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Le Doc della Sardegna: Carignano del Sulcis

Le Doc della Sardegna: Carignano del Sulcis


Carignano del Sulcis D.O.C.
(D.M. 25/10/2010 – G.U. n.262 del 9/11/2010)


zona di produzione
● in provincia di Cagliari: comprende l’intero territorio amministrativo del Comune di Teulada;
● in provincia di Carbonia-Iglesias: comprende l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio;

base ampelografica
● rosato, rosso (anche superiore, riserva), novello, passito: min. 85% carignano, possono concorrere altre uve provenienti da vitigni a bacca rossa non aromatici, idonei alla coltivazione per la Regione Sardegna, max. 15%;

norme per la viticoltura
è consentita l’irrigazione di soccorso in numero massimo di due interventi nelle stagioni primaverile ed estiva e comunque non oltre il 15 Agosto;
il vino a denominazione di origine controllata “Carignano del Sulcis” Superiore deve provenire esclusivamente da vigneti aventi la forma di allevamento ad alberello e alberello appoggiato;
i nuovi impianti e reimpianti devono prevedere un minimo di 3.500 ceppi a ettaro e la produzione media non deve superare i Kg. 3,5 a ceppo. Per le viti aventi forma di allevamento ad alberello, i nuovi impianti e i reimpianti devono prevedere un minimo di 5.000 ceppi a ettaro e la produzione media non deve superare i Kg. 2,2 per ceppo. Sono esclusi i sistemi di allevamento espansi (tendone, pergole, palmette e forme similari);
la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico naturale minimo devono essere di 11 t/Ha e 12% vol. per Rosato e Rosso, 7,5 t/Ha e 12,50% per Rosso Superiore, Riserva e Passito;

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione, di conservazione, di invecchiamento, di imbottigliamento e di affinamento obbligatorio in bottiglia, devono essere effettuate nell’ambito della zona di produzione;
per la tipologia Rosso è previsto esclusivamente un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 40 giorni. Il periodo di invecchiamento obbligatorio decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo all’annata di produzione delle uve;
nel caso di rivendicazione della tipologia “Carignano del Sulcis” Superiore non può essere effettuato alcun tipo di arricchimento;
nella vinificazione del vino a denominazione di origine controllata “Carignano del Sulcis” Passito, il tradizionale metodo di vinificazione prevede quanto segue:
a) l’uva, dopo aver subito un’accurata cernita, deve essere sottoposta ad un appassimento naturale e può essere ammostata non prima del 10 ottobre dell’anno di raccolta e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo;
b) l’appassimento delle uve deve avvenire in locali idonei ed è ammessa una parziale disidratazione con aria ventilata; può avvenire altresì su pianta, sotto tettoie, e/o anche al sole fino al raggiungimento di un contenuto zuccherino non inferiore al 27%;
c) la conservazione e l’invecchiamento devono avvenire in recipienti di capacità non superiore a 10 ettolitri;
d) il periodo di invecchiamento è di almeno 6 mesi di cui almeno tre mesi di affinamento obbligatorio in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° maggio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve e l’immissione al consumo non può avvenire prima del 1° novembre successivo;
e) al termine del periodo di invecchiamento, il prodotto deve avere un titolo alcolometrico volumico complessivo minimo del 16%;

norme per l’etichettatura
nella presentazione e designazione dei vini a denominazione di origine controllata “Carignano del Sulcis” è obbligatoria l’indicazione dell’annata di produzione delle uve

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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