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Luna rossa? Magari nel 2033…

La Luna prima dell'eclisse

Evento eccezionale, da non perdere, la Luna si troverà nel cono d’ombra della Terra e apparirà rossa, alle 4,47 del 28 settembre 2015 si assisterà all’eclissi lunare totale. Già… decido di fare la veglia, cosa che non mi accadeva da parecchi anni, nel frattempo vedo il telegiornale, la Francia ha bombardato una base ISIS in Siria, Putin e Obama si preparano al braccio di ferro, ovviamente ognuna delle due potenze ha i suoi interessi e non agisce certo a fin di bene; è morto Pietro Ingrao, alla benemerita età di 100 anni, cifra tonda, forse uno degli ultimi rossi veri del nostro Paese. Non sono mai stato comunista ma ho sempre avuto grande rispetto per persone come lui e per tutto quello che hanno fatto, con convinzione e onestà e, spesso, anche con grande coraggio.
Poco prima di mezzanotte guardo Gazebo, ideato e diretto da quel fenomeno di Diego Bianchi, in arte Zoro: inizialmente si attacca sul leggero come è nello stile della trasmissione, poi si parla di Grecia, della vittoria di Tsipras, ma il cuore della puntata è dedicato al viaggio nei punti nevralgici dove si svolge l’esodo dei profughi, al confine fra Serbia e Ungheria.
Le scene a cui assisto sono semplicemente disarmanti, bambini che urlano perché separati dalle madri, gente accalcata in massa che viene trasportata a destinazione da definirsi, uomini che vagano lungo i binari, man mano che va avanti la trasmissione si entra sempre più nel dramma della situazione, non riesco a non piangere di fronte a tutta quella sofferenza, donne che si accasciano e si sentono male, bambini disperati e genitori che cercano appena possibile di distrarli e farli giocare, per non fargli sentire troppo il trauma di quel disperato esodo, e ho l’ennesima conferma che nessun Paese ha a cuore la vita degli uomini, che il traffico umano è tollerato come fosse una cosa normale, che quei popoli fuggono da terre devastate dalla violenza e danno enormemente fastidio, tanto che, alla fine, fa anche comodo che qualcuno li sfrutti, purché se li porti via.

L'eclisse è iniziato

Le ore passano e mi domando se l’eclisse di Luna, se quel corpo celeste così quieto e metodico nel suo vivere potrà anche solo per un momento farmi dimenticare le responsabilità di occidentale che vive delle risorse depredate a quei Paesi e poi ha il coraggio di definirli “in via di sviluppo”, e so già che la risposta è no, quell’angoscia e il senso di colpa di non saper fare scelte diverse nella mia vita per non favorire tutto questo hanno la meglio. Già, perché ognuno di noi contribuisce a tutto questo con le proprie scelte quotidiane, in passato probabilmente inconsapevolmente, oggi molto meno, e per questo non mi sento giustificabile.
Ormai però sono sveglio, di brutto, decido quindi di aspettare, alle 3 di notte esco a vedere la situazione e osservo la Luna piena in un cielo parzialmente contornato da nuvole minacciose. “Ci manca solo che le nuvole vanifichino la mia attesa”, penso, e in effetti man mano che passano i minuti le vedo avvicinarsi sempre di più al satellite terrestre.
Alle 3.50 l’eclisse è già iniziato, scatto un po’ di foto, poi le nubi cominciano a nasconderla
, ogni tanto riemerge e riesco a vederla oscurata fino a 3/4, poi… i cirri la ricoprono del tutto.
Guardo il cielo e vedo una parte ancora libera, decido di tentare la sorte dirigendomi verso il nord, percorro per una ventina di chilometri la Salaria in direzione di Rieti, trovo una zona non illuminata e scendo per osservare la situazione. Niente da fare, la Luna non si vede più, e sono le 4.30.
Maledizione! Ritorno sconfortato a casa nella speranza che, nel frattempo, le nuvole concedano delle aperture consentendomi di vedere un fenomeno così particolare. Niente. Le 4.47, le 5, le 5.15, niente di niente.
Forse è un segno ulteriore che il rosso è un colore in declino…
Sbaracco tutto e rientro in casa, sconfortato da una notte che è servita più che altro a farmi sentire l’amarezza e l’insopportabilità verso un mondo che non riconosco più, dal quale mi sento ogni giorno più lontano, e per questa notte, non è possibile neanche rifugiarsi sulla Luna, concessione negata.
Decisamente stanco vado a letto, Ughetta, la mia amata gatta, si mette subito in mezzo alle mie gambe, la sua alcova prediletta, debbo dire che il suo calore e le fusa mi danno conforto, dopo poco riesco a chiudere gli occhi, consapevole che quell’animaletto ha molto, molto da insegnarmi…

La Luna ricoperta per tre quarti dal cono d'ombra della Terra

Roberto Giuliani

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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