Tartalo D.O. Rioja Alavesa 2020 Oxer Bastegieta
Oxer Bastegieta è uno dei personaggi più famosi della vinificazione basca, ma si è fatto conoscere principalmente come produttore di eccellenti Rioja. Ha cominciato infatti a occuparsi di vinificazione quando suo padre, proprietario di un ristorante nel villaggio basco di Kortezubi, gli aveva chiesto nel 1999 di produrre dei buoni Txakoli, i vini baschi per eccellenza, da un piccolo vigneto di famiglia. Per un basco, Txakoli è un simbolo nazionale, il classico vino popolare da osteria, trattoria o ristorante perché è un bianco (raramente se ne trova qualcuno rosato o rosso) per certi versi anche semplice, ma con una notevole personalità, una medaglia a due facce che qualificano la vita basca: l’oceano e l’umidità. Txakoli vuol dire prodotto leggero, fresco, facile da bere, fruttato, sapido e con un tocco acido e rinfrescante, perfetto per qualsiasi momento.
A Oxer era piaciuto così tanto vinificare questa squisitezza che nel 2005 si era trasferito a Laguardia, la località più importante della Rioja Alavesa e una delle più belle nella comunità autonoma dei Paesi Baschi, per studiare enologia e cimentarsi anche con tempranillo, viura e altre uve riojane. Ha fatto così il suo primo vino riojano con uve coltivate in vecchi vigneti che aveva acquistato da viticoltori della zona.
Il grande successo ottenuto all’esordio lo aveva fatto però innamorare di questa regione e dei suoi incredibili vigneti, perciò aveva deciso che questo era il luogo dove voleva stabilirsi per esprimere l’arte della viticoltura, investendo ogni centesimo nell’acquisto di vecchi appezzamenti quasi secolari a Cárdenas e San Vicente de la Sonsierra in Rioja Alta e a Elvillar, Leza, Navaridas, Laguardia in Rioja Alavesa.
I vigneti della Rioja Alavesa sono lavorati biologicamente in agricoltura rigenerativa con l’uomo e il mulo che lavorano la terra in modo biologico con una grande cura e il massimo rispetto per l’ambiente. Ne conta già, per ora, 17 e in alcuni di questi ha già applicato e cominciato a implementare uno speciale sistema di permacultura (progettazione keyline) che ottimizza tutta la gestione dell’acqua partendo dall’individuazione di un punto chiave nella vallata primaria di un territorio. L’orografia del posto è caratterizzata da terreni in pendenza poco profondi, poco fertili e leggermente acidi con una struttura franco-argillosa su roccia calcarea e marna.
In cantina si fa il minimo intervento affinché i vini esprimano appieno questo terroir. Vendemmia anticipata (per preservare il PH), fermentazione spontanea, estrazione quasi nulla (Oxer non ama il bâtonnage perché a suo parere riduce la freschezza e il carattere del vino), botti usate in rovere francese da 400, 500, 600 e foudres austriaci usati oltre a giare in terracotta e uova in cemento. Sono vini infatti, di estrazione quasi nulla e risultano dall’inizio alla fine fruttati, freschi, raffinati e non maderizzati.
Il Tartalo 2020 è la seconda annata prodotta di un rosso da vigneto singolo, un appezzamento di 0,7 ettari piantati con blend di campo nel 1920 nel villaggio di Elvillar in Rioja Alavesa a 600 metri di altitudine nel burrone di San Julián sui suoli più calcarei della zona (pietra calcarea di Somo), con una resa di non più di 30 quintali per ettaro di uve con blend di campo tempranillo 87%, viura 10% e graciano 3% con minime variazioni in cantina. Vendemmia manuale, fermentazione innescata da lieviti indigeni nel rovere francese in tini aperti da 1.000 litri e barriques aperte da 500 litri. Subita la fermentazione malolattica è maturato con una crianza di 12 mesi in un’unica botte austriaca usata Stockinger da 600 litri e dallo spessore di 47 mm, quindi è stato imbottigliato con un tenore alcolico del 14,5% e affinato per alcuni mesi prima di varcare il portone.
Nel calice ha un bel colore rosso rubino intenso, molto pulito e brillante. All’attacco un profumo di piccoli frutti di bosco rossi e scuri tra sfumature di violetta e tartufo. Il bouquet si apre con aromi di amarena, mora di rovo e prugna nera in un equilibrio sorprendente con sfumature arancia rossa su un bel fondo di grafite e tabacco biondo dolce. In bocca conferma gli aromi fruttati con una bella profondità, freschezza impeccabile e note di erbe aromatiche come il timo. Densità e potenza enormi, abbinate a un’ammirevole finezza, non ha alcuna rusticità. Al palato poi una spinta enorme dalle fitte masse di tannini. Tanto tannino, ma così finemente levigato, maturo e per niente secco, semplicemente setoso grazie a una vinificazione molto gentile con un legno che si avverte sottilmente come la buona pelle sullo sfondo. Il finale è lungo, con ricordi di cioccolato fondente. È un vino straordinario e molto impressionante dal potenziale notevole, si può conservare in cantine fresche e umide fino alla metà di questo secolo.
Il Tartalo si abbina in modo eccezionale a tutti i tipi di secondi piatti di carne rossa, arrosti in salse nobili, selvaggina (sia di pelo che di piuma), brasati e stufati della tradizione, servito in calici ampi a 17°C. Euskadi Ta Askatasuna!
Mario Crosta
Tipologia: D.O. Rioja Alavesa
Vitigni: 87% tempranillo, 10% viura, 3% graciano
Titolo alcolometrico: 14,5%
Produttore: OXER WINES
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: 120 euro