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Enoturismo, utopia o realtà?

La Rocca dei Rettori a Benevento
La Rocca dei Rettori a Benevento

Il Sannio è stato il protagonista della IX Edizione della “Giornata Nazionale della cultura del vino e dell’olio” promossa dall’Associazione Italiana Sommelier – Sezione Territoriale della Campania, con il patrocinio dei Ministeri dell’Agricoltura, Istruzione ed Economia e Finanze e della Provincia di Benevento. Una scelta importante e doverosa, anche per “rendere omaggio” al recente riconoscimento “Sannio Falanghina Città europea del vino”; le realtà di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento assegnato da Recevin, la Rete comunitaria delle 800 Città del Vino.

Turismo del vino e dell'olio

Lo scorso sabato 11 maggio, nella splendida cornice della Rocca dei Rettori di Benevento, prima di dare il via ai banchi di assaggio e ai laboratori tematici – che hanno visto come protagoniste ben 5 delle denominazioni campane del vino (Aversa Doc, Cilento Doc, Falanghina del Sannio Doc, Fiano di Avellino Docg e Ischia Doc) e un laboratorio dedicato agli oli territoriali – si è svolta la conferenza di apertura. Tanti gli interventi che hanno voluto portare la propria visione sul tema del Turismo del vino e dell’olio.
Il turismo del vino è un tema di grande attualità e porterebbe senza dubbio una crescita economica importante, ma per poterne far parte bisogna prima di tutto puntare sulla messa a punto dei sistemi indispensabili di comunicazione e creare sinergia tra i diversi ambiti di competenza. Far sì che le singole realtà siano soprattutto accoglienti.

Il convegno
Il convegno

A fare gli onori di casa è stato il Consigliere provinciale e Sindaco di Airola Michele Napoletano, che ha introdotto il convegno con saluti istituzionali e con considerazioni a carattere generale sull’importanza del ruolo dell’agricoltura per l’Italia intera e in modo particolare per la Regione Campania. A questo breve intervento ha fatto seguito l’intervento del sindaco di Guardia Sanframondi, Floriano Panza, capofila di Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019, che si è soffermato sulle motivazioni del riconoscimento ottenuto e sul lavoro svolto, ponendo un’interessante questione, ossia se è il Sannio che porta l’attenzione sulla Falanghina o se è il viceversa. A questo interrogativo esprime la propria visione in modo chiaro e professionale, il Presidente del Consorzio tutela Vini del Sannio, Libero Rillo, che prima di tutto sottolinea il lavoro che si è svolto e che si sta svolgendo in modo costruttivo da parte di tanti produttori, di come si stia facendo sempre più strada i prodotti del Sannio. Sottolineando che oggi si sta lavorando in modo più ampio e attento sui concetti di Valorizzazione e tutela.

I sommelier

“Bisogna tutelare, non solo il prodotto e le aziende che lavorano in modo serio e onesto, ma anche il consumatore”. Ritornando alla questione su chi fa da traino se Sannio o Falanghina, afferma Rillo, “oggi purtroppo è Falanghina che tira il Sannio, ma si sta lavorando per fare in modo che sia Sannio a tirare Falanghina, perché il Sannio è unico, mentre il vitigno può essere, se vogliamo – piantato ovunque.”
Agricoltura e turismo, bellezze artistico-culturali e paesaggistiche non possono non viaggiare insieme, queste le parole di Antonio Raimondo, Dirigente ICQRF “Italia Meridionale” Mipaaft, che sottolinea che non si può quindi prescindere anche dalla valorizzazione dei vini per dare valore al territorio.
Un veloce apporto è stato dato anche da Fabio Marzaioli, ricercatore del Centre for Isotopic Research on Cultural and Environmental heritage (CIRCE), che si occupa attraverso le dinamiche della fisica nucleare di ricerche isotopiche.  Le attività del gruppo di ricerca sono dedicate allo sviluppo ed all’analisi quantitativa e qualitativa di modelli matematici e metodi numerici per lo studio di sistemi complessi, Per olio e vino ci saranno due possibili applicazioni, che consentiranno in un certo senso di geolocalizzare gli areali di provenienze differenziandoli dagli altri, in un certo senso daranno una vera e propria certificazione della provenienza.

Avellino e Caserta

Chiude la presentazione Nicoletta Gargiulo – Presidente Associazione Italiana Sommelier Campania, che annuncia la data del prossimo anno – 9 Maggio 2020 – in cui celebrerà il decennale di questa manifestazione. Sottolinea l’importanza di questa giornata e del fatto che essere arrivati alla sua nona edizione è senza dubbio un buon traguardo. Parlare di vino e di olio significa parlare e raccontare attraverso le rarità dei tanti vitigni autoctoni, le bellezze dei territori campani. Il turismo del vino e dell’olio ha quindi lo scopo di mettere in luce il legame e il potenziale del turismo agroalimentare.
Annuncia anche la crescita che si sta operando da parte dell’associazione sulla formazione non solo localizzata ma anche diffusa, infatti a stretto giro prenderà il via il progetto Campania Cento, progetto itinerante che vedrà professionisti del vino, in giro per l’Italia per parlare e diffondere la cultura del vino e dei prodotti Campani. La prima tappa sarà a novembre a Verona nell’ambito del Congresso nazionale di AIS Italia.
La speranza è quella che il vino possa divenire volano per lo sviluppo reale dell’economia del territorio, creando sane opportunità per i tanti giovani.

Fosca Tortorelli

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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