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Il Rosso e il Brunello di Collemattoni

Collemattoni

Nel quadrante sud di Montalcino, con un af­faccio suggestivo sulle colline che hanno contribu­ito alla storia di queste campagne, sorge Collemattoni, che prende il nome dell’omonimo podere (1672) a due passi dal borgo medievale Sant’Angelo in Colle. Marcello Bucci, insieme alla moglie Francesca Arquint, anch’ella enologa, conducono l’azienda portando avanti con tenacia e umiltà la loro idea di vino, nel segno della sostenibilità ambientale e del rispetto delle tradizioni. Grazie anche a una caldaia a biomasse e a pannelli fotovoltaici, riescono infatti a coprire il fabbisogno energetico della cantina.
Nel 1988 le prime bottiglie di Collemattoni entrano nel mercato mondiale, 3.000 rispettivamente di Brunello e Rosso, in egual misura. Oggi la produzione si attesta su oltre 60.000 etichette, tra DOCG, DOC e qualche IGT.
Diverse sono le parcelle distribuite nelle frazioni limitrofe della parte meridionale della denominazione, su terreni argilloso-sabbiosi, in grado di imprimere una specifica identità pedocli­matica nelle uve. 11 sono quindi gli ettari di vigneto, per la maggior parte Sangiovese coltivato secondo rigidi parametri qualitativi, suddivisi in cinque zone.

Collemattoni
Vigneto Collemattoni: vicino a Sant’Angelo in Colle, 420 m di altitudine, circonda il nucleo aziendale e rappresenta il cuore dell’azienda.
Vigneto Fontelontano: il vigneto più vecchio dell’azienda (1984) situato tra la collina di Sant’Angelo in Colle e quella di Collemattoni, a 380 m di altezza, da cui, nelle annate migliori, viene prodotta la Riserva di Brunello di Montalcino.
Vigneto Sesta: ubicato tra il paese di Sant’Angelo in Colle e Castelnuovo dell’Abate in leggera pendenza di fronte al Monte Amiata, a 350 m.
Vigneto Cava: si trova a Castelnuovo dell’Abate dentro una cava di alabastro (onice), marmo, con il quale è stata tra l’altro la splendida Abbazia Romanica di Sant’Antimo.
Vigneto Orcia: nelle vicinanze di Sant’Angelo Scalo da cui vengono prodotti anche Trebbiano e Canaiolo.


IN DEGUSTAZIONE


Rosso di Montalcino DOC 2022
Di eccellente definizione aromatica, fruttato, succoso, sapido e sciolto nello sviluppo, ha tannini compatti e maturi e chiusura limpidamente agrumata.

Brunello di Montalcino DOCG 2020
Ampio ventaglio di aromi fruttati, cenni floreali e sfumature di erbe aromatiche; attacco di bocca dolce e avvolgente, sviluppo morbido, caldo per l’alcol, finale salino e affusolato, in crescendo di focalizzazione e slancio.

Brunello di Montalcino DOCG 2019
Timbro aromatico di apprezzabile impronta territoriale con il frutto della prugna e del tartufo in evidenza; buona saldezza al gusto, carnoso, intenso, senza fronzoli, non la complessità (in questo momento) che fa la differenza ma godibile e centrato.

Brunello di Montalcino Albori DOCG 2019
È un progetto che nasce proprio in tale annata per celebrare un traguardo imporrante per l’azienda, ovvero la trentesima annata del suo Brunello. In questo caso, troviamo una selezione di Sangiovese proveniente dalle uve migliori dei vigneti più alti, quelli che ricevono per primi la luce del sole del mattino, gli “albori” quindi. Di grande ampiezza e nitidezza aromatica, è centrato su frutto puro e maturo; al gusto è perfettamente bilanciato tra alcol e tannini, molto dinamico, fine e profilato, dalla rinfrescante chiusura sapida

Brunello di Montalcino Riserva Vigna Fontelontano DOCG 2019
Profumi piuttosto tonici e stimolanti: sottobosco, funghi e leggera scia fumé; lo sviluppo è articolato e propulsivo, il finale è lungo, profondo e sapido, lasciando presagire un’ottima evoluzione.

Brunello di Montalcino Riserva Vigna Fontelontano DOCG 2018
Impianto aromatico caldo, terroso ma comunque invitante, di buona maturità fruttata; palato al contempo strutturato e agile, centrato, finale non troppo lungo ma con gustosi toni agrumati.

Lele Gobbi

Lele Gobbi

Torinese, sognatore, osservatore, escursionista, scrittore. Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Torino e Master in “Non profit” presso la SDA Bocconi di Milano. Per otto anni si è impegnato in progetti con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, occupandosi di raccolta fondi, marketing, comunicazione, relazioni esterne, degustazioni e soprattutto di organizzazione di viaggi educativi in Italia e nel mondo. Scrive per Spirito diVino, James Magazine, La Cucina Italiana, Viaggiare con Gusto, Senza Filtro. È consulente per agenzie di marketing e comunicazione. Ha viaggiato in tutti i continenti alla ricerca dei cibi più vari, dei mercati più pittoreschi e dei popoli più antichi. Ama lo sport (sci e basket), la montagna (le Alpi) e l'arte contemporanea.

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