Sangiovese Purosangue Gennaio 2016
Ormai da anni ci sono almeno due eventi l’anno dedicati al vitigno principe del centro Italia: il sangiovese. A organizzare questi eventi è la collaudata coppia formata da Davide Bonucci, senese, e Marco Cum. Nei seminari di approfondimento, molto interessanti, oltre ad assaggiare annate stravecchie, si parla di territorio, delle novità e degli studi in atto; naturalmente Montalcino e Chianti sono le zone messe sotto la lente d’ingrandimento.
A questi eventi, puntualmente, si possono trovare delle novità e delle piccole realtà vitivinicole di elevata qualità. Oltre, naturalmente, al ritrovare alcuni vini prestigiosi e di lungo ed onorato blasone. E proprio di questi ultimi ne voglio ricordare qualcuno, fra novità interessanti e conferme.
C’erano pochissimi vini bianchi; il primo che riporto è una Vernaccia 2014 della giovane azienda Le Volute. Fiori gialli e note nocciolate sono i suoi profumi; al palato è molto fruttato e fresco, è abbastanza secco e lascia in bocca una lunga scia sapida e candita.
Altra bella realtà, ormai, sono i vini, soprattutto i bianchi, de Il Colombaio di Santa Chiara.
Delizioso il Selvabianca 2014 con profumi di fiori gialli; al palato è fresco e secco, ma i frutti canditi ed una sostenuta sapidità lo rendono persistente. Più pimpante il Campo della Pieve 2013 con intense note di pietra focaia che accompagnano i profumi di fiori gialli. Il più complesso dei tre è, naturalmente, L’Albereta 2011: al naso offre profumi floreali, macchia mediterranea e camomilla; al palato è fresco e secco, la frutta croccante si alterna alla frutta candita e la sapidità porta verso una chiusura speziata.
C’era anche una sparuta rappresentanza di vini piemontesi.
BUT di Flavio Meistro ha portato due vini, uno bianco ed uno rosso. Estivada 2015 è un blend composto con chardonnay al 50%, sémillon 30% e riesling renano 20%. Non è un vino tipico del territorio e, per di più, un po’ contratto al naso (molto giovane e traumatizzato dal viaggio), ma piacevole, fresco ed esuberante al palato.
Il Barbera d’Asti Superiore 2011 regala esuberanti profumi di viola e mela con leggera nota fumè; al palato è molto consistente, fresco ed ha un buon tannino; sorso lungo ed appagante.
Il Castello di Radda ha portato 4 ottimi vini, per i quali la parola “equilibrio” è il marchio di fabbrica.
Il Chianti Classico 2013 è floreale e sprizza mineralità e sapidità; il Gran Selezione 2011 offre note di tabacco ed un tannino elegante; la Riserva 2012 profuma di fiori e tabacco, mentre nella Riserva 2011 l’anno in più regala profumi di rabarbaro e giaggiolo.
Lo stile personale e inconfondibile di Caparsa si manifesta in ogni suo vino; viola e giglio caratterizzano il Caparsino 2011, mentre il Doccio a Matteo 2011 si caratterizza di più su note fruttate e speziate.
L’Azienda Monterotondo di Gaiole in Chianti ha portato vini fortemente legati al territorio: floreale e fruttato il Chianti Classico Vaggiolata 2012, con tannino ed acidità in bella evidenza; più austero ed armonico il Chianti Classico Riserva Seretina 2011.
Montevertine: tre vini, tre perle di grande personalità e tipicità. Pian del Ciampolo 2013 sembra un giovane scanzonato: floreale, fruttato ed un leggera nota erbacea; un gran tannino delizia il palato. Il Montevertine 2012 profuma di viola e gigli; al palato è succoso e chiude con una dolce speziatura. Le Pergole Torte 2012 è il più austero: intense note fruttate e viola al naso; al palato è secco, ma lungo e speziato.
Brunello di Montalcino 2011 Le Ragnaie: superbo! Intenso in tutte le sue componenti.
Notevole il Brunello di Montalcino Bramante 2011 di Sanlorenzo, ma stupefacente il Rosso di Montalcino 2004 della stessa azienda: un vino intatto, nonostante i suoi 12 anni!
Sorprendenti i vini presentati da Il Ventolaio: il Rosso di Montalcino 2013 annuncia le caratteristiche del più titolato Brunello di Montalcino 2011; di prossima immissione sul mercato, è già pronto: floreale, tostato, frutta croccante e tannini setosi accompagnano una gran freschezza; non mi basta un sorso!
Il Brunello di Montalcino 2011 di Baricci è floreale e fruttato, ma ciò che lo caratterizza fortemente sono le note di tabacco: molto macho!
In gran forma il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2011 de Il Marroneto: grandi profumi, tannino monumentale, sorso lungo e speziato.
Antonio Di Spirito