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Dop e Igp

Kiwi Latina IGP


 

Lazio

 

Ortofrutta e cereali

KIWI LATINA (IGP)

Kiwi Latina IGPArea di produzione – per la provincia di Latina sono coinvolti i comuni di Sabaudia (parte), Latina, Pontina, Priverno, Sezze, Cori, Sermoneta, Cisterna di Latina, Aprilia; per la provincia di Roma i comuni di Ardea (parte), Pomezia (parte), Marino, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Lanuvio, Velletri, Lariano, Artena (parte), Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Colonna.
Varietà – specie botanica Actinidia deliciosa, cultivar Hayward.
Forma – cilindrica-ellissoidale con altezza superiore al diametro, buccia di colore bruno chiaro con fondo verde chiaro, tomentosità morbida, calice leggermente infossato; polpa verde smeraldo chiaro, columella biancastra, morbida, circondata da una corona di piccoli e numerosi semi neri.
Caratteristiche al consumo – il frutto deve essere privo di peduncolo, intero, privo di malformazioni, pulito e privo di sostanze estranee visibili, perfettamente sano; il peso dei frutti della categoria “Extra” può variare da 85 a 89 g; il peso dei frutti della categoria “I” può variare da 77 a 79 g.
Metodo di produzione – gli impianti sono realizzati con piante innestate su Franco, di un anno di innesto, oppure con piante autoradicate sempre di un anno
di moltiplicazione. Le forme di allevamento adottate sono il tendone e la pergoletta; il terreno, a seconda della natura fisica, è coltivato nell’interfilare e diserbato lungo il filare, oppure inerbito con taglio periodico della vegetazione erbacea. La dotazione naturale di acqua è integrata dall’irrigazione praticata mediante la tecnica dell’aspersione o nebulizzazione sottochioma. La raccolta del frutto, senza il peduncolo, avviene tra la fine
di ottobre e l’inizio di novembre. La potatura invernale è fatta in modo da lasciare 100-120.000 gemme per ettaro. Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio si effettua il diradamento che provvede sia ad eliminare i frutti multipli che quelli deformi e con difetti di buccia in modo da lasciare un totale di 800-1000 frutti per pianta. Il limite massimo di produzione per ettaro deve essere non superiore a 330 quintali.

 

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