naturale straordinario, dove ogni organismo vivente interagisce con l’ambiente che lo circonda, creando un equilibrio dinamico e perfetto.

Da destra: Chiara Reato, il papà e il marito Francesco
Da destra: Chiara Reato, il papà e il marito Francesco

Proprio alla foce del Po, dove si mescolano le acque dolci a quelle salate, vi è la caduta dei limi, delle argille e delle sabbie che, depositandosi, emergono formando gli scanni e quindi una nuova linea di costa.
Da qui la scommessa di Carezzabella di rinnovare il suo volto, ridefinendone la campagna soprattutto per portare avanti anche l’idea di una viticoltura d’eccellenza nel territorio del Polesine, dimostrando che anche da suoli sabbiosi (ben 85%) e ricchi di acqua, si producono vini di grande qualità.

Porto Giulia
Porto Giulia

Oggi la produzione si concentra su circa 60 ettari, coltivati interamente in regime biologico, di cui 22 ettari dedicati ai vigneti. Da oltre 15 anni si è tornati alla coltivazione dell’uva nei terreni aziendali, spinti dal desiderio di esprimere al meglio il territorio Polesano. Nei terreni aziendali si nota infatti la presenza di uno strato superficiale di sabbie silicee di deriva fluviale, un suolo alcalino, con sopra lenti argillose più profonde. Questa stratificazione racconta esattamente la storia idrogeologica del territorio, in cui il passaggio dei fiumi, al termine del loro corso, ha arricchito terreni per lo più forti rilasciando un’importante componente minerale.

Masterclass "E in mezzo scorre il fiume"
Masterclass “E in mezzo scorre il fiume”

Solo una piccola parte dei 22 ettari – circa 4 – vengono vinificati e danno vita alle sette etichette aziendali, per un totale di ventimila bottiglie, che vedono tra le varietà più conosciute come Pinot Grigio, Manzoni bianco e il Trebbiano Romagnolo, la Turchetta, un interessante vitigno a bacca nera autoctono della provincia di Rovigo, da poco riscoperto, in passato diffuso anche in provincia di Padova e Verona, che era probabilmente andato in disuso per la bassa resa. Il vino che ne deriva ha buona freschezza, struttura materica, con un tannino presente; un vino che incarna proprio il Polesine.

L'enologo Francesco Mazzetto
L’enologo Francesco Mazzetto

Dal 2020, con l’aiuto dell’enologo Francesco Mazzetto, Chiara Reato e suo marito Francesco, titolari dell’azienda, hanno intrapreso questo nuovo percorso vitivinicolo, realizzando una gamma di vini che rivelano spontaneità, eleganza dei profumi, leggerezza, freschezza e agilità di beva.
Un cammino non facile, ma ammirevole, che, come è emerso durante la degustazione organizzata in azienda – in collaborazione con i sommelier Ais Veneto e della delegazione di Rovigo, intitolata:” E in mezzo scorre il fiume” – sta già dando i primi fruttuosi risultati.

I vini dei fiumi
I vini dei fiumi

Un viaggio tra i vini dei grandi fiumi europei, dalla Valle della Loira al Reno, dal Douro fino a toccare le sponde trentine del fiume Adige, dove il Manzoni Bianco e la Turchetta di Carezzabella, non hanno abbassato la guardia e mostrato a testa alta la loro personalità.
Un progetto di viticoltura da seguire, con tante idee in cantiere, attento alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità, che caratterizza quest’area, che ha voglia di mettere in luce le peculiarità presenti in quest’area poco valorizzata.

Fosca Tortorelli

Carezzabella Winery
Via Marconi, 752 – 45030 San Martino di Venezze (RO)
info@carezzabellawinery.com
www.carezzabellawinery.com

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio