Khvanchkara Marani 2015 Telavi Wine cellar
I vigneti del gruppo Marani sono coltivati fin dal 1742 e i suoi vini per tre secoli sono stati il punto di riferimento della qualità della Georgia, esprimendo il meglio della regione di Kakheti.
Il terreno qui è composto da terreno alluvionale, fortemente scheletrico e argilloso su una roccia calcarea. Il clima è di transizione da umido subtropicale a continentale sotto l’influenza delle Grandi Montagne del Caucaso dalla riva sinistra del fiume Alazani e la catena montuosa Tsiv-Gombori da destra. L’aria fredda scorre lungo la valle dai ghiacciai del Caucaso, formando un microclima ambientale per una viticoltura di qualità con ampie oscillazioni tra le temperature diurne e notturne, garantendo così condizioni di maturazione dell’uva perfette. Dei 240 ettari di vigneti di Kondoli, il 30% è destinato a uve bianche e il 70% a quelle rosse. La maggior parte dell’area è coltivata con vitigni autoctoni georgiani, come saperavi, rkatsiteli, alexandreuli, mtsvane e kisi. Una piccola area è dedicata ai vitigni internazionali cabernet sauvignon, merlot, malbec, chardonnay e riesling. Un altro vigneto di 30,5 ettari, piantato esclusivamente con viti saperavi, è situato sulla sponda opposta (sinistra) del fiume Alazani, nel cuore della famosa area di viticoltura specifica di Kindzmarauli. Un terzo vigneto più piccolo si trova nella zona a denominazione d’origine Napareuli.
I sistemi di allevamento della vite sono quelli tradizionali della regione di Kakheti con potatura a cordone speronato doppio. La densità di coltivazione per ettaro va da 2.400 a 3.400 e la resa d’uva non può superare i 90 quintali per ettaro per la gamma dei vini standard.
Telavi Wine Cellar, fondata nel 1915 fra i vigneti intorno a Kondoli, è una delle tre migliori cantine della Georgia, alleva circa un milione di barbatelle l’anno e usa lieviti naturali propri. Ha vinto un centinaio di medaglie d’oro e d’argento in molti concorsi internazionali e la sua produzione è cresciuta dalle 300.000 bottiglie del 1998 agli attuali 5 milioni di bottiglie in una quarantina di etichette.
Il Khvanchkara 2015 Telavi Wine Cellar è un vino amabile che deriva da uve alexandreuli e mujuretuli entrambe al 50% coltivate nella zona di Kvanchkara in regione Racha-Lechkhumi a destra del fiume Rioni, dai suoli sabbiosi e pietrosi particolarmente poveri in un clima moderato continentale. Anche per questo vino le uve vengono raccolte a mano al massimo della loro maturità a fine ottobre, inizio novembre, con una resa inferiore agli altri, circa 80 quintali per ettaro. Dopo la diraspatura soffice e la pigiatura, la macerazione i 5-7 giorni e la fermentazione avvengono in serbatoi di acciaio inossidabile a temperature controllate tra 28 e 30 °C con successiva interruzione operata del raffreddamento indotto per conservare al massimo la naturale freschezza e l’ottima acidità insieme a un delicato livello zuccherino. Successivamente il vino viene mantenuto freddo intorno a 0 °C, prima dell’imbottigliamento.
Ne nasce un vino di colore rosso rubino chiaro e trasparente, fresco, dall’aroma di rosa selvatica, amarena, mora matura, ratafià, scatola di sigaro dolce, ibisco, erbe aromatiche molto leggere. In bocca ricorda anche la melagrana e le amarene sotto spirito, ma è vellutato, carezzevole, dal tenore alcolico dell’11,5% e dalla buona acidità. Se vede il cioccolato non riuscirete a trattenerlo e ne nascerà un accostamento interessante. Ma è vino da spiedini di carne cotta alla brace con cipolla bianca, conditi con confetture e passati di frutta a basso contenuto zuccherino e serviti con chicchi di melograno, da carni d’agnello cotte in zuppa e servite con un cucchiaino di diavolicchio piccante fresco e tritato finemente. Loro consigliano di berlo leggermente fresco, intorno ai 12 °C, ma io l’ho preferito a temperature tra 16 e 18 °C, ma non oltre.
Mario Crosta
Tipologia: specific viticulture area SVA Khvanchkara
Vitigni: 50% alexandreuli, 50% mujuretuli
Titolo alcolometrico: 11,5%
Produttore: MARANI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 8 a 12 euro