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Luciano Ciolfi, il Signor Sangiovese ospite di Cap’alice

Luciano Cilfi di Podere SanlorenzoLa realtà del Brunello di Montalcino è senza dubbio riconosciuta tra i maggiori portabandiera del vino italiano nel mondo. Un territorio davvero interessante e affascinante su cui si è studiato e approfondito tanto, finanche a sottolineare le differenze che emergono in base alla zona di produzione, che puo’ essere suddivisa in quattro versanti principali.
Un territorio complesso e affascinante, delimitato dalle valli dell’Orcia, dell’Asso e dell’Ombrone, che assume una forma quasi circolare con un diametro di 16Km circa e con una superficie di 24.000 ettari. La vicinanza del Monte Amiata (altezza metri 1734) nella zona sud-est, crea inoltre una protezione naturale contro il verificarsi di fenomeni atmosferici quali nubifragi o grandinate.
La collina di Montalcino, essendosi formata in ere geologiche diverse, presenta caratteristiche del suolo estremamente mutevoli per costituzione e struttura; le zone più basse sono costituite da terreni abbastanza sciolti, originatisi nel quaternario per trasporto di detriti con strato attivo profondo, mentre salendo, il terreno si arricchisce di scheletro, lo strato attivo si riduce essendo suoli formatisi dalla decomposizione di rocce originarie, in particolare galestro e alberese.
Il Sangiovese è senza dubbio il protagonista tra le varietà di questo areale di produzione e nell’area sud-ovest dell’abitato di Montalcino, in località Le Prata, Luciano Ciolfi nel suo Podere Sanlorenzo, riesce a restituire in vino il carattere espressivo di quest’uva, rispettando l’areale di provenienze e facendo emergere la sua forza ed eleganza.
Luciano gestisce l’azienda di famiglia dal 1999, anno in cui prende le redini del podere e amplia la vigna. Dal 2012 l’azienda diventa biologica certificata, seguendo un approccio a salvaguardia del territorio e di tutto ciò che in esso viene prodotto. Luciano ama sperimentare, ha voglia di mettersi in gioco, di imparare e di condividere, il tempo gli ha dato ragione e ad oggi i suoi prodotti, a partire dal Rosso di Montalcino, si distinguono per personalità, bevibilità, eleganza e identità territoriale.
Durante la serata del 13 Dicembre alle ore 20.30, nell’ambito del ciclo di degustazioni Storie di Vini e Vigne ideata dalla giornalista Marina Alaimo, Luciano (vignaiolo FIVI) sarà protagonista -insieme ai suoi vini- a Napoli presso Cap’alice, per una degustazione di più annate del suo Brunello. Un’occasione peculiare per approfondire questa autentica realtà.
I vini in degustazione saranno:

Il Rosso di Montalcino 2016,
Il Brunello di Montalcino Bramante Riserva 2013,
Il Brunello di Montalcino nelle annate 2008, 2010, 2013, 2014

Seguirà la consueta cena con i piatti dell’oste Mario Lombardi.

Per informazioni e prenotazioni 081 19168992
Cap’alice l’enosteria tipica napoletana di via Bausan 28 m/n Napoli

Fosca Tortorelli

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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