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CONTE D’ATTIMIS MANIAGO

logo Conte D'Attimis ManiagoIndirizzo: Via Sottomonte 21 – 33042 Buttrio (UD)
Tel.: +39 0432 674027
Fax: +39 0432 674230
Sito: www.contedattimismaniago.it
Email: info@contedattimismaniago.it


laVINIum – 05/2022

Ripercorrere la storia di questa cantina significa passare in rassegna una fetta importante della storia del Friuli viticolo ed enologico. Si parte dal 1585 quando, in seguito a un matrimonio nobiliare, giunge in eredità l’attuale azienda di Buttrio per passare al Settecento, nel corso del quale si hanno sicure testimonianze di importanti produzioni di vino, fino ad arrivare al 1930, anno in cui, con artigianali e pionieristiche bottiglie, si inizia l’attività moderna.

Conte D'Attimis Maniago

Tanto passato non ha appesantito, per nulla, la dinamicità di una realtà condotta attualmente e pregevolmente da Alberto Carlo d’Attimis Maniago, persona squisita e cordialissima, sempre propensa alla ricerca di nuove soluzioni e iniziative, che ha di fatto saputo imprimere una velocità d’azione davvero encomiabile, cercando di collocare sempre l’azienda ai traguardi che il blasone richiede. Un grande manager, insomma, dallo stile – al contempo – elegante e parsimonioso.
Già, a proposito di nobiltà, ad una decina di chilometri a sud-est di Udine, nel comprensorio DOC Colli Friuli Orientali, si trova infatti la tenuta Sottomonte che da oltre 500 anni è di proprietà quindi dei conti d’Attimis-Maniago. Diversamente da molte altre aziende friulane, i vigneti coprono quasi un appezzamento unico di 110 ettari, la cui natura dei terreni, varia dalla marna all’argilla, ai detriti alluvionali, ma dove comunque il ruolo fondamentale del bosco non è mai stato messo in discussione. Consiste sempre e comunque in un’adorabile e incessante ondulazione, la quale coglie al massimo i 270 metri slm e dove i terreni sono essenzialmente composti da marne e arenarie eoceniche stratificate, cioè substrati di flysch emersi dal mare circa 50 milioni di anni fa.

Conte D'Attimis Maniago

Il che tradotto in lingua locale sta per ponca, che a sua volta significa abbondanza di sali minerali e povertà di sostanza organica in profondità: insomma l’ideale per la coltivazione della vite.
Le viti crescono secondo tradizione e come dicono loro stessi, “i vitigni della tradizione – Friulano, Ribolla Gialla, Malvasia, Picolit, Verduzzo friulano, Pignolo, Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso, Tazzelenghe – rappresentano un valore aggiunto per l’originalità dei vini e per la biodiversità che rappresentano, unico baluardo all’omologazione del gusto, figlia di pochi vitigni coltivati ovunque nel mondo”. Di fatto, sono loro che capeggiano la griglia dei valori aziendali: analisi e studio di nuovi metodi di vinificazione, rinnovo graduale del patrimonio vicolo, forte impegno nel recupero e soprattutto nella commercializzazione delle uve autoctone.

Lele Gobbi

Vini degustatiAnnataPrezzoVoto
C.O.F. Friulano 2011 da 7,50 a 10 euro @@@
C.O.F. Tocai Friulano 2006 da 7,50 a 10 euro @@
Friuli Colli Orientali Tazzelenghe2011da 25 a 30 euro@@@@@
Friuli Colli Orientali Pignolo2009da 35 a 40 euro@@@@@
Friuli Colli Orientali Vignaricco2013da 20 a 30 euro@@@@@
Friuli Colli Orientali Picolit2014da 30 a 40 euro@@@@

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