Nahe Riesling GG ”Kupfergrube” Reserve Schlossböckelheimer 2017 Gut Hermannsberg
Ormai mi sono convinto che nessun vino bianco al mondo esprime tanto perfettamente il terreno da cui nasce come fa invece il Riesling renano, un po’ come avviene anche fra i rossi con il Brunello di Montalcino. E così ho anche sfatato lo stereotipo spacciato per oltre un secolo nel mondo dai francesi con il loro detto “c’è troppa Geisenheim nei vini tedeschi”, cioè che più dell’espressione diretta e senza trucco del terreno nel vino lorsignori sentirebbero una presunta vinificazione omogenea di stampo scolastico che verrebbe insegnata agli enologi formati da questa famosa università di enologia con un laboratorio di ricerca davvero invidiabile.
Il Nahe è un fiume relativamente piccolo, ma sulle sue sponde crescono dei Riesling di innegabile grandezza come a Monzingen nel corso superiore, come a Schlossböckelheim, Niederhausen e Norheim nella valle centrale e come nel corso inferiore del fiume a Wallhausen, Sarmsheim e Dorsheim. Le ardesie di colori diversi dei suoli conferiscono sapidità minerale e aromi fruttati complessi, indipendentemente dal fatto che siano secchi o dolci. In alcuni luoghi sono presenti anche suoli di quarzite, di arenarie Rotliegend e di rocce ignee vulcaniche, perciò la regione del Nahe è foriera di straordinarie scoperte enoiche e viene giustamente considerata in crescita qualitativa come poche altre.
La storia di questa tenuta inizia più di un secolo fa come dominio reale prussiano, perciò è l’aquila prussiana ad adornare oggi le sue etichette. Queste sono anche di color rame per ricordare l’antica miniera di rame (da cui il nome Kupfergrube) presente sull’Hermannsberg su questo erto terreno roccioso che è stato trasformato con migliaia di ore di lavoro in un imponente vigneto in gran parte terrazzato ed esposto prettamente a sud.
La prima vendemmia è stata nel 1907, ma è soltanto con la favolosa annata 1921 che la tenuta ha raggiunto la sua svolta con vini nobilmente dolci che sono diventati famosi in tutto il mondo dal secondo dopoguerra grazie al direttore Hermann Goedecke e all’enologo Karl-Heinz Sattelmeyer. Nel 1998 la tenuta è stata privatizzata dallo stato della Renania-Palatinato e nel 2009 è stata acquistata dagli attuali proprietari della famiglia Reidel che ha scelto l’enologo Karsten Peter e l’agronomo Philipp Wolf e l’anno successivo l’ha ribattezzata Gut Hermannsberg. L’uva di questi 30 ettari distribuiti su ben 7 diversi terroir non perdona gli errori ed esige la massima cura anche in cantina, che perciò è stata ammodernata come tutti gli edifici per accogliere una filosofia produttiva rivolta, invece che ai dolci capolavori del passato, verso nuovi vini secchi che si sono subito rivelati eccezionali e molto longevi.
La vigna ”Kupfergrube“ è uno dei Grosses Gewächs (grand cru) che si trova su gradoni in forte pendenza direttamente sopra l’edificio della cantina, dove il suolo è melafirico, composto di roccia ignea vulcanica ricoperta da strati di scisti di carbonio. Le uve di riesling sono state come sempre raccolte a mano e il mosto, dopo la pigiatura, è fermentato spontaneamente. Il vino poi è maturato in legno sui lieviti per due anni, quindi è stato imbottigliato e affinato ancora fino al rilascio sul mercato dopo ben cinque anni dalla vendemmia. Tenore alcolico del 12,5%, residuo zuccherino naturale di 2,9 g/l, acidità totale di 8,4 g/l.
Questo vino dell’eccellente annata 2017 (che per la prima volta è anche riserva Schlossböckelheimer) ha un bel colore dorato chiaro brillante, All’attacco un profumo di buccia d’arancia e un sentore di pietra focaia aprono un bouquet intenso e complesso con la tagliente acidità di fondo del limone tipica della regione Nahe, ma che arricchisce questa sua spina dorsale con aromi fruttati maturi e succosi di pompelmo, uva spina, frutto della passione, ananas, pesca e susina. In bocca il fruttato è meravigliosamente succoso, di buona sostanza e morso, ma fine, fresco e fragrante con sfumature di spezie erbacee, caramelle alla frutta, miele, tabacco ancora verde e un leggero sentore di fumo di legno e di idrocarburi su un bel fondo di pietrisco al sole.
Corposo, teso e succoso al palato, questo è un Riesling potente ma cristallino, dalla potente struttura acida e dai tannini ben levigati. Una nota di pompelmo e la tipica spiccata sapidità minerale si manifestano nel finale lungo e persistente con un mandorlato delicatamente amarognolo. Questo è davvero un vino ricco e delizioso già oggi, ma che è ancora giovane ed evolverà sicuramente ancora nei prossimi anni, potendo sfidare il tempo per altri 15, 20 anni e penso anche di più. Lo consiglio a una temperatura sui 12-14°C con prosciutto crudo al melone e fichi, gnocchetti spätzle al gorgonzola con le pere, tagliolini al ragù di controfiletto di cervo con mirtilli, anatra alle prugne, paté di fegato di coniglio in gelatina, formaggi caprini sott’olio in salsine nobili o con il classico hamburger di agnello affumicato in casa proposto dalla cucina padronale di Hermannsberg.
Mario Crosta
Tipologia: VDP Nahe Grosse Gewachts e GROSSE LAGE®
Vitigni: 100% rhein riesling
Titolo alcolometrico: 12,5%
Produttore: GUT HERMANNSBERG
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: 80 euro