Le Terre Diverse: il nuovo progetto degli enologi Paolo Caciorgna e Nicola Berti
Dal paradigma maestro-allievo, Caciorgna e Berti coniugano un sodalizio professionale denso di consulenze e condivisione, con una bella novità: fare vino nelle terre degli altri, a marchio proprio.
Dalla Toscana con passione e competenza. Paolo Caciorgna e Nicola Berti sono enologi affermati, nonché consulenti per svariate aziende vitivinicole, in giro per l’Italia. E non da ieri. S’incontrano quando Nicola decide di imparare il mestiere da Paolo, mentore indiscusso. In maniera fluida, diventano collaboratori, oggi, anche soci del nuovo progetto che profuma di sfida e voglia di divertirsi.
Raggiungiamo telefonicamente Nicola Berti che subito parte in quarta: “Le Terre Diverse è un progetto che nasce da un’intuizione di Paolo, mi ci sono appassionato all’istante. Da decenni collaboriamo con importanti aziende che producono vino, non solo qui in Toscana, tra Montalcino, Maremma, Chianti Classico e San Gimignano, ma anche in Sicilia, Campania, Abruzzo, Puglia, Veneto Emilia Romagna. Insomma, giriamo parecchio, studiare i terroir degli altri è la chiave del nostro lavoro.” Carico di entusiasmo, al contempo fermo nell’aggiungere che, la loro, non è un’ambizione economica, quanto una scommessa personale dallo spirito leggero. L’obiettivo è produrre vini in altre regioni d’Italia, stavolta a marchio proprio. Un marchio battezzato “Le terre diverse”. Nomen est omen.
“Ci confronteremo, ancora una volta, con territori di grande tradizione vitivinicola, con i nostri vini racconteremo i vitigni autoctoni che esaltano il legame vino-terroir, il senso del luogo di origine che può chiamarsi Etna oppure Tufo. Non ci interessa fare quantità, a questo punto della nostra carriera, puntiamo alla qualità senza compromessi.”
Un progetto che non dà spazio all’ego, nonostante la grande esperienza nel settore, e che non fa schiamazzi rivoluzionari. Lo scopo è la giusta valorizzazione di passato e presente, a partire dalle caratteristiche precipue dei territori. Sanno quello che fanno, Caciorgna e Berti, conoscono cosa è buono, cosa può essere migliorato, cosa non serve più, cosa deve ancora venire. Concetti ben raccontati anche dalle etichette, create dall’estro grafico di Marina Alaimo: ci sono il gioco, l’equilibrio e la toscanità dei protagonisti, attraverso le palline che ricordano lo stemma della famiglia Medici.
La produzione
La prima acquisizione riguarda un terreno di circa 7000 mq, nel cuore dell’Irpinia. Con la preziosa collaborazione dell’Azienda Benito Ferrara, Caciorgna e Berti diventano produttori nel comune di Tufo (AV), frazione San Paolo: un vigneto, un cru, da cui nasce Bacio a Scannisi Greco di Tufo DOCG 2021. A circa 400 metri s.l.m., coltivato interamente con uve di varietà Greco, il vigneto è incastonato in una delle zone più conosciute per la produzione di Greco di Tufo, su un suolo misto argilloso-sabbioso, calcareo, con venature sulfuree sottostanti. Limpido, giallo intenso, con sentori di erbe aromatiche che allargano un sorso sempre più armonico, fruttato, saporito. Schiude tutta la vibrante energia del territorio, riesce ad emozionare. Di buona struttura e lunghezza, è un assaggio che rivela la potenza di un territorio unico, in un’ottima annata.
Prezzo in enoteca, 25 euro ca.
Seconda acquisizione, in Sicilia. Precisamente nel versante nord del vulcano Etna. Zona particolarmente cara a Paolo Caciorgna, anzi, è corretto parlare di un rapporto viscerale con questo territorio. I vigneti si estendono nel comune di Castiglione di Sicilia, nella Contrada Santo Spirito, su terreni porosi e profondi, composti da ceneri vulcaniche, con tracce di sabbia e ricchezza di minerali. Nasce qui il Cereda Etna DOC 2021, da uve Nerello Mascalese, omaggio ad un altro incredibile territorio, tra i simboli dell’enologia italiana. Come dicono loro, Cereda è il figlio del vulcano. Vitigno a bacca rossa, autoctono delle pendici dell’Etna, di un accattivante rosso rubino, profuma di piccoli frutti rossi, chiodi di garofano e c’è traccia di liquirizia. Sorseggiando, si rivela pieno di corpo, imponente nel suo tannino già elegante nonostante la giovanissima età.
Prezzo in enoteca, 25 euro circa.
Cosa bolle in pentola
Ad inizio 2022, il progetto Le Terre Diverse torna a guardare la Toscana, con l’acquisizione di un terreno di circa 2 ettari nel comune di Castagneto Carducci, nell’areale di Bolgheri. “Come è noto, è una terra anch’essa dalla grande vocazione vitivinicola e di forte personalità. Impianteremo nuovi vigneti, probabilmente con Cabernet Sauvignon, per scrivere i prossimi capitoli di questa bella storia che è appena cominciata.”
Nadia Taglialatela
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