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La cucina vista dall’alto: “Progetto Botrus” e la Famiglia Nacci

Evelyn e Francesco NacciCopiosa pioggia che da due giorni non mi lascia. Compagna fedele del nostro tour. Mi trovo a Ceglie Messapica, cittadina in provincia di Brindisi situata a 34 km da Taranto e 10 km da Ostuni, capitale del gusto dell’Alto Salento. Il cartello che si incontra ne è la prova: “Ceglie Messapica, città d’arte e terra di gastronomia.
La Terra di Brindisi vanta antiche tradizioni gastronomiche fatte di ingredienti semplici e genuini, a volte unici, dando risalto alla materia prima, proveniente dal mare e dalla terra. Senza alterare il loro sapore. La terra dona vino e olio, il mare con il suo pesce azzurro emoziona. Anche gli animali collaborano generosi regalando formaggi eccellenti. Il ristorante si trova all’ingresso del centro storico, una piccola stradina di lastroni ci accoglie; superata la piccola porta di un palazzo, il progetto Botrus si svela a me.
Intense emozioni incominciano a salire, il contrasto del medievale e storico borgo lascia spazio al moderno. Il fiato si ferma e gli occhi scrutano: quinte alte color bianco latte con teche a vista dove sprazzi di luce color rosso aranciato prendono posto, bottiglie inserite con simmetria perfetta La sala del Ristorante Botruscolorano le pareti brillanti. Barattoli di sale, pasta e legumi mi fanno l’occhiolino e mi danno il benvenuto. Niente è al caso, niente e’superfluo… tutto ha un senso nel progetto.
Dall’alto dei sei metri la cucina si presenta: chef al lavoro, pareti di vetro ci separano dalla sala, dove il rosso delle lampade sospese e delle sedie colora e dà risalto al bianco latte delle pareti di roccia. Un salto in cucina la presentazione di chi ha il compito di portare l’arte nel piatto… indaffarati, agitati, emozionati e felici. Come me.
Gli chef hanno fatto della loro passione il loro lavoro, rubando ore della loro vita, nella sperimentazione e nello studio del cibo. Dirige magistralmente il gruppo Alessandro Pascali. L’arte nel piatto, piccoli quadri, scorci di uno studio elaborato. Incontro la Famiglia Nacci, Evelyn e Francesco che hanno dato vita a questa esperienza gastronomica di altissimo livello.

Variazioni di chips di grano saracenoBotrus nasce da?
Noi. Siamo in questo settore da sempre, la famiglia Nacci è presente a Ceglie da oltre 30 anni con una struttura, il Relais la Fontanina dove io da 10 anni collaboro in modo più significativo in sala e gestione della cantina (presenti 2500 referenze Puglia Italia e qualcosa dal mondo) ma essendo una gestione familiare comprenderà bene che l’impegno quotidiano é a 360°… Botrus si inserisce in questo contesto per dare spazio a una cucina creativa anche fuori dal contesto del classico ristorante. Nasce dal greco che significa grappolo d’uva è il nostro logo ed è la voglia di portare a Ceglie Messapica una proposta diversa da quella già esistente come la carta di mare insolita x questo territorio con una grande attenzione al mondo del vino quali ingredienti ulteriori ai piatti che serviamo.

Quando è nato e perché?
Botrus apre le sue porte il 19 dicembre 2011; le apre per raccontare una storia di un territorio da sempre vocato all’enogastronomia, dove si porta al tavolo un km zero interpretato e visto da una prospettiva più colorata e dipinta nel piatto, con uno sguardo alle eccellenze d’Italia e del mondo.

La filosofia di Botrus?
Abbiamo deciso di raccontare questa terra e questi mari con la passione per l’accoglienza, la buona tavola e il buon vino… cerchiamo al mercato e nel nostro orto le verdure, dai pescatori amici del mare il pesce e dalle vicine masserie le carni e i formaggi… arriviamo fino a Foggia per avere il caciocavallo podolico, quello vero, dal mondo vitivinicolo con conoscenza diretta dei produttori, delle loro vigne e cantine si cerca di portare a casa il meglio della Puglia.

In cucinaPerché la scelta di Ceglie?
Ci siamo chiesti a lungo se aprire Botrus in un luogo diverso da Ceglie Messapica sarebbe stato meglio, e la risposta è sempre stata che sicuramente in una città come Bari o Lecce o una più turistica come Ostuni avremmo avuto un indotto piú importante, però perché rinunciare a “terra di gastronomia“? Qui c’è un gran bel progetto di una scuola di gastronomia, c’è unione tra i ristoratori da oltre 20 anni… Ci è sembrato senza dubbio il luogo migliore: in fondo Botrus vuole rivolgersi a un numero piú ristretto di ospiti la nostra piccola sala lo dimostra. La cucina si erge su fondamenta solide quali la lunga preparazione e il notevole impegno; in cucina i ragazzi che ci seguono in questo viaggio, guidati da noi in merito alla scelta della materia prima, provengono da esperienze professionali di eccellenza in altre regioni italiane, ma sono tutti pugliesi, è dunque facile comunicare con loro portandoli indietro a riscoprire i sapori e gli odori dell’infanzia.

Sacrifici, gioie e dolori.
Sicuramente lo scenario economico europeo non è dei migliori in questo momento ed è dunque indubbio che riuscire a trovare la voglia di credere in ciò che facciamo ogni giorno diventa una sfida, dura, intensa. Dobbiamo farcela per noi, perché è ciò che sappiamo fare meglio, per il nostro territorio, per salvaguardare la storia, per continuare a portare in tavola il meglio che ci regala la terra con un pensiero al passato e lo sguardo rivolto al futuro. Sono certo che i sacrifici, non solo economici, saranno poi ripagati, almeno dal sapere di aver contribuito a salvaguardare un pezzo di questo mondo, il nostro piccolo mondo; abbiamo 3 figli e la cosa più difficile è di certo rinunciare a loro non dedicandogli a volte del tempo… ma così vanno le cose e in fondo sono certo che non è la quantità ma la qualità a fare la differenza, come per il cibo.

Alessandro PascaliSerata meravigliosa, Evelyn mi ha coccolato, Francesco mi ha deliziato con vini meravigliosi, aggiungendo al Fiano Minutolo Rampone 2011 de I Pàstini e al Terre al Monte Sauvignon 2010 di Rivera, anche una verticale di Patriglione del mitico Cosimo Taurino (negroamaro e malvasia nera, 1988-1993-1994-1995); lo chef mi ha inebriato con piatti meravigliosi. Un progetto della famiglia Nacci che nasce dal cuore. Come dicono loro “Botrus siamo noi”, come posso non credergli, io ci sono stata!

Ristorante Botrus
Via Muri, 26 – 72013 Ceglie Messapica (Brindisi)
tel. +39 0831-377817
info@botrus.it
www.botrus.it

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