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Eccoci finalmente all’appuntamento tanto atteso con l’azienda vitivinicola Michele Chiarlo. Arrivati in azienda nel tardo pomeriggio, troviamo ad accoglierci l’amico Giuseppe Laiolo, il quale subito ci fa accomodare nella fresca sala degustazioni. La cosa che colpisce tutti al primo impatto sono la pulizia, i numerosi riconoscimenti e i premi ottenuti negli anni per i prodotti di qualità ricavati tra queste colline. Per scaldare le papille gustative partiamo con un’eccezionale Barbera d’Asti Superiore Valle del Sole ’97, passando per una Barbera d’Asti Tardiva del ’99, per poi lasciar ossigenare nel bicchiere un indimenticabile Barolo Vigna Rionda ’95. La mini verticale di Countacc! tanto sospirata ci lascia quasi senza parole. Il Countacc! (termine piemontese usato dai “vecchi” per esprimere stupore e meraviglia) è un Monferrato Rosso DOC che purtroppo non viene più prodotto nell’uvaggio Barbera, Nebbiolo e Cabernet Sauvignon, ma è stato degnamente sostituito dal nuovo “Montemareto“, assemblaggio di Nebbiolo, Cabernet Sauvignon e Shiraz. Bassissime rese (35q/ha) fanno di questo vino un concentrato di emozioni. Più di 110 ha di vigneti dislocati nelle tre aree piemontesi più rinomate: Calamandrana, Barolo e Gavi costituiscono il patrimonio dell’azienda. L’attenzione a questi vigneti è mirata all’elevazione della qualità, che è andata gradualmente crescendo fino a costituire attualmente una fondamentale branca dell’attività aziendale.
Venerdì 1 e sabato 2 luglio 2005 il parco nel vigneto “Orme su La Court“, nel cuore della Barbera, è stato aperto al pubblico dalle ore 19.00 per due serate stuzzicanti. Il percorso artistico nel territorio di La Court, tra i rigogliosi filari e le cascine, è stato il palcoscenico di spettacoli ed esposizioni d’arte, rassegne cinematografiche e talk show, tutti incentrati sul rapporto tra Vino e Seduzione. Scenario incantevole quello che ci si pone davanti arrivati a Castelnuovo Calcea: luci e musica che dipartono dalla collina. Ansiosi di tuffarci tra la folla ci apprestiamo a prendere il biglietto d’ingresso. Il nostro gruppo ha potuto quindi girare liberamente con un calice di “Nivole” (superbo Moscato d’Asti) tra i vigneti del Parco, scoprendo veramente coinvolgenti i percorsi artistico-culturali proposti. Abbiamo potuto assaggiare quasi tutti i prodotti della Michele Chiarlo mentre la musica e le parole della gente si fondevano tra le stelle e le vigne. Organizzazione perfetta da parte dello staff dell’azienda, senza pecche! All’interno del Parco c’era tutto quello che un amante dei tour enogastronomici non può permettersi di perdere: ottimo vino, formaggi, salumi, affettati (alcuni anche al Barbera!), dolci e tanta, tantissima gentilezza e simpatia. Un grazie particolare a Giuseppe Laiolo che ha reso possibile la nostra degustazione del pomeriggio e la nostra serata tra i vigneti di una validissima azienda vitivinicola: la Michele Chiarlo di Calamandrana, Asti.
Countacc! 1998 Tipologia………………….: D.O.C. Monferrato Rosso Vitigni……………………..: barbera 35%, nebbiolo 35%, cabernet sauvignon 30% Titolo alcolometrico…….: 13,5% Produttore………………..: CHIARLO MICHELE – Michele Chiarlo Azienda Vitivinicola Indirizzo e-mail…………..: info@chiarlo.it Prezzo…………………….: E (da 15,01 a 25,00 euro) Valutazione………………: @@@@
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Era parecchio tempo che aspettavamo questa degustazione. Si parte dall’annata più “recente”, il Countacc! 1998. Al primo impatto ci colpisce un bellissimo rubino carico. I calici si tingono d’archetti importanti ed è impossibile non tuffarsi subito con il naso alla ricerca dei profumi. Ecco un’imponente confettura di frutti rossi, dove la marasca è la nota predominante, poi seguono venature di rosa rossa e foglia di pomodoro. Dopo alcuni istanti i sentori virano verso il pepe e chiodi di garofano. Una spalla acida ancora notevole per sette anni di vino. Tannini decisi ma eleganti supportano un’ottima struttura, che ci fa presagire una straordinaria longevità. Vino equilibrato, dove nel finale persiste la marasca sotto spirito e un lontano ricordo di liquirizia. Ideale su preparazioni elaborate come la lepre in salmì. Sfiora le cinque chiocciole.
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Countacc! 1996 Tipologia………………….: I.G.T. Rosso del Monferrato Vitigni……………………..: barbera 35%, nebbiolo 35%, cabernet sauvignon 30% Titolo alcolometrico…….: 13,5% Produttore………………..: CHIARLO MICHELE – Michele Chiarlo Azienda Vitivinicola Indirizzo e-mail…………..: info@chiarlo.it Prezzo…………………….: E (da 15,01 a 25,00 euro) Valutazione………………: @@@@@
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Siamo davanti a nove anni d’invecchiamento, ben riconoscibili dai limpidi riflessi granato. Al primo naso la complessità dei frutti varia dalle ciliegie mature ai mirtilli, mentre dopo pochi istanti sono le spezie e gli smalti a farla da padroni. La vaniglia e la cannella si sposano tra note eteree e balsamiche, entusiasmandoci per tutta la durata della degustazione. Al gusto l’emozione cresce ancora. Siamo davanti alla piena maturità, dove l’acidità lascia il posto alla morbidezza e i tannini ormai levigati donano al palato sensazioni vellutate. Persistente e Armonico. Di fronte a un simile vino ci spiace persino consigliare un abbinamento, perché la sua piacevolezza lo rende quasi un vino da meditazione. Raggiungiamo le cinque chiocciole!
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Countacc! 1997 Tipologia………………….: II.G.T. Rosso del Monferrato Vitigni……………………..: barbera 35%, nebbiolo 35%, cabernet sauvignon 30% Titolo alcolometrico…….: 13,5% Produttore………………..: CHIARLO MICHELE – Michele Chiarlo Azienda Vitivinicola Indirizzo e-mail…………..: info@chiarlo.it Prezzo…………………….: E (da 15,01 a 25,00 euro) Valutazione………………: @@@@@
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Ecco il passaggio intermedio. Qui ritroviamo la vivacità di colore del ’98 anche se l’unghia più estrema ha toni più scarichi. La complessità dei frutti è notevole. Sovviene sempre la marasca seguita da una confettura di frutti rossi. Vivo è ancora il naso del Cabernet riconoscibile dalla foglia di pomodoro. Dopo pochissimi minuti cresce una nota balsamica, seguita da uno speziato di pepe nero. E’ a nostro avviso l’esempio dell’equilibrio. Durezze e Morbidezze si fondono in un finale lungo dove troviamo anche la menta e il tabacco. Tra le tre annate è sicuramente quella più armonica per colore, profumi e persistenza. L’abbinamento è doveroso con della cacciagione, magari delle quaglie alla griglia in salsa di zenzero. Cinque chiocciole difficili da scordare.
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