Montecucco, il Sangiovese dell’Amiata

Lo scorso 27 novembre, presso la sede della Città del gusto di Roma, si è tenuta una masterclass dedicata alla Doc Montecucco e alla Docg Montecucco Sangiovese, rivolta alla stampa, ad appassionati e operatori del settore.
Marco Sabellico e William Pregentelli, curatore della guida Vini d’Italia il primo e della guida Berebene il secondo, insieme a Claudio Tipa, Presidente del Consorzio Montecucco e titolare dell’azienda ColleMassari, hanno condotto la serata e guidato la degustazione.
Siamo in Toscana, precisamente in provincia di Grosseto, ai piedi dell’Amiata, un territorio dominato dal vitigno Sangiovese e ricco di denominazioni importanti; questa “giovane DOC”, nata nel 1998, ha fatto riflettere, sia perché sta crescendo velocemente, sia per la sua forza attrattiva, resa tangibile dai tanti produttori che hanno scelto di dedicarsi a quest’area, che accanto alle famiglie storiche, stanno puntando sempre più a migliorare i loro vini.
Claudio Tipa ne è un esempio in prima persona, giacché si è trovato in quella zona quasi per caso per poi stabilirsi lì, mettendo in piedi la sua realtà vitivinicola, come ha fatto anche il gruppo Masi che ha acquistato dei vigneti “Poderi del Bello Ovile” a Cinigiano, nella Maremma grossetana.
Ad oggi il Consorzio conta nel suo organico ben 66 aziende produttrici, in linea generale tutte piuttosto piccole, distribuite tra i 7 comuni, che credono molto in questa denominazione e nel carattere peculiare che l’uva Sangiovese riesce ad esprimere in questo areale.
Lo stesso William Pregentelli, che questi vini li conosce bene, visto il lavoro svolto per la guida, descrive questo rosso toscano come un vino di grande stoffa, che racchiude la gioia del Morellino e la profondità del Brunello. Ulteriore conferma di questa denominazione è stato il riconoscimento della DOCG per la tipologia sangiovese, arrivata nel 2011.
Inoltre, peculiarità della denominazione è la forte vocazione al biologico, elemento legato alle ideali condizioni climatiche e alla biodiversità diffusa. Infatti molte delle piccole realtà vitivinicole, si caratterizzano per essere prima di tutto aziende agricole, contraddistinte principalmente dalla coltivazione di cereali e uliveti, aspetto senza dubbio positivo e che si rivela ancora di salvezza in annate meno fortunate.
Prima di entrare nel vivo delle dieci selezionate per la degustazione, è doveroso un accenno sulla vendemmia appena trascorsa, che come in diverse zone d’Italia, anche nella zona del Montecucco si è rivelata non facile, creando problemi non tanto di qualità, quanto di quantità. Si sono infatti registrate rese per ettaro piuttosto basse soprattutto per il sangiovese, mentre è andata meglio per il livello qualitativo del vermentino, tipologia che rientra tra le denominazioni presenti nel disciplinare e su cui si sta puntando. Basti pensare alla recente modifica apportata nel disciplinare in favore del vermentino.
Come in un viaggio ideale si parte da Campagnatico zona che, vista la vicinanza al Tirreno, risente dell’alito balsamico del mare con buone escursioni termiche estive; clima che consente quindi di fare agricoltura biologica.
È il caso dell’azienda Colle Petruccio di circa 7 ettari, il cui patron Sandro Ruffo si dedica anche ai cereali, in degustazione viene presentato l’Ardente 2015 un 100% Sangiovese che rientra nella tipologia Montecucco Rosso. Un vino semplice, di grande pulizia, con un bel frutto integro, non ha grande struttura, ma racconta bene il suo territorio. Viene vinificato in acciaio e matura da 3 a 6 mesi in botti di secondo passaggio.
Si passa poi al Montecucco Sangiovese L’Addobbo 2015 dell’azienda Vegni e Medaglini, siamo in località Porrona, qui i vigneti sono a circa 280 m. s.l.m. con una superficie di circa 7 ettari.
Un rosso dall’olfatto non troppo complesso, caratterizzato da una sfumatura floreale e fruttata di ciliegia e amarena, la bocca tesa, lineare e compatta, lascia un’interessante vena speziata e una incisività tannica che ne trasmette la giovinezza.
Con questi due primi vini si è voluto dare un ricordo di uno stile più vicino al morellino, sicuramente due vini di ingresso.
Restiamo in località Porrona con il Montecucco Rosso Sidus 2014 di Pianirossi, composto da 60% di sangiovese e 40% di montepulciano. Qui il profilo olfattivo vira su registri diversi, leggermente compresso con lievi screziature vegetali e speziate, mentre al palato entra decisamente più morbido, con una distintiva nota di fragola.
Ci spostiamo a Seggiano con il Montecucco Rosso 2013 dell’Azienda le Maciarine, composto dal 90% sangiovese e un 10% tra Cabernet e Petit Verdot
Siamo leggermente più in alto, tra i 330-400 m. s.l.m., qui il suolo è caratterizzato da residui vulcanici, la vinificazione avviene in acciaio a temperatura controllata e un successivo affinamento sempre in acciaio per 36 mesi circa.
Si caratterizza per la coerenza tra la parte olfattiva e gustativa, con note di amarena e cioccolato, ha una buona concentrazione, tannino asciugante e discreta sapidità e un lieve tocco affumicato. Restiamo sull’annata 2013 con il Montecucco Sangiovese Santa Marta di Salustri, azienda storica che vanta il clone salustri, siamo nel cuore della Maremma, alle pendici del Monte Amiata, anche qui il microclima ideale consente un’agricoltura a conduzione biologica. Circa 15 gli ettari con vigneti a 300 m. s.l.m. Un vino pensato con le spalle larghe, un sangiovese 100% con 24 mesi in botte. Fitto, con tannini ben risolti e una bella persistenza finale.
Ci spostiamo a Montenero d’Orcia, comune di Castel del Piano, con il Montecucco Sangiovese 2013 dell’Azienda Orciaverde, anche questa a conduzione bio.
Qui incontriamo la barrique per la prima volta, che ne caratterizza l’olfatto con note di spezie dolci, ma al contempo si rivela al palato un vino di struttura e potenza con cenni di fave di cacao e una leggera tostatura sul finale.
Capitolo a parte è il Montecucco Sangiovese Poggio Lombrone Riserva 2013 di ColleMassari, azienda che in vinificazione è nata con la barrique, per poi passare al tonneaux.
Vino di grande stoffa e longevità, proviene da un’attenta selezione delle migliori uve di sangiovese di un vigneto che si trova a circa 300 m s.l.m.
Grande eleganza, integrità e pulizia del frutto, il sorso è caratterizzato da tannino ben amalgamato e molto fine nella sua fittezza.
In successione il Montenero d’Orcia, Montecucco Riserva 2013 del Parmoleto, azienda agricola di circa 6 ettari con cereali, vigneto e allevamento suini.
Anche qui abbiamo un 100% sangiovese, ritroviamo un carattere meno gioioso e spensierato. Ha un periodo di affinamento di 24 mesi ed esce il 1 settembre del terzo anno successivo. Circa 2000 le bottiglie prodotte. Si distingue per accenni più terrosi, senza mai perdere la piacevolezza del frutto.
Con la riserva Ad Agio di Basile cambiamo annata, andiamo alla 2011, annata non felicissima, molto calda. L’olfatto è connotato da una nota di marasca e dalla componente terrosa, caratteristica del sangiovese Montecucco con qualche anno in più, tinte decisamente autunnali che ritornano anche al palato.
Si chiude con il Cenere Riserva 2010 dell’Azienda Amiata, piccola azienda di 2 giovani che hanno deciso di investire nel territorio. Siamo a 450 m. s.l.m., il vino fa una macerazione di 25 giorni e un successivo affinamento in botti da 25 ettolitri per 2 anni.
Colpisce per il tratto affumicato iniziale da camino spento, a cui fa seguito una bella nota di ciliegia matura quasi sotto spirito, un vino forse meno sofisticato, ma decisamente gastronomico, con un tannino importante e che conserva buona personalità.
Una carrellata su diverse espressioni che lasciano intravedere una grande variabilità, ma parimenti una lettura espressiva dei singoli areali territoriali di riferimento.
Valutazione: da @ a @@@@@
Montecucco Rosso Ardente 2015 Colle Petruccio @@@
Montecucco Sangiovese l’Addobbo 2015 Vegni e Medaglini @@@@
Montecucco Rosso Sidus 2014 Pianirossi @@+
Montecucco Rosso 2013 Le Maciarine @@+
Montecucco Sangiovese Santa Marta 2013 Salustri @@@@+
Montecucco Sangiovese 2013 Orciaverde @@
Montecucco Sangiovese Poggio Lombrone Ris. 2013 ColleMassari @@@@+
Montecucco Sangiovese Ris. 2013 Parmoleto @@@@
Montecucco Sangiovese Ad Agio Ris. 2011 Basile @@@
Montecucco Sangiovese Cenere Ris. 2010 Amiata @@@@+
Fosca Tortorelli