Lambrusco Republic: il cinema si tingerà di rosso
Calma! C’è ancora tempo e c’è bisogno di tutti noi! “Lambrusco Republic” è un documentario sulla storia del vino simbolo dell’Emilia, un vino di cui troppi sanno ancora poco o nulla. Questo film racconterà finalmente la storia del Lambrusco, sotto la regia di Andrea Mignòlo, la supervisione di Barbara Brandoli e la produzione dello studio Sanderen di Milano.
“Il Lambrusco è un rompicapo“- spiega il regista- “da un lato i modenesi si identificano in questo vino, o per meglio dire famiglia di vini, in modo quasi viscerale, dall’altro, al di fuori dell’Emilia, è un vino sottovalutato, spesso incompreso, quando non del tutto sconosciuto. Questa discrepanza è il motore che guiderà il documentario“.

Chi ha avuto la fortuna di partecipare ai corsi di Barbara Brandoli e di girare tra i banchi d’assaggio di Terre di Vite, la fiera annuale da lei ideata nel 2009 alla quale collaboro dalla seconda edizione, sa che è una persona piena di passione e competenza, che da sempre ha nel cuore la sua Modena e il Lambrusco. Infatti l’idea di questo documentario è partita proprio da lei: “Erano anni che sognavo di portare il Lambrusco sul grande schermo, per me è la storia di tutta una vita di incontri, storie e passione“.

Il film avrà una durata stimata tra i 60 e i 75 minuti e coinvolgerà vignaioli, ricercatori, osti, ristoratori e bevitori con l’ambizione di raccontare il legame dei modenesi con il loro vino principale. Mignòlo ci dice: “il vino per noi è un mezzo per raccontare persone, luoghi e credenze. Il lambrusco ci dà l’opportunità di scavare nel significato della tradizione e di come questa venga reinterpretata alla luce della sensibilità individuale. Di capire le scelte dietro un vino: quelle di chi lo fa, chi lo serve e chi lo beve. Ma anche di affrontare i grandi temi di oggi come il cambiamento climatico, l’importanza della biodiversità e il mercato che cambia“.

Tra i personaggi e narratori del film si riconoscono nomi noti dell’enogastronomia modenese come Antonio Previdi della Trattoria Entrà, Nunzio Toselli dello Stallo del Pomodoro, Luca Marchini del ristorante l’Erba del Re, la ricercatrice Marisa Fontana e i vignaioli Vittorio Graziano, Alberto Paltrinieri, Christian Bellei, Anselmo Chiarli, Alessio Altariva e Gianluca Bergianti.
Lambrusco Republic è interamente auto prodotto attraverso partner privati e una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso.

E qui entriamo in gioco tutti noi con il nostro contributo, infatti andando sul sito si possono fare delle donazioni che serviranno a portare avanti la produzione. In cambio, i produttori offrono delle ricompense come l’accesso al film in anteprima e la possibilità di avere il proprio nome nei titoli di coda. Barbara Brandoli crede che l’autoproduzione sia la via più difficile, ma anche quella che permette uno sguardo libero e indipendente: “il nostro desiderio non è fare un film per addetti ai lavori, ma per il pubblico più ampio possibile. Vogliamo meritarci la sala cinematografica con un racconto coinvolgente e una ricchezza audiovisiva di alto livello. Per fare questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Attraverso il crowdfunding, gli appassionati possono fare una donazione, si parte da cinque euro, per supportare il nostro lavoro ed entrare a far parte della Repubblica“.

La lavorazione del film seguirà le varie stagioni dell’annata corrente e andrà avanti fino alla primavera del 2026. La prima visione del film è prevista per il maggio del prossimo anno a Modena.
Diamo tutti una mano a questa bellissima iniziativa!
Link alla pagina crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-la-produzione-del-film-lambrusco-republic/