Per i territori dell’estremo Nord-Est non è stata un primavera che ha regalato fino ad ora grosse soddisfazioni dal punto di vista meteorologico, infatti, il mese di maggio e metà di quello di giugno non sono stati granché benevoli con gli amanti della tintarella e delle scampagnate all’aria aperta. Ma per una sorta di magia non scritta, quando si avvicinano le date di uno degli oramai classici e imperdibili eventi che hanno come protagonista il vino, ecco accorrere in nostro soccorso Apollo ed Elio, due delle massime divinità dell’antica Grecia legate al culto del Dio Sole, che fanno sentire la loro divina presenza regalandoci i primi sussulti della stagione stiva. E la speranza di tutti è che le giornate del 28-29 giugno regalino veramente tanto sole e bel tempo visto che a Duino di Aurisina andrà in scena la 18°edizione di Mare e Vitovska che vedrà come sempre protagonista un’autentica regina di un meraviglioso lembo di terra all’estremo Nord-Est dell’Italia e che fa le sue fortune fra le colline del Carso triestino e sloveno. L’ Associazione dei Viticoltori del Carso-Kras, mente e braccia della macchina organizzatrice, ha scelto anche quest’anno lo spettacolare Castello di Duino per mettere in mostra la Vitovska assieme a tutte le eccellenze gastronomiche del territorio. La scelta del Castello di Duino, poco distante da Trieste, vuole dare una degna cornice alla manifestazione per rendere indimenticabile l’emozione degustativa delle varie Vitovska in vetrina e altresì permettere ai visitatori di godere di tutte le opportunità culturali e turistiche che la zona è in grado di offrire.
Castello di Duino
Anche quest’anno ci saranno ospiti importanti al convegno di apertura che si terrà venerdì 28 giugno alle ore 15.30 nella sala conferenze del Castello di Duino e avrà come titolo il seguente argomento di discussione: “L’origine crea il prodotto o è il prodotto a creare l’origine? L’origine del prodotto rappresenta una merce da sfruttare o un valore da difendere? Il sistema nazionale ormai sostiene principalmente le grandi aziende, i piccoli produttori e il valore dei loro prodotti invece arrancano: un problema anche per il valore delle denominazioni di origine?” Ospite principale l’imprenditore, dirigente d’azienda, scrittore e fondatore della catena Eataly, Oscar Farinetti. Durante il convegno verrà presentato il suo ultimo libro dal titolo “10 mosse per affrontare il futuro”. Alle 18 il Castello aprirà le sue porte e gli appassionati che sicuramente accorreranno numerosi potranno godere delle creazioni e dei lavori di una trentina di viticoltori alla cui Vitovska in degustazione saranno abbinate le creazioni dei migliori ristoratori del territorio. Come ogni anno ci saranno anche, come ospiti, degli amici viticoltori che provenienti da altre regioni dello stivale faranno conoscere il loro territorio e ci permetteranno di degustare le loro eccellenze. Bravi produttori, ottimi vini, una curata organizzazione, il suggestivo Castello di Duino, tutti elementi che possono far presagire a due giornate intense e ricche di sorprese. Se come detto, il meteo darà una mano agli organizzatori, ci sarà la possibilità di degustare i tanti vini in punti strategici del castello, da dove si potrà godere di un panorama mozzafiato, ammirando il sole che lentamente si guadagnerà meritato riposo serale, accarezzati da leggeri e rinfrescanti refoli di bora avvolti dai profumi inconfondibili del mare. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati della Vitovska o per chi ancora non la conosce e vuole lasciarsi ammaliare da questa figlia del Carso e di tutti i produttori che la coltivano con amore e passione.
LA VITOVSKA La protagonista assoluta della manifestazione è la Vitovska, vitigno a bacca bianca che ama passare le sue giornate in maniera esclusiva fra le rocce e la terra rossa del Carso triestino e in parte anche in quelle della vicina Slovenia dove quest’autoctona principessa si fa chiamare Vitovska Garganja. Non corriamo rischio di trovare altri esemplari similari in qualche sperduta regione del mediterraneo, la Vitovska è patrimonio esclusivo di queste zone, dove ha saputo adattarsi alle frustate della bora, ai freddi inverni e ai frequenti momenti di siccità che la stagione calda lascia molte volte in eredità. Il suo nome ha origini slovene e trova due correnti diverse di pensiero che la vorrebbero far risalire o al paesino di Vitovlje o (opzione maggiormente gettonata) da Vitez (cavaliere in sloveno) che ci fa ritornare con la memoria a secoli passati, quando per difendere il Carso dalle scorribande turche c’era un cavaliere che in cambio dei suoi servigi a difesa delle popolazioni locali aveva il diritto a una certa quantità di vino. Se vogliamo fare una piccola “risonanza ampelografica” al vitigno, troviamo fra le caratteristiche principali, foglie di grandi dimensioni, grappoli di taglia grande a forma piramidale compatti e alati, e acini di media grandezza, forma sferica e dimensioni non uniformi. La bora e le caratteristiche genetiche permettono al vitigno di combattere molte volte vittoriosamente le principali malattie crittogamiche, dove non possiamo non menzionare la peronospora e la botrite.
I fasti e la notorietà della Vitovska non sono atavici. Originariamente era utilizzata come componente assemblante con altri vitigni a bacca bianca, poi alcuni viticoltori laboriosi e perspicaci, si convinsero che era possibile ottenere un prodotto che in purezza avrebbe dato enormi risultati e grandi soddisfazioni. Chi avrà la fortuna di assaggiare i prodotti in degustazione, si potrà rendere conto di persona come la scelta si sia rivelata vincente, e ora la Vitovska è diventato il vitigno a bacca bianca più coltivato nel Carso. Il vitigno si presta alle interpretazioni d’ogni singolo produttore e quindi possiamo trovare dei vini che portano a risultati e sensazioni diverse a seconda della strada che si è deciso seguire. Caratteristica comune sarà la forte nota sapida dovuta alle caratteristiche del territorio e alle influenze del vicino mare Adriatico, la discreta acidità e mineralità, un buon corpo, un retrogusto amarognolo e un’alcolicità non eccessivamente prorompente. Sembra quasi un miracolo della natura che da una terra così impervia e dura da lavorare, i produttori carsolini siano riusciti a recuperare un vitigno destinato all’estinzione e che ora ci rallegra con tutta la sua freschezza ed elegante vivacità.
Per info: info@carsovinokras.it www.mareevitovska.eu
Perito informatico ai tempi in cui Windows doveva essere ancora inventato e arcigno difensore a uomo, stile Claudio Gentile a Spagna 1982, deve abbandonare i suoi sogni di gloria sportiva a causa di Arrigo Sacchi e l’introduzione del gioco a zona a lui poco affine. Per smaltire la delusione si rifugia in un eremo fra i vigneti del Collio ed è lì che gli appare in visione Dionisio che lo indirizza sulla strada segnata da Bacco. Sommelier e degustatore è affascinato soprattutto dalle belle storie che si nascondono dietro ai tanti bravi produttori della sua regione, il Friuli Venezia Giulia, e nel 2009 entra a far parte della squadra di Lavinium. Ama follemente il mondo del vino che reputa un qualcosa di molto serio da vivere però sempre con un pizzico di leggerezza ed ironia. Il suo sogno nel cassetto è quello di degustare tutti i vini del mondo e, visto che il tempo a disposizione è sempre poco, sta pensando di convertirsi al buddismo e garantirsi così la reincarnazione, nella speranza che la sua anima non si trasferisca nel corpo di un astemio.
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Classe ‘77, Nadia è nata ad Ischia. Dopo quindici anni di "soggiorno" romano che le è valso il diploma di Sommelier AIS e un'importante collabor (...)
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Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, grande distribuzione e ortofrutta, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
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Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Bolognese dentro, grafico di giorno e rapito dal mondo enologico la sera. Per un periodo la sera l'ha condivisa con un'altra passione viscerale (...)
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