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Le DOC dell’Alto Adige: Alto Adige (Südtirol) o dell’Alto Adige (Südtiroler)

Mappa DOC Alto Adige


❂ Alto Adige (Südtirol) o dell’Alto Adige (Südtiroler) D.O.C.
(D.P.R. 14/4/1975 – G.U. n.190 del 18/7/1975; ultima modifica D.M. 8/10/2024 – G.U. n.244 del 17/10/2024)


zona di produzione
● in provincia di Bolzano: comprende il territorio viticolo dei comuni di Aldino, Andriano, Appiano, Bolzano, Bronzolo, Caines, Caldaro, Cermes, Cornedo all’Isarco, Cortaccia, Cortina all’Adige, Egna, Fié, Gargazzone, Lagundo, Laives, Lana, Magré all’Adige, Marlengo, Meltina, Merano, Montagna, Nalles, Ora, Postal, Renon, Rifiano, Salorno, San Genesio, San Pancrazio, Scena, Termeno, Terlano, Tesimo, Tirolo, Vadena e parte del territorio dei comuni di Barbiano, Bressanone, Castelbello-Ciardes, Castelrotto, Chiusa, Funes, Laces, Laion, Naturno, Naz-Sciaves, Parcines, Silandro, Varna, Velturno e Villandro;

base ampelografica
● bianco (in lingua tedesca «Weiss», anche passito, vendemmia tardiva, riserva): Chardonnay e/o Pinot Bianco e/o Pinot Grigio e/o Müller Thurgau e/o Sauvignon, e/o Riesling e/o Silvaner e/o Traminer Aromatico e/o Kerner da soli o congiuntamente, min. 80%. Per la restante parte possono concorrere i vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella Provincia autonoma di Bolzano;
● spumante a fermentazione in bottiglia (anche rosé, riserva): pinot bianco e/o pinot nero e/o chardonnay, iscritti ai rispettivi albi; per il tipo “rosé” il pinot nero deve essere presente per almeno il 20%;
● passito (con la specificazione di due vitigni): Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot grigio; devono essere presenti due di tali varietà ed entrambe devono essere presenti per oltre il 15% del totale;
● rosso (in lingua tedesca «Rot», anche riserva): : Schiava e/o Lagrein e/o Pinot Nero e/o Merlot e/o Cabernet da soli o congiuntamente, min. 80%; per la restante parte possono concorrere i vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione nella Provincia autonoma di Bolzano;
● con menzione del vitigno bianchi: Chardonnay (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Pinot Bianco (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Pinot Grigio (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Sauvignon (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Traminer Aromatico (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Müller Thurgau (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Riesling Italico (anche vendemmia tardiva, riserva), Riesling (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Kerner (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Sylvaner (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Moscato Giallo (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), Malvasia (anche riserva), ciascuno min. 85%, possono concorrere altri vitigni a frutto di colore analogo, idonei alla coltivazione per la provincia autonoma di Bolzano, max. 15%;
● con menzione di due vitigni bianchi: Chardonnay-Pinot Bianco, Chardonnay-Pinot Grigio, Pinot Bianco-Pinot Grigio, vitigni che possono concorrere congiuntamente alla produzione dei mosti e dei vini; entrambe le varietà devono essere presenti per oltre il 15% del totale;
● con menzione del vitigno rosati: Lagrein, (rosato o rosé o kerner), Merlot (rosato o rosé o kerner), Moscato Rosa (anche passito, vendemmia tardiva, riserva), ciascuno min. 85%, possono concorrere altri vitigni a frutto di colore analogo, idonei alla coltivazione per la provincia autonoma di Bolzano, max. 15%;
● con menzione del vitigno rossi: Cabernet o Cabernet Sauvignon o Cabernet franc (anche riserva), Lagrein (anche riserva), Merlot (anche riserva), Pinot Nero (anche riserva), Schiava o Schiava Grossa o Schiava Gentile, Schiava Grigia, ciascuno min. 85%, possono concorrere altri vitigni a frutto di colore analogo, idonei alla coltivazione per la provincia autonoma di Bolzano, max. 15%;
● con menzione di due vitigni rossi: Cabernet-Merlot, Cabernet-Lagrein, Merlot-Lagrein, vigneti che possono concorrere congiuntamente alla produzione dei mosti e dei vini. Entrambe le varietà devono essere presenti per oltre il 15% del totale. In etichetta il vitigno preponderante precede l’altro ed entrambi sono riportati in caratteri uguali e sulla stessa riga, utilizzando il sinonimo Cabernet per il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon;
se la denominazione di origine controllata è seguita da una delle seguenti “unità geografiche aggiuntive”, la base ampelografica definita per ciascuna tipologia di vino, è limitata ai seguenti vitigni, sia per quanto riguarda la varietà principale che anche per quanto riguarda eventuali varietà complementari:
Nel comune di Aldino:
▪ Aldein-Aich: vitigni Pinot Bianco, Pinot Nero;
Nel comune di Appiano:
▪ Eppan Berg: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Pinot Nero;
▪ Eppan-Berg-Schulthaus: vitigno Pinot Bianco;
▪ Montiggl: vitigni Sauvignon, Chardonnay, Riesling, Pinot Bianco, Pinot Grigio;
▪ Girlan: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Nero, Schiava;
▪ Girlan-Gschleier: vitigno Schiava;
▪ Kreit: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Grigio, Pinot Nero;
▪ St. Anna: vitigni Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Nero;
▪ Maderneid: vitigni Chardonnay, Sauvignon, Pinot Grigio, Pinot Nero, Merlot;
▪ Missian: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Schiava;
▪ Paulsner Feld: vitigni Pinot Grigio, Sauvignon, Traminer Aromatico, Pinot Nero, Merlot;
▪ Huberfeld: vitigni: Chardonnay, Schiava, Lagrein, Merlot, Cabernet;
Nel comune di Bolzano:
▪ Gries: vitigni Lagrein, Merlot, Cabernet;
▪ Gries-Moritzing: vitigno Lagrein;
▪ St. Justina: vitigni Schiava, Lagrein;
▪ Rentsch: vitigni Schiava, Lagrein;
▪ Prazöll: vitigni Schiava, Lagrein;
▪ Kampenn: vitigni Sauvignon, Chardonnay, Schiava, Kerner;
▪ Kampill: vitigni Cabernet, Lagrein, Chardonnay;
Nei comuni di Bolzano e Renon:
▪ Leitach: vitigni Schiava, Lagrein;
▪ St. Peter: vitigni Schiava, Lagrein, Sauvignon;
Nei comuni di Bressanone, Naz Sciaves e Varna:
▪ Brixner: vitigni Kerner, Silvaner, Riesling e Veltliner;
Nel comune di Caldaro:
▪ Plantaditsch: vitigni Schiava, Chardonnay, Merlot;
▪ Wadleith: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Lagrein, Cabernet;
▪ St. Josef: vitigni Schiava, Cabernet, Merlot, Lagrein;
▪ Barleit: vitigni Sauvignon, Traminer Aromatico, Chardonnay, Schiava e Pinot Nero;
▪ St. Nikolaus: vitigni Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Nero;
▪ Planitzing: vitigni Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Nero;
▪ Dorf: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Nero;
▪ Altenburg: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Pinot Nero;
▪ Mezzan: vitigno Pinot Nero;
Nei comuni di Caldaro e Vadena:
▪ Feld: vitigni Lagrein, Cabernet, Merlot, Schiava, Moscato Giallo;
Nel comune di Castelbello-Ciardes:
▪ Kastelbeller: vitigni Pinot Bianco, Riesling, Pinot Nero;
▪ Kastelbell-Juvaler: vitigno Riesling;
Nel comune di Chiusa:
▪ Frag: vitigno Pinot Grigio;
▪ Pardell: vitigni Müller Thurgau, Sylvaner e Kerner;
Nel comune di Cornedo:
▪ Karneid: Vitigni: Sauvignon, Kerner, Pinot Bianco, Chardonnay, Pinot Grigio;
Nel comune di Cortaccia:
▪ Graun: vitigno Müller Thurgau;
▪ Penon: vitigni Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon;
▪ Penon – Kofl: vitigno Sauvignon;
▪ Penon – Hofstatt: vitigno Pinot Bianco;
▪ Rain: vitigni Traminer Aromatico, Sauvignon, Pinot Grigio;
▪ Brenntal: vitigni Traminer Aromatico, Merlot, Cabernet;
▪ Frauenrigl: vitigni Traminer Aromatico, Cabernet, Merlot;
▪ Entiklar: vitigni Chardonnay, Cabernet, Merlot;
▪ Eggen: vitigni Chardonnay, Cabernet, Schiava;
▪ Milla: vitigni Chardonnay, Cabernet, Merlot;
Nel comune di Cortina s.s.d.v.:
▪ Giatl: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio;
Nel comune di Egna:
▪ Griesfeld: vitigno Lagrein;
▪ Mazon: vitigno Pinot Nero;
Nei comuni di Egna e Montagna:
▪ Lehen: vitigni Chardonnay, Traminer Aromatico, Lagrein;
Nel comune di Funes:
▪ Nafen: vitigno Kerner;
Nel comune di Lagundo:
▪ Rosengarten: vitigno Schiava;
Nel comune di Magrè:
▪ Margreid-Leiten: vitigni Chardonnay, Traminer Aromatico, Cabernet, Merlot, Schiava;
▪ Kreuzweg: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio, Cabernet, Merlot;
▪ Punggl: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio, Merlot;
▪ Unterfennberg-Hofstatt: vitigno Müller Thurgau;
Nei comuni di Meltina e Terlano:
▪ Vorberg: vitigni Pinot Bianco, Sauvignon, Chardonnay;
Nel comune di Merano:
▪ Labers: vitigni Pinot Bianco, Sauvignon, Pinot Nero;
▪ Freiberg: vitigni Pinot Bianco, Sauvignon, Pinot Nero;
▪ Küchelberg: vitigno Schiava;
Nel comune di Montagna:
▪ Kalditsch: vitigno Pinot Nero;
▪ Pinzon-Gebach: vitigno Sauvignon;
▪ Pinzon: vitigni Pinot Bianco, Sauvignon, Pinot Nero;
▪ Glen: vitigno Pinot Nero;
Nei comuni di Nalles e Tesimo:
▪ Sirmian: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon;
Nel comune di Naturno:
▪ Naturnser: vitigni Pinot Bianco, Riesling, Pinot Nero;
Nel comune di Ora:
▪ Furggl: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio, Lagrein;
▪ Kiechelberg: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Nero;
Nel comune di Parcines:
▪ Partschinser: vitigni Pinot Bianco, Riesling, Pinot Nero;
Nel comune di Renon:
▪ Ritten: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Nero;
Nel comune di Salorno:
▪ Salurn-Pfatten: vitigni Chardonnay, Pinot Grigio;
▪ Buchholz: vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Pinot Nero;
Nel comune di Silandro:
▪ Vetzaner: vitigni Pinot Bianco, Riesling, Pinot Nero;
Nel comune di Terlano:
▪ Siebeneich: vitigni, Cabernet, Lagrein, Merlot, Sauvignon, Chardonnay;
▪ Klaus: vitigno Sauvignon;
▪ Kreuth: vitigni Chardonnay, Pinot Bianco, Sauvignon;
Nel comune di Termeno:
▪ Söll: vitigni Traminer Aromatico, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay;
▪ Putznai: vitigni Lagrein, Cabernet, Schiava;
▪ St. Jacob: vitigni Traminer Aromatico, Merlot;
▪ Steinacker: vitigni Chardonnay, Lagrein, Merlot;
▪ Plon: vitigni Traminer Aromatico, Chardonnay;
▪ Rungg: vitigni Traminer Aromatico, Merlot, Cabernet;
Nel comune di Tirolo:
▪ Tirol: vitigni Pinot Bianco, Sauvignon, Pinot Nero;
Nel comune di Velturno:
▪ Schrambach: vitigno Sylvaner;
Nel comune di Villandro:
▪ Sauders: vitigno Veltliner;

norme per la viticoltura
relativamente alle Unità Geografiche Aggiuntive il vino dovrà derivare da uve al 100% provenienti dalle singole Unità Geografiche Aggiuntive;
è consentita l’irrigazione di soccorso;
per i nuovi impianti e reimpianti la densità minima deve essere di 3.300 ceppi/Ha;
la resa massima di uva ammessa in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale devono essere di:

  • bianco (o «Weiss»): 10 t/Ha e 10,50% vol.
  • Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling, Riesling italico: 13 t/Ha e 10,50% vol.
  • Kerner: 12 t/Ha e 10,50% vol.
  • Moscato giallo: 10 t/Ha e 10,00% vol.
  • Müller Thurgau, Sylvaner: 13 t/Ha e 10,00% vol.
  • Sauvignon: 13 t/Ha e 11,00% vol.
  • Traminer aromatico: 12 t/Ha e 11,00% vol.
  • Cabernet, Malvasia: 11 t/Ha e 11,00% vol.
  • Lagrein: 14 t/Ha e 11,00% vol. (10,50% vol. per il Lagrein rosato)
  • Merlot e rosato: 13 t/Ha e 10,50% vol.
  • Moscato rosa: 6 t/Ha e 12,00% vol.
  • Pinot nero e rosato: 12 t/Ha e 11,00% vol.
  • Schiava: 14 t/Ha e 9,50% vol.
  • Schiava grigia 14 t/Ha e 10,50% vol.
  • Spumante: Pinot bianco 13 t/Ha e 10,00% vol., Pinot grigio 13 t/Ha e 10,50% vol., Pinot nero 12 t/Ha e 10,50% vol.
  • con U.G.A.: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling, Riesling italico 9,8 t/Ha e 11,00% vol.
  • con U.G.A.: Kerner 12 t/Ha e 10,50% vol.
  • con U.G.A.: Moscato giallo 7,5 t/Ha e 10,50% vol.
  • con U.G.A.: Müller Thurgau, Sylvaner 9,8 t/Ha e 10,50% vol.
  • con U.G.A.: Sauvignon 9,8 t/Ha e 11,50% vol.
  • con U.G.A.: Traminer Aromatico, Pinot nero (anche rosato) 9 t/Ha e 11,50% vol.
  • con U.G.A.: Cabernet 8,3 t/Ha e 11,50% vol.
  • con U.G.A.: Lagrein 10,5 t/Ha e 11,50% vol. (rosato 10,50% vol.)
  • con U.G.A.: Merlot (anche rosato) 9 t/Ha e 11,00% vol.
  • con U.G.A.: Schiava 10,5 t/Ha e 10,00% vol.
  • con U.G.A.: Schiava grigia 10,5 t/Ha e 11,00% vol.

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione ivi compreso l’invecchiamento obbligatorio e la spumantizzazione devono avvenire all’interno del territorio amministrativo della provincia di Bolzano; inoltre è consentito che le predette operazioni di vinificazione, invecchiamento obbligatorio e spumantizzazione siano effettuate nell’intero territorio amministrativo della Provincia Autonoma di Trento;
è consentito l’aumento del titolo alcolometrico e altre pratiche correttive ai sensi delle norme vigenti;
è consentita l’aggiunta di mosti e vini di colore analogo e anche di annate diverse appartenenti alla denominazione “Alto Adige” in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler”, nel limite massimo del 15%, comprensivo delle eventuali aggiunte di uve previste. Tuttavia l’aggiunta di mosti e vini appartenenti alla denominazione «Alto Adige» in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler”, con specificazione di sottozona, è consentita solo con mosti o vini di colore analogo ed anche di annate diverse appartenenti alla medesima sottozona.
In particolare è ammessa la vinificazione congiunta o disgiunta delle uve che concorrono alla produzione delle tipologie precedentemente elencate con l’esclusione delle tipologie monovitigno.
L’aggiunta di mosti e vini appartenenti alla denominazione “Alto Adige” in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler” con specificazione dell’unità geografica aggiuntiva è consentita se 100% del vino provengono dall’unità geografica aggiuntiva indicata;
l’elaborazione per la produzione dei vini spumanti deve essere effettuata con il metodo della fermentazione naturale in bottiglia (metodo classico);
i vini spumanti devono essere affinati per almeno 15 mesi in bottiglia e immessi al consumo non prima di 20 mesi dal 1° ottobre dell’anno di raccolta della partita più recente;
I vini «Alto Adige» bianco in lingua tedesca «Weiss» e i vini a denominazione di origine controllata «Alto Adige» in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler” con o senza sottozona ottenuti dalle uve delle varietà di vite Pinot Bianco o Chardonnay o Pinot Grigio o Riesling o Sauvignon o Traminer Aromatico o Moscato Giallo o Müller Thurgau o Sylvaner o Kerner o Veltliner o Moscato Rosa possono essere elaborati nella tipologia «passito»;
i vini «Alto Adige» in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler“ «passito» con la specificazione di due vitigni e i vini a denominazione di origine controllata «Alto Adige» in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler con o senza sottozona ottenuti delle uva delle varietà di cui sopra con la specificazione «passito» devono essere elaborati nel rispetto delle norme vigenti per tale tipologia, con parziale appassimento delle uve sulla pianta oppure dopo la raccolta fino al raggiungimento di un titolo alcolometrico non inferiore al 16% e a condizione che la resa dell’uva in vino pronto per il consumo non ecceda i 40 ettolitri/ettaro. È vietata ogni aggiunta di mosti concentrati o mosti concentrati rettificati. Il vino non deve essere immesso al consumo prima del 1° giugno dell’anno successivo alla vendemmia;
i vini “Alto Adige” Bianco, “Alto Adige” Moscato Rosa e i vini “Alto Adige” in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler” monovarietali a bacca bianca, possono essere ottenuti da uve raccolte dopo parziale appassimento sulla pianta che assicuri un titolo alcolometrico naturale non inferiore al 13,5% e una resa dell’uva in vino pronto per il consumo non superiore a 50 ettolitri/ettaro. In tal caso è esclusa qualsiasi correzione del titolo alcolometrico ed è consentita la designazione del vino come “vendemmia tardiva“;
i vini Alto Adige Lagrein, Alto Adige Merlot, Alto Adige Pinot Nero, Alto Adige Cabernet, Alto Adige Cabernet-Merlot, Alto Adige Cabernet-Lagrein e Alto Adige Merlot-Lagrein, Alto Adige Schiava (e sinonimi), Alto Adige Meranese, Alto Adige S. Maddalena, Alto Adige Valle Isarco Klausner Leitacher, Alto Adige Colli di Bolzano e tutti i vini bianchi Alto Adige possono essere destinati a «riserva» con un periodo di invecchiamento di almeno due anni a far tempo dal 1° ottobre dell’anno della vendemmia, purché presentino un titolo alcolometrico naturale non inferiore a 11,5%;
il vino spumante “Alto Adige” Spumante senza indicazione di vitigno, ad eccezione della versione “Rosé“, può essere destinato a “Riserva” se sottoposto a un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 36 mesi e immesso al consumo non prima di 42 mesi dal 1° ottobre dell’anno della vendemmia della partita più recente;

norme per l’etichettatura e il confezionamento
Riferimento alle Unità Geografiche Aggiuntive: La denominazione di origine controllata “Alto Adige” in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler” con o senza sottozona, può essere seguita da una delle seguenti “unità geografiche aggiuntive”.
Nel comune di Aldino:
▪ Aldein-Aich.
Nel comune di Appiano:
▪ Eppan Berg, Eppan-Berg-Schulthaus, Montiggl, Girlan, Girlan-Gschleier, Kreit, St. Anna, Maderneid, Missian, Paulsner Feld, Huberfeld.
Nel comune di Bolzano:
▪ Gries, Gries-Moritzing, St. Justina, Rentsch, Prazöll, Kampenn, Kampill.
Nei comuni di Bolzano e Renon:
▪ Leitach, St. Peter.
Nei comuni di Bressanone, Naz Sciaves e Varna:
▪ Brixner.
Nel comune di Caldaro:
▪ Plantaditsch, Wadleith, St. Josef, Barleit, St. Nikolaus, Planitzing, Dorf, Altenburg, Mezzan.
Nei comuni di Caldaro e Vadena:
▪ Feld.
Nel comune di Castelbello-Ciardes:
▪ Kastelbeller, Kastelbell-Juvaler.
Nel Comune di Chiusa:
▪ Frag, Pardell.
Nel comune di Cornedo:
▪ Karneid.
Nel comune di Cortaccia:
▪ Graun, Penon, Penon – Kofl, Penon – Hofstatt, Rain, Brenntal, Frauenrigl, Entiklar, Eggen, Milla.
Nel comune di Cortina s.s.d.v.:
▪ Giatl.
Nel comune di Egna:
▪ Griesfeld, Mazon.
Nei comuni di Egna e Montagna:
▪ Lehen.
Nel comune di Funes:
▪ Nafen.
Nel comune di Lagundo:
▪ Rosengarten.
Nel comune di Magrè:
▪ Margreid-Leiten, Kreuzweg Punggl ,Unterfennberg-Hofstatt.
Nei comuni di Meltina e Terlano:
▪ Vorberg.
Nel comune di Merano:
▪ Labers, Freiberg, Küchelberg.
Nel comune di Montagna:
▪ Kalditsch, Pinzon-Gebach, Pinzon, Glen.
Nei comuni di Nalles e Tesimo:
▪ Sirmian.
Nel comune di Naturno:
▪ Naturnser.
Nel comune di Ora:
▪ Furggl, Kiechelberg.
Nel comune di Parcines:
▪ Partschinser.
Nel comune di Renon:
▪ Ritten.
Nel comune di Salorno:
▪ Salurn-Pfatten Buchholz.
Nel comune di Silandro:
▪ Vetzaner.
Nel comune di Terlano:
▪ Siebeneich, Klaus, Kreuth.
Nel comune di Termeno:
▪ Söll, Putznai, St. Jacob, Steinacker, Plon, Rungg.
Nel comune di Tirolo:
▪ Tirol.
Nel comune di Velturno:
▪ Schrambach.
Nel comune di Villandro:
▪ Sauders;
le delimitazioni delle Unità Geografiche Aggiuntive sono indicate nello schedario viticolo e nel sito web della Provincia Autonoma di Bolzano a questo link.
fatta eccezione per i vini spumanti senza l’indicazione del millesimo, per tutte le altre tipologie di vini, è obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’annata di produzione delle uve;
nella designazione dei vini a denominazione di origine controllata “Alto Adige” può essere utilizzata la menzione “vigna“, a condizione che sia seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale, che la vinificazione e la conservazione del vino avvengano in recipienti separati e che tale menzione venga riportata sia nella denuncia delle uve, sia nei registri e nei documenti di accompagnamento e che figuri nell’apposito elenco regionale ai sensi dell’articolo 31, comma 10 della legge 238/2016.
L’indicazione della vigna è cumulabile con le indicazioni delle sottozone e delle unità geografiche aggiuntive a condizione che siano rispettate le norme previste dal presente disciplinare in riguardo a dette menzioni;
i vini “Alto Adige” in lingua tedesca “Südtirol” o “Südtiroler” devono essere immessi al consumo in bottiglie di vetro o in recipienti tradizionali di ceramica o in legno della capacità nominale da 0,375 litri o da 0,750 litri e rispettivi multipli o di capacità nominale di 0,5 litri non del tipo “uni” o di capacità nominale di 5 litri;
fatta esclusione per le tipologie qualificate con le sottozone, le unità geografiche aggiuntive, le menzioni tradizionali e la menzione vigna, sono consentiti altri tipi di contenitori previsti dalla vigente normativa della capacità non inferiore alla capacità minima prevista dalla normativa nazionale e dell’Unione europea;
sono consentiti tutti i sistemi di chiusura previsti dalla normativa vigente;

legame con l’ambiente geografico
A) Informazioni sulla zona geografica
Fattori naturali rilevanti per il legame
La zona geografica delimitata comprende una modesta parte del territorio della Provincia di Bolzano, idoneo alla produzione di vini, circoscritta lungo la valle superiore percorsa dal fiume Adige e lungo la Valle Isarco nella parte inferiore. La denominazione include l’insieme della superficie vitata della Provincia di Bolzano.
Circa l’86% della superficie provinciale si trova ad un livello del mare superiore ai 1000 metri.
Nel fondovalle dove vive il 65% della popolazione altoatesina è collocato solamente l’8% del territorio provinciale. I vigneti, situati nella fascia che va dai 220 fino ad oltre 1.000 m s.l.m., rappresentano l’anello di congiunzione tra il fondovalle ben sviluppato ed economicamente importante e la zona con l’agricoltura di montagna ad elevate altitudini.
La distribuzione altimetrica dei vigneti della realtá viticola altoatesina è la seguente:
29% della superficie vitata ubicata tra 220 e 300 m s.l.m.,
57% della superficie vitata ubicata tra 300 e 500 m s.l.m.,
14% della superficie vitata ubicata tra 500 e oltre m s.l.m..
Una peculiarità del vigneto dell’Alto Adige consiste nel fatto che solamente il 15% di esso si trova in piano mentre il 55% è impiantato in zona collinare con leggera a media pendenza. La residua parte (30%) è caratterizzata da vigneti in forte pendenza con oltre il 30% d’inclinazione, zona favorita da insolazione diretta e prolungata. L’esposizione dei terreni vitati generalmente è orientata da est a sud a sudovest.
I terreni vitati sono riconducibili a due formazione geo-pedologici. Nel fondovalle prevale un terreno alluvionale, fertile e permeabile. Nelle vigne di collina e montagna, dove si concentra la viticoltura, prevale invece un terreno ghiaioso, formatosi attraverso le morene dei ghiacciai e la loro successiva erosione avvenuta dopo l’ultima era glaciale. Nella zona viticola tra Merano e Bolzano, il suolo spesso si è generato principalmente da roccia vulcanica, ovvero porfido di quarzo, frequentemente mescolato con argilla e sabbia. In questi terreni aridi e poveri di humus la vite, per adattarsi, deve sviluppare un apparato radicale profondo per poter nutrirsi bene ed estrarre l’acqua. Nelle sottozone viticole settentrionali dell’Alto Adige, soprattutto nella Valle Isarco ma parzialmente anche nella Val Venosta, le viti radicano in un terreno derivante da roccia primitiva composta da quarzo e mica. La capacità di questi suoli d’immagazzinare l’acqua è superiore a quella dei terreni derivanti dal porfido ed è fondamentale poiché le precipitazioni nell’area vitivinicola settentrionale sono nettamente inferiori rispetto alle parti restanti della superficie vitata di Bolzano. Nella parte sud della
regione vitivinicola altoatesina il terreno è calcareo ed è derivante dalla disgregazione della roccia dolomitica.
La maggior parte (60 %) dei suoli è composto da terreni leggeri (sabbiosi, ghiaiosi a limosi) il 30% sono terreni limosi-calcarei e il restante 10% è di tipo argilloso-calcareo.
La provincia di Bolzano si trova sul versante sud delle Alpi, e quindi gode di favorevoli influssi del clima caldo a sud delle Alpi. L‘arco alpino protegge il territorio da gelidi venti e da perturbazioni provenienti dal nord, mentre a sud la Valle dell’Adige si apre ai caldi venti del Lago di Garda e del bacino mediterraneo, dal quale giunge anche la necessaria umidità.
Nella zona più a sud della realtà viticola altoatesina le precipitazioni arrivano mediamente a 860 mm/anno sono quindi più consistenti rispetto a quelle registrate più a nord (450 – 600 mm). Oltre l’andamento siccitoso invernale si registrano frequentemente periodi prolungati (4 – 6 settimane) senza precipitazioni di rilievo durante i mesi estivi.
Benché l’Alto Adige sia una delle aree vinicole più piccole d’Europa, questa provincia si presenta con caratteristiche pedoclimatiche svariate, che permettono un ampio ventaglio di vini diversi.
Il clima è da classificare come continentale, visto che ci si trova all’interno alle Alpi con punte di piovosità estiva e precipitazione spesso contenute nel periodo invernale. La temperatura media nelle zone viticole varia da 9,5° a 13° C con un numero di ore di sole annue che va da 1.800 fino a 2.300. Le rilevazioni metereologiche sono contraddistinte da assenza di nebbia e oltre la metà con presenza di vento. Molto caratteristiche per questa zona sono elevate escursioni termiche tra giorno e notte che di media arrivano fino ai 15° C nel periodo vegetativo e che si protraggono con punte di 20° C nei mesi di settembre e ottobre nella fase finale della maturazione.
Fattori umani rilevanti per il legame
La viticoltura costituisce insieme al turismo e alla frutticoltura una delle tre colonne portanti dell’economia altoatesina e sotto il profilo della tradizione la più antica.
I seguenti fattori umani hanno contribuito all’evoluzione della produzione vitivinicola del territorio.
Base ampelografica:
Partendo dalle varietà tradizionali come Lagrein, Schiave, Moscato giallo che sono tuttora presenti, si sono aggiunti nell’ottocento le varietà bordolesi (Cabernet, Merlot, Sauvignon), delle varietà derivanti dalla Borgogna (diversi Pinot) e del Reno (Riesling, Silvaner, Traminer aromatico). Da ca. 50 anni sono stati introdotti Müller Thurgau e Kerner.
La peculiarietà della produzione vinicola dell’Alto Adige consiste nell’ampia base ampelografica.
– Le forme di allevamento sono rimaste quelle tradizionali a pergola o si è passato alla spalliera con rispettivamente 3.500 a 5.000 fino a 7.000 ceppi per ettaro.
– La ridotta consistenza delle superfici vitate per azienda (intorno all’ettaro) costringe i produttori a dedicarsi accuratamene alla coltivazione dell’uva caratterizzata un elevato impiego di ore lavorative (600 – 800 ore per ettaro) ottenendo produzioni contenute (60 – 70 hl/ha) ad alto livello qualitativo. La restrizione delle rese avviene mediante la pratica del diradamento manuale del grappolo usato largamente da decenni che inoltre apporta di benefici dal punto del grado zuccherino e della salubrità dell’uva.
– L’inerbimento totale del vigneto praticato da oltre 50 anni consociato con un impianto d’irrigazione in parte a goccia contribuiscono a un’equilibrata crescita delle piante anche in situazione meteorologiche di siccità, tecniche agronomiche che a loro volta portano a vini caratterizzati da finezza ed eleganza.
– Le pratiche relative all’elaborazione dei vini sono rivolti ad eccezione dei passiti e spumanti all’ottenimento di vini tranquilli di gusto secco. Per i vini rossi maggiormente strutturati (in particolare per la tipologia riserva) la vinificazione comporta un’elaborazione per determinati periodi di invecchiamento in piccole o grandi tini di legno. Per tradizione si vinificano e si presentano i vini monovarietali ad eccezione di qualche uvaggio di tipo bordolese.
B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o esclusivamente attribuibili all’ambiente geografico
I vini Alto Adige si contraddistinguono qualitativamente soprattutto per i loro spiccati aromi primari per esempio dalle note di sambuco del Sauvignon, al profumo di rosa del Traminer aromatico, al bouquet di frutti di bosco del Pinot nero o del Lagrein, note di ciliegia e viola anche nella Schiava. I vini bianchi coltivati nelle zone poste in altitudine (oltre 300 – 400 m) spiccano per la loro freschezza dovuta a un tenore di acidità compreso tra 5,5 e 7 g/l. Data l’ottima insolazione i vini si presentano contemporaneamente fruttati ma allo stesso tempo con buona struttura. I vini rossi prodotti per di più sotto le 400 m s.l.m. approfittano delle condizioni di più alte temperature ottenendo vini corposi con tannini morbidi.
C) Descrizione dell’interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera A) e quelli di cui alla lettera B)
La topografia delle aree viticole altoatesine ricorda un mosaico complesso, con un’alternanza di monti e valli e una miriade di vigneti con esposizioni diverse, a quote variabili e immersi in microclimi assai eterogenei. Siccome in Alto Adige la viticoltura si pratica dai 200 a sopra i 1000 metri di quota, il vignaiolo ha a disposizione un ventaglio di condizioni climatiche che consentono di coltivare con presupposti ideali 20 vitigni diversi.
L’orografia molto variabile consente di esprimere per un grande numero di varietà secondo l’esigenza varietale la tipicità delle singole varietà. La particolarità dei vini “Alto Adige” viene accentuata dall’elevata escursione termica in tutte le fasi fenologiche.
L’ultramillenaria storia vitivinicola del territorio da prova della stretta connessione tra i fattori naturali e umani con le peculiari caratteristiche dei vini menzionati da primo in letteratura con i rinomati luoghi di produzione come Bolzano, Caldaro o Termeno. L’ininterrotta esportazione di vino verso paesi d’oltralpe testimonia la notorietà del vino del Tirolo (l’attuale Südtirol) dal medioevo in su.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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