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Colli Bolognesi Pignoletto Spumante Extra Brut

Degustatore: Alessio Atti
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 01/2025


Tipologia: DOCG Bianco Spumante
Vitigni: pignoletto
Titolo alcolometrico: 11,5%
Produttore: AGRICOLA ZANARDI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 5 a 7 euro


Storicamente, sulle tavole petroniane, il vino frizzante era sicuramente il benvenuto, che sia voluto o meno, la gente bolognese ha dimestichezza con le bolle, quasi fossero parte del proprio DNA, tempo fa un tantino grossolane, ma sempre apprezzate.
Da qualche decennio, non molti in realtà, si producono vini di sempre più alta qualità, grazie alla rinnovata consapevolezza dei nostri vignaioli e di tecniche di vinificazione all’avanguardia. Oramai il ricordo dei vini approssimativi del territorio bolognese è sempre più lontano anche se, una vena di nostalgia, rimane sempre.
Restano le idee di genuinità, di sapere antico e le attuali tendenze ripercorrono queste considerazioni raccogliendole in nuove filosofie produttive, proponendo vini possibilmente meno artefatti.
Stanno trovando spazio vitigni ormai quasi scomparsi e alcuni attenti vigneron danno loro la possibilità di riproporsi, mostrando quello che valgono.
Di certo, la corsa alla qualità, ha raggiunto qualche tempo fa anche i Colli Bolognesi, spingendo i produttori a prendere in considerazione l’imbottigliamento di pregiate bottiglie di bollicine più fini, più eleganti.
Metodi classici, Charmat lunghi o corti e rifermentati in bottiglia si stanno affiancando ai classici frizzanti.
Alessandro Zanardi, giovane e attento vignaiolo, gestisce con maestria i lieviti e i dosaggi nei suoi metodi classici ma propone anche spumanti in autoclave di assoluto pregio.
Ho assaggiato il suo Colli Bolognesi Pignoletto DOCG Spumante Extra Brut e mi ha colpito per alcune caratteristiche che avrei anche potuto immaginare, conoscendo il vigneron, ma non con una tale irremovibilità.
Versato nel calice, mi attendo un colore limpido e scarico, ma noto subito una certa intensità cromatica, mi incuriosisce poi il perlage, trovandolo estremamente fine e consistente. Bellissime isole di bolle si formano in superficie a ricordo di grandi metodi classici di pregio, eppure si tratta di uno Charmat con una sosta sui lieviti in autoclave di novanta giorni circa.
Al naso spiccano i sentori di mela golden, pera e fiori di campo, camomilla su tutti.
Il sorso, sorprendente, rivela una bolla cremosa e finissima, una solida, verticale, freschezza accompagna ritorni di frutta appena matura e note erbacee. La chiusura resta piuttosto persistente con le note fruttate che si esaltano.
Interessanti gli abbinamenti che si potrebbero sperimentare, oltre ai classici tortellini in brodo, figurerebbe bene anche su lasagne alle verdure, fritture di paranza e perché no ad una pizza con bufala e tagli di acciughe.

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