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Le DOC del Piemonte: Coste della Sesia

Le Doc del Piemonte: Coste della Sesia


❂ Coste della Sesia D.O.C.
(D.M. 14/9/1996 – G.U. n.227 del 27/9/1996; ultima modifica D.M. 7/3/2014, pubblicato sul Sito ufficiale del Mipaaf, Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP)


zona di produzione
● in provincia di Vercelli: l’intero territorio dei comuni di Gattinara, Lozzolo, Roasio e Serravalle Sesia;
in provincia di Biella: Brusnengo, Candelo, Cerreto Castello, Cossato, Curino, Lessona, Masserano, Mottalciata, Quaregna, Sostegno, Valdengo, Vigliano Biellese e Villa del Bosco;

Base ampelografica
● bianco: erbaluce;
● rosato, rosso: min. 50% Nebbiolo (Spanna), possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte e iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, max. 50%;
● con menzione del vitigno rossi: Croatina, Nebbiolo o Spanna, Vespolina (min. 85%, possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte, max. 15%);

norme per la viticoltura
le condizioni di coltura dei vigneti devono rispondere ai requisiti esposti ai punti che seguono:

  • terreni: argillosi, sabbiosi e loro eventuali combinazioni;
  • giacitura: esclusivamente collinare. Sono da escludere i terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati;
  • altitudine: non inferiore a metri 200 s.l.m. e non superiore a metri 600 s.l.m.;
  • esposizione: adatta ad assicurare un’idonea maturazione delle uve;
  • densità d’impianto: quelle generalmente usate in funzione delle caratteristiche peculiari delle uve e dei vini. I vigneti oggetto di nuova iscrizione o di reimpianto dovranno essere composti da un numero di ceppi per ettaro, calcolati sul sesto d’impianto, non inferiore a 2.500;
  • forme di allevamento e sistemi di potatura: devono essere quelli generalmente usati e comunque atti a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini;

la resa massima di uva di vigneto in coltura specializzata per la produzione dei vini e il titolo alcolometrico volumico minimo naturale delle relative uve destinate alla vinificazione, devono essere di 10 t/Ha e 11,00% vol. per Bianco, Rosato, Rosso, Vespolina e Croatina, 9 t/Ha e 11,5% vol. per Nebbiolo o Spanna;
la denominazione di origine controllata “Coste della Sesia” per le tipologie con indicazione di vitigno Nebbiolo (Spanna), Croatina, Vespolina, può essere accompagnata dalla menzione “vigna“, seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale, purché tali vigneti abbiano un’età di impianto di almeno 3 anni e le seguenti rese uva per ettaro e titoli alcolometrici volumici minimi naturali:
Al terzo anno di impianto
Coste della Sesia Nebbiolo kg/Ha 4.850, vol. 12,00%
Coste della Sesia Croatina kg/Ha 5.400, vol. 11,50%
Coste della Sesia Vespolina kg/Ha 5.400, vol. 11,50%
Al quarto anno di impianto
Coste della Sesia Nebbiolo (Spanna) kg/Ha 5.650, vol. 12,00%
Coste della Sesia Croatina kg/Ha 6.300, vol. 11,50%
Coste della Sesia Vespolina kg/Ha 6.300, vol. 11,50%
Al quinto anno di impianto
Coste della Sesia Nebbiolo (Spanna) kg/Ha 6.450, vol. 12,00%
Coste della Sesia Croatina kg/Ha 7.200, vol. 11,50%
Coste della Sesia Vespolina kg/Ha 7.200, vol. 11,50%
Al sesto anno di impianto
Coste della Sesia Nebbiolo (Spanna) kg/Ha 7.250, vol. 12,00%
Coste della Sesia Croatina kg/Ha 8.100, vol. 11,50%
Coste della Sesia Vespolina kg/Ha 8.100, vol. 11,50%
Dal settimo anno in poi
Coste della Sesia Nebbiolo (Spanna) kg/Ha 8.100, vol. 12,00%
Coste della Sesia Croatina kg/Ha 9.000, vol. 11,50%
Coste della Sesia Vespolina kg/Ha 9.000, vol. 11,50%;

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione ed eventuale invecchiamento devono essere effettuate all’interno della zona delimitata, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali di produzione, è consentito che tali operazioni siano effettuate nell’intero territorio delle province di Vercelli e Biella;

norme per l’etichettatura e il confezionamento
nella designazione del vino “Coste della Sesia” nelle tipologie Nebbiolo (Spanna), Croatina, Vespolina, la denominazione di origine può essere accompagnata dalla menzione «vigna» seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale, purché la vinificazione e la conservazione del vino avvengano in recipienti separati e che tale menzione venga riportata sia nella denuncia delle uve, sia nei registri che nei documenti di accompagnamento e che figuri nell’apposito elenco regionale;
per tutti i vini a denominazione di origine controllata “Coste della Sesia” è obbligatoria l’indicazione dell’annata di produzione delle uve;
le bottiglie in cui vengono confezionati per la commercializzazione i vini a denominazione di origine controllata “Coste della Sesia” devono essere di forma e colore tradizionale, munite di tappo raso bocca, di capacità non inferiori a 18,7 cl e non superiori ai 500 cl, con l’esclusione del contenitore da 200 cl.;

legame con l’ambiente geografico
A) Informazioni sulla zona geografica
I territori della doc Coste della Sesia, sono compresi nel bacino del Fiume Sesia e vantano sicuramente una tradizione e una fama consolidata nei secoli.
La vite è presente nella zona territoriale della doc Coste della Sesia sin dall’età romana ed è descritta da Plinio il Vecchio con parole elogiative delle caratteristiche qualitative e della sua ampia diffusione.
Durante il Medio Evo si nota un incremento delle zone vitate ed una maggiore offerta dei suoi vini; ma è nel XVIII secolo che inizia il notevole rinnovamento agricolo e la coltivazione della vite è portata felicemente al solo livello collinare.
B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o esclusivamente attribuibili all’ambiente geografico
Il territorio risulta essere un’area composita con importanti differenze da un punto di vista climatico ,pedologico e morfologico. Con conformazioni che variano da argilla a sabbia, ciottoli di granito e porfido. Questa disomogeneità territoriale si nota in tutta l’area e nelle due province della Denominazione : Vercelli e Biella.
C) Descrizione dell’interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera A) e quelli di cui alla lettera B)
Molte testimonianze documentano che la viticoltura in questo territorio ha tradizioni antichissime che hanno portato all’affermazione di vitigni caratteristici. Un territorio quindi, dove la produzione vitivinicola contribuisce alla valorizzazione complessiva degli ambiti territoriali che ricadono sotto la doc, che ha costruito la propria storia e la propria identità intorno al vino, con la valenza ambientale e paesaggistica ad essa strettamente collegata.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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