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Cibo e Cultura

L’architettura aromatica di Koppert Cress nelle creazioni di Ana Roš e Alessandro Gavagna


Dadolata di vitello, Chili Cress e Pomodoro al Profumo di Miele e Aceto(Tutte le foto dell’articolo sono per gentile concessione di Nejc Pernek per “Fotoatelje D&D”)

Quando in un’unica serata metti assieme una location di primo livello, una professionale organizzazione, un territorio unico che regala materie prime di elevata qualità, dei veri artisti del mondo dell’enogastronomia e genuini sapori aromatici provenienti dai quattro angoli del pianeta, non può che nascere un matrimonio d’amore capace di unire tutti i nostri sensi con emozioni che resteranno a lungo impresse nel palato e nella mente.
Quella che vi sto per raccontare è la prima di tappa di un tour che toccherà le più importanti città italiane, con l’obbiettivo di far conoscere il sorprendente mondo della collezione Koppert Cress che opera in sinergia con l’operato dei migliori chef nazionali ed internazionali.
Koppert Cress è un’azienda olandese che produce micro ortaggi, germinelli di piante aromatiche naturali al 100% capaci di donare sapori e profumi intensi, molti conosciuti altri da scoprire. Infatti, sono specie aromatiche che provengono da tutto il mondo, sapori esotici che rappresentano un fedele alleato per gli chef, che possono trovare così svariati nuovi modi per sorprendere i nostri sensi migliorando anche la presentazione dei loro piatti. Questi micro ortaggi sono seminati su un substrato di fibre naturali, coltivati nel rispetto dei principi della coltura biologica e danno un prodotto finale pulito e igienico, pronto all’uso che non necessita nemmeno di un lavaggio preliminare.

L'Orto nel Mare (gelato di ostrica, branzino, crema di pomodoro, Roch Chives)Le erbe mignon, contenute in confezioni di piccole dimensioni, regalano un mix sorprendente di profumi e colori e sono state fra le protagoniste della splendida serata organizzato in uno dei luoghi sacri della gastronomia friulana: La Subida di Josko Sirk, a Cormons nel cuore del Collio, terra di grandi vini e di prodotti di eccellenza, fra cui il sontuoso aceto da vino intero prodotto proprio da Josko.
L’evento è stato organizzato con cura e professionalità da Andreja Lajh, originaria di Lubjana fondatrice e anima di Carpe Diem Club che in collaborazione con Enrico Zallot, in rappresentanza di Koppert Cress, ha regalato ai numerosi addetti ai lavori ed appassionati presenti una serata indimenticabile.
La nostra è una terra di confine, magari problematica per certi suoi aspetti, ma il connubio fra le tradizioni friulane e slovene, hanno sempre regalato un arcobaleno di possibilità in ogni campo, da quello storico a quello culturale e non ultimo per importanza quello enogastronomico.
Per dar forza a questo fervore mitteleuropeo, la cena ha avuto come attori protagonisti due importanti chef di confine, Ana Roš e Alessandro Gavagna, capaci di portare sulle nostre tavole degli autentici piccoli capolavori.

Filetto di Cervo, Sechuan Cress, Sechuan Button, Uova di TrotaAna Roš è uno dei migliori chef della Slovenia. La sua storia ha anche un aspetto romantico, in quanto stiamo parlando di braccia e cervello strappati alla diplomazia. Ana, infatti, dopo essersi laureata in scienze diplomatiche decide di utilizzare le sette lingue che conosce solo per dichiarare il proprio amore al suo futuro compagno di vita, fra l’altro proprietario di una bella locanda in Slovenia. Ed è qui che Ana mette in campo tutta la sua intelligenza e creatività artistica, innamorandosi del mondo della cucina e diventando pian pianino una delle più apprezzate chef del suo paese.
Alessandro Gavagna invece è friulano ed entrato con discrezione nel mondo gastronomico ed affettivo della famiglia di Josko Sirk (marito della figlia Tanja), ha messo in campo tutta la sua passione e competenza raggiungendo grandi risultati, non da ultimo l’ambito riconoscimento della stella Michelin.

Fiori Coppert Cress, Lillia e VanigliaInsomma due artisti che pur con tradizioni e culture diverse sono uniti oltre che da passione e competenza anche dal desiderio di proporre una cucina che privilegi la qualità delle materie prime in un mix dove concorrano sia le tradizioni della propria terra sia la ricerca di innovazione e sperimentazione. Ed è questo che nella cena a quattro mani sono riusciti a regalare ai presenti, con sette piatti unici ed emozionanti, arricchiti naturalmente dai sapori delle micro verdure di Koppert Cress.
Naturalmente quando si parla di ottimo cibo, non può mancare dell’ottimo vino, e anche in questo caso una cascata mitteleuropea ha bagnato i nostri palati. A rappresentare il Carso sloveno un bravo produttore di Dutovlje, Joško Renčel, che vinifica sfruttando lunghe macerazioni che donano ai suoi vini colori intensi e profumi speziati e intriganti. Eccezionale, fra le altre proposte, la Malvasia.
Alfiere del Collio, invece, un giovane produttore di Cormons, Gianluca Anzelin, che vinificando in maniera tradizionale con uve di primissima qualità, riesce a regalarci ottimi prodotti, vedi un Pinot Bianco che personalmente ho molto apprezzato.

In piedi Alessandro Gavagna e Ana RoaDue modi di lavorare in cantina comunque diversi, che hanno permesso ottime possibilità di abbinamento ai piatti creati dalle quattro mani fatate. Ma vi starete chiedendo a questo punto quali sono le creazioni che pochi fortunati hanno avuto la fortuna di assaggiare.
Alessandro per iniziare ha proposto una dadolata di vitello su pomodoro al profumo di miele e aceto il tutto impreziosito dal “Chili Cress” e un pizzico di fior di sale alla vaniglia. Ana ha risposto con un piatto denominato “L’Orto nel Mare” dove i sapori del branzino, dell’ostrica, della crema di pomodoro e delle erbe aromatiche si fondevano in maniera sontuosa.
Come primo piatto Alessandro ha scelto un risotto con germogli di salicornia, fiori di fagiolo e acqua di aglio orsino, mentre a seguire Ana ha proposto un merluzzo nero in salsa di cozze, impreziosito da un’insalata di alghe marine e verdurine primaverili. Come fare andare d’accordo il cervo e la trota? Alessandro ci è riuscito con un sontuoso filetto di cervo unito alla sapidità delle uova di trota e alle erbette di “Sechuan Cress” e “Sechuan Button”.

Tortelli al Cioccolato, Zuppa di Pompelmo Rosa, Atsina e Honey CressNaturalmente non si poteva che finire in dolcezza con un lillia e vaniglia e fiori “Coppert Cress” e soprattutto con dei tortelli al cioccolato e zuppa di pompelmo rosa, che una volta messi in bocca esplodevano in tutta la loro calda e aromatica bontà.
Insomma, la bravura degli chef, la qualità delle materie prime e le aromaticità di Koppert Cress sono riusciti a creare in simbiosi, dei piatti eccezionali, supportati anche da vini che non hanno certamente fatto la parte dei comprimari.
Alla fine della serata, come “digestivo”, il simpatico Josko ha messo a disposizione dei presenti, polenta formaggi salumi e dolcetti vari di produzione propria, tutte pietanze buonissime e indicate per la mia dieta ipocalorica che mi sono promesso di seguire (da domani ovviamente).
Che altro dire di una serata così ottimamente organizzata dalla brava Andreja. Beh, che fortuna poter esserci stato!
Che bello sedersi a tavola assieme ad altre persone che non conosci, l’iniziale timidezza dei discorsi e sentirsi a fine pasto come un gruppo di vecchi amici che fra un sapore e l’altro e un buon calice di vino discorrono di antiche emozioni e di nuove che sperano arrivino al più presto. E’ proprio vero che sono le piccole emozioni che rendono grande la nostra vita.

Stefano Cergolj

Perito informatico ai tempi in cui Windows doveva essere ancora inventato e arcigno difensore a uomo, stile Claudio Gentile a Spagna 1982, deve abbandonare i suoi sogni di gloria sportiva a causa di Arrigo Sacchi e l’introduzione del gioco a zona a lui poco affine. Per smaltire la delusione si rifugia in un eremo fra i vigneti del Collio ed è lì che gli appare in visione Dionisio che lo indirizza sulla strada segnata da Bacco. Sommelier e degustatore è affascinato soprattutto dalle belle storie che si nascondono dietro ai tanti bravi produttori della sua regione, il Friuli Venezia Giulia, e nel 2009 entra a far parte della squadra di Lavinium. Ama follemente il mondo del vino che reputa un qualcosa di molto serio da vivere però sempre con un pizzico di leggerezza ed ironia. Il suo sogno nel cassetto è quello di degustare tutti i vini del mondo e, visto che il tempo a disposizione è sempre poco, sta pensando di convertirsi al buddismo e garantirsi così la reincarnazione, nella speranza che la sua anima non si trasferisca nel corpo di un astemio.

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