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Le DOCG del Piemonte: Barbera d’Asti Sottozona Colli Astiani o Astiano

Le Doc del Piemonte: Barbera d'Asti Sottozona Colli Astiani o Astiano


❂ Barbera d’Asti Sottozona Colli Astiani o Astiano D.O.C.G.
(D.M. 17/9/2010 – G.U. n.236 dell’8/10/2010; ultima modifica: Reg. UE di esecuzione 2019/889 della Commissione del 22/5/2019 – G.U.U.E. n. L 142/47 del 29/5/2019)


zona di produzione
● in provincia di Asti: comprende, per il comune di Asti, la circoscrizione Montemarzo e S. Marzanotto Valle Tanaro, per il comune d’Isola d’Asti il territorio a sinistra della strada Asti – Montegrosso d’Asti e l’intero territorio dei comuni di Mongardino, Vigliano, Montegrosso d’Asti, Montaldo Scarampi, Rocca d’Arazzo, Azzano;

base ampelografica
anche superiore: Barbera min. 90%, possono concorrere altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte max. 10%;

norme per la viticoltura
la forma di allevamento è la controspalliera con potatura a Guyot a vegetazione assurgente e con un numero di gemme mediamente non superiore a 10 per ceppo;

la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico naturale minimo non devono essere superiori a 7 t/Ha e 12,5% vol.;

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione e imbottigliamento devono essere effettuate nella zona di produzione delimitata;
l’aumento della gradazione alcolica è consentito nella misura massima di 1 grado alcolico;
il vino non può essere immesso al consumo se non dopo un periodo di affinamento di almeno 24 mesi a decorrere dal 1° ottobre successivo alla vendemmia, con una permanenza obbligatoria in botti di legno di almeno 6 mesi e un affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi;

norme per l’etichettatura
l’indicazione dell’annata di produzione delle uve in etichetta è obbligatoria

 

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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