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La Pop Art di Enrico Dicò incontra il nuovo Pignoletto Brut della Cantina Valsamoggia

capsula Cantina Valsamoggia

Curioso e poliedrico per natura, l’artista romano Enrico Dicò fa della Pop-Art la sua area di riferimento privilegiata e dedica due etichette all’edizione limitata del nuovo spumante Pignoletto Ricordo di San Luca, un omaggio allo storico legame tra Bologna e la Pop Art e il desiderio di voler interpretare lo spirito delle generazioni più giovani attraverso un linguaggio universale.

Pignoletto Spumante Ricordo di San Luca Cantina Valsamoggia

Una veste grafica innovativa, un vino giovane e di grande versatilità, messo in commercio a ottobre, ha visto le prime bottiglie di questo nuovo spumante come omaggio a un territorio da sempre intimamente legato al pignoletto e ai suoi viticoltori. Nelle due etichette – con una tiratura di sole 3000 bottiglie – scelte per vestire il nuovo Pignoletto limited edition della Cantina Valsamoggia, l’arte figurativa di Dicò attinge sia dal mondo Comics con The Joker, che da quello del cinema con l’universale volto di Marylin: due icone pop che consentono a questo spumante che nasce sui Colli Bolognesi di proporsi attraverso un linguaggio intergenerazionale.

bottiglia pop art

Penso che l’espressione artistica non sia più da intendere, ormai, in modo univoco e tradizionale – spiega Enrico Dicò – Il vino può sicuramente rappresentare una forma d’arte, un’espressione dell’opera dell’uomo, frutto di tecnica e lavoro manuale così come di intuizione e forza intellettuale. L’uomo è capace di creare valore dai frutti della terra, trasformando ed elevando l’atto agricolo e il successivo lavoro in cantina in un atto artistico“.

bottiglia Marilyn

Un progetto nato circa sei anni fa, come ha raccontato Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara, che si è lentamente sedimentato e che è stato portato avanti con cura e dedizione.
La cooperativa che coinvolge 1200 soci viticoltori ha rilevato la Cantina Valsamoggia nel 2014, azienda situata nell’omonima località in provincia di Bologna e che aggrega il lavoro di un centinaio di viticoltori del territorio.
Non solo POP Art, ma anche cultura e territorialità per questo nuovo spumante, infatti il Pignoletto DOC Spumante Brut che la Cantina Valsamoggia che prende il nome di “Ricordo di San Luca”, riporta in etichetta il Santuario della Madonna di San Luca, simbolo artistico, culturale e naturalmente religioso della città di Bologna.

Ricordo di San Luca ed etichetta pop

Il Pignoletto DOC Spumante Brut Ricordo di San Luca è un Metodo Charmat lungo, ottenuto grazie alla permanenza del vino base per circa un anno sulle sue fecce prima della successiva fase di imbottigliamento. Un vino che è frutto di uno studio di diversi territori e del loro assemblaggio, come racconta Daniele Artioli, enologo della cantina cooperativa: “All’inizio del 2014 abbiamo separato i prodotti provenienti da colli bolognesi docg dai prodotti doc della pianura. Poi siamo arrivati al punto di ritenerci pronti ad affrontare questo vitigno in modo attento e puntuale e abbiamo deciso di selezionare tutti i cru migliori. Dagli alti colli bolognesi, fino alla pianura, da Monteveglio fino ai terreni limosi dei fiumi Secchia e Panaro e ai suoli argillosi della pianura. Rese diverse ci hanno guidato a scegliere le caratteristiche migliori di ogni zona, per avere un prodotto che avesse la struttura e la personalità del pignoletto e al contempo salinità e una bollicina fine”.
Da qui la scelta di uno Charmat molto lungo, connotato da franchezza e fragranza, con note floreali, fruttate di pesca e mandarino, con un finale ammandorlato proprio dei vini ottenuti da uve Pignoletto; uno spumante dal sorso appagante e al tempo stesso di facile approccio.

Fosca Tortorelli

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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