Area di produzione – comprende i territori, interi o parziali, dei comuni ricadenti nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno. Avellino: i comuni parzialmente interessati sono Cervinara, Montoro Inferiore, Montoro Superiore, Rotondi, S.Lucia di Serino, S.Martino Valle Caudina, S.Michele di Serino, S.Stefano del Sole e Serino; Benevento: i comuni interamente interessati sono Amorosi, Dugenta, Limatola, Puglianello, S.Salvatore Telesino e Telese, mentre quelli parzialmente coinvolti sono Airola, Bonea, Bucciano, Durazzano, Faicchio, Frasso Telesino, Melizzano, Moiano, Montesarchio, Paolisi, S.Lorenzello e Sant’Agata Dei Goti; Caserta: i comuni interamente interessati sono Aversa, Bellona, Caianello, Calvi Risorta, Camigliano, Carinaro, Casal Di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Grazzanise, Gricignano, Lusciano, Orta di Atella, Parete, Pastorano, Pignataro Maggiore, Riardo, S.Arpino, S.Cipriano d’Aversa, S.Maria la Fossa, S.Marcellino, S.Tammaro, Sparanise, Succivo, Teano, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa di Briano e Vitulazio, mentre quelli parzialmente interessati sono Ailano, Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Capua, Carinola, Castel di Sasso, Cellole, Conca della Campania, Dragoni, Formicola, Francolise, Galluccio, Giano Vetusto, Maddaloni, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Mondragone, Pietramelara, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Roccaromana, S.Pietro Infine, Sessa Aurunca, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Valle di Maddaloni e Villa Literno; Napoli: i comuni totalmente coinvolti sono Acerra, Brusciano, Caivano, Calvizzano, Castello di Cisterna, Marano di Napoli, Mariglianella, Marigliano, Mugnano di Napoli, Nola, Pomigliano d’Arco, Qualiano, Quarto, Saviano, S.Antimo, S.Vitaliano e Villaricca, mentre i comuni parzialmente interessati sono Bacoli, Cercola, Giugliano, Massa di Somma, Ottaviano, Napoli, Pollena Trocchia, Pozzuoli, S.Anastasia, S.Sebastiano al Vesuvio e Somma Vesuviana; Salerno: i comuni interamente coinvolti sono Bellizzi e Montecorvino Pugliano, mentre quelli parzialmente interessati sono Baronissi, Battipaglia, Campagna, Eboli, Fisciano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Mercato S.Severino, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Pontecagnano Faiano, Salerno, S.Cipriano Picentino e S.Mango Piemonte. Frutto – i biotipi sono riferibili alle cultivar di melo “Annurca” e “Annurca Rossa del Sud”; nei meleti è ammessa la presenza di altre varietà di melo ai fini di idonea impollinazione, nella misura massima del 10% delle piante. Caratteristiche al consumo – per la varietà “Annurca” la forma del frutto è appiattita-rotondeggiante o tronco conica breve, simmetrica o leggermente asimmetrica; dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100 g a frutto (valori minimi ammessi); nel caso sia prodotto su Franco è ammesso un diametro di 55 mm ed un peso di 80 g a frutto (valori minimi ammessi); buccia: di medio spessore o spessa; di colore, alla raccolta, giallo-verdastro con striature rosse sul 50-80% della superficie e con sovraccolore rosso sul 90-100% della superficie dopo il periodo di arrossamento a terra; nel caso sia prodotto su Franco è ammessa una buccia di medio spessore o spessa, di colore, alla raccolta, giallo-verdastro con striature rosse sul 40-70% della superficie e con sovraccolore rosso sul 85-95% della superficie dopo il periodo di arrossamento a terra; epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma poco evidenti, mediamente rugginosa, in particolare nella cavità peduncolare; polpa: bianca, molto compatta, croccante, mediamente dolce-acidula, abbastanza succosa, aromatica e profumata, di ottime qualità gustative; resistenza alle manipolazioni: ottima; durezza al penetrometro (con puntale di 11 mm): alla raccolta: 8,5 kg; a fine conservazione: 5 kg (valori minimi ammessi); nel caso sia prodotto su Franco è ammessa una durezza al penetrometro alla raccolta di 9 kg e a fine conservazione 5 kg (valori minimi ammessi); residuo refrattometrico: alla raccolta 11,5° Bx; a fine conservazione 12° Bx (valori medi); acidità titolabile: alla raccolta 9,0 meq/100 ml di succo; a fine conservazione 5,6 meq/l00 ml di succo (valori minimi ammessi). Per la varietà “Rossa del sud” la forma del frutto è appiattita-rotondeggiante o tronco conico breve, simmetrica o leggermente asimmetrica; dimensioni: 60 mm di diametro ed un peso di 100g a frutto (valori minimi ammessi); buccia: di medio spessore, di colore giallo con sovraccolore rosso sul 90-100% della superficie; epidermide: liscia, cerosa, con piccole lenticelle numerose ma poco evidenti, con tracce di rugginosità, in particolare nella cavità peduncolare; polpa: bianca, compatta, croccante, mediamente dolce-acidula e succosa, aromatica e profumata, di buone qualità gustative; resistenza alle manipolazioni: ottima; durezza al penetrometro: (con puntale di 11 mm): alla raccolta: 8,5 kg; a fine conservazione: 5 kg (valori minimi ammessi); residuo refrattometrico: alla raccolta 12° Bx a fine conservazione 12,5° Bx (valori medi); acidità titolabile: alla raccolta 7,7 meq/100 ml di succo; a fine conservazione 5,0 meq/l00 ml di succo (valori minimi ammessi).
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