Podere Marcampo
Claudia Del Duca racconta l'evoluzione di questa azienda volterrana
Podere Marcampo è un vero e proprio gioiello nel cuore del Parco Naturale delle Balze e dei Calanchi, al contempo agriturismo ed azienda agricola.
Dopo la scomparsa del compianto Genuino, la famiglia Del Duca, ha trovato un nuovo assetto familiare con il matrimonio di Claudia con Andrea Carabei, avvenuto lo scorso anno.
I grandi cambiamenti lavorativi sono avvenuti dal momento in cui Claudia non ha più potuto condividere con suo padre tutte le dinamiche che riguardavano l’azienda, ovviamente le responsabilità sono aumentate e specialmente per la produzione, l’impegno si è moltiplicato, ma la risposta a tutto questo è stata: studio e maggiore determinazione.
Claudia ci racconta: «la scelta di non fare più ristorazione è risultata ottima, perché così ho potuto concentrarmi meglio sulla produzione vitivinicola. Ho iniziato a pensare e a fare valutazioni che potessero portare ad una migliore produzione, tenendo sempre conto della sostenibilità ambientale. La prima cosa è stata quella di cambiare la conduzione agronomica, avuta fino ad ora, cercando di “sfruttare” sempre la vigna in modo sostenibile.
Abbiamo iniziato con la lavorazione diversa del terreno, per esempio fare inerbimento a filari alternati in modo naturale, per poi tagliare e lasciare in vigna, in modo da far trattenere l’umidità che si forma durante le fresche notti volterrane. Questa pratica è risultata utile, a causa del cambiamento climatico che ci porta ad avere estati più siccitose e calde, la sfida di tutti noi è quella di cercare soluzioni utili per controbattere almeno in parte a questo. Ci siamo resi conto che pratiche colturali che si facevano alcuni anni fa oggi sono superate. Abbiamo anche fatto dei trattamenti con alghe e bucce di arancia per rendere un po’ più produttiva la pianta, da considerare che la produzione media al momento è di 30 ql/ha. Già da quest’anno la produzione si è incrementata, e il grappolo risulta essere più equilibrato in fatto di rapporto buccia/polpa, con una gradazione più bassa rispetto agli anni passati».
«Dalla vendemmia 2022 tutta la parte produttiva è stata affidata all’enologo Luca Rettondini, conosciuto per la spiccata sensibilità per i vini di taglio bordolese, ho cercato di instaurare con lui un rapporto lavorativo fatto di interazioni e visioni comuni sulla produzione» continua così il suo racconto Claudia. A Luca non piace intervenire in cantina, pertanto il focus principale è produrre al meglio nella vigna. Inoltre, la ricerca di maggiore freschezza del frutto è fondamentale. La vendemmia è stata un po’ anticipata rispetto agli altri anni, e si lavora anche sulla prospettiva di aumentare un po’ la produzione. Altra cosa interessante sarà di provare strade diverse per l’affinamento dei vini, lasciando spazio alle sperimentazioni. L’obiettivo di Claudia è quello di imparare a conoscere veramente i suoi vigneti anche attraverso piccole sperimentazioni per poter avere dei riscontri importanti fra vitigno/territorio, e farne bagaglio per affrontare le prossime vendemmie.
IN DEGUSTAZIONE
Terrablu Toscana IGT 2023 (Vermentino 100%): intrigante nei profumi di spezie e fiori di ginestra, la grassezza è ben coniugata alla fragranza del frutto. Ha gusto pieno, e progressivo, con finale stimolato da un’ottima vena salina.
Genuino Toscana IGT 2022 (Sangiovese 80%, Merlot 20%): quadro aromatico ampio e fine dove spiccano sentori di alloro, ciliegia e viola. Ha una beva soffice, fresca e modulata.
Lele Gobbi