Novello 2021

Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@
Data degustazione: 01/2022
Tipologia: IGT Rosso
Vitigni: merlot
Titolo alcolometrico: 12%
Produttore: STATTI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 5 a 7,5 euro
Lo ammetto: la scelta di Statti di proporre un Novello mi ha letteralmente spiazzato, e non certo perché faccio parte di quella categoria di enosnob che va tanto di moda oggigiorno, semplicemente perché – nonostante studi specifici e qualche assaggio – non hanno mai rapito il mio cuore. L’Azienda ce la sta mettendo tutta per riportare il vino Novello italiano alla dignità dei Beaujolais Nouveaux francesi.
Questo tipo di battaglia non è facile perché in Italia il consumo e la notorietà del Novello sono letteralmente crollati, al contrario dei cugini d’Oltralpe che riservano a questa categoria di vino il giusto interesse. Antonio e Alberto Statti hanno ideato un vino moderno in tutto e per tutto, un prodotto di nuova generazione, a partire dal packaging con tappo Vinolok e capsula fucsia, che richiama fortemente il colore violaceo del vino. Lo stesso è ottenuto mediante merlot 100% con macerazione carbonica, tecnica introdotta per la prima volta da Louis Pasteur nel 1861. Questa pratica di cantina prevede che le uve non siano pigiate ma chiuse in un contenitore in ambiente privo di ossigeno, saturo di anidride carbonica, dove si verifica un processo anaerobico di fermentazione alcolica intracellulare.
La scelta di Statti è indubbiamente coraggiosa, punta a dare un segnale di svolta prendendo ad esempio proprio il modello francese, ovvero 100% di macerazione carbonica, in Italia il disciplinare consente di chiamare Novello anche vini con solo il 40%. La scelta, in linea con la filosofia, è quella di offrire un prodotto concepito per il godere del momento, della convivialità di una merenda tra amici, una scampagnata fuori porta, non certo per l’invecchiamento o per chissà quale inutile elucubrazione mentale.
Brilla nel calice irradiando totalmente i miei occhi, trama rubino acceso, vivace, riflessi fucsia che non passano inosservati. Il naso è la quintessenza dei profumi inebrianti che si respirano in cantina poco dopo la vendemmia: mosto, fragola, ciliegia, ribes rosso e un curioso accento di salamoia e timo.
In bocca è vitalità allo stato puro, frutto clamoroso dal carattere dolce-acido, morbidezza a 360° e una discreta persistenza. Il suo asso nella manica è la versatilità riguardo gli abbinamenti gastronomici più disparati: torta salata di carciofi e ricotta, patate al forno con uova al tegamino o salami piccanti, in Calabria sono indimenticabili.