Area di produzione comprende il territorio idoneo della Sicilia Orientale per la coltivazione dell’Arancia pigmentata ed è così individuato: ▪ Provincia di Catania – territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni: Catania, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Caltagirone, Castel di Judica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Santa Maria di Licodia e Scordia. ▪ Provincia di Siracusa – territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni: Lentini, Francofonte, Carlentini con la Frazione di Pedagaggi, Buccheri, Melilli, Augusta, Priolo, Siracusa, Floridia, Solarino, Sortino. ▪ Provincia di Enna – territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni di Centuripe, Regalbuto, Catenanuova.
Varietà ▪ Tarocco, con le seguenti cultivar: Tarocco Comune, Tarocco Galice, Tarocco Gallo, Tarocco dal Muso, Tarocco Nucellare 57-1E-1, Tarocco Nucellare 61- 1E- 4, Tarocco Catania, Tarocco Sciré; ▪ Moro, con le seguenti cultivar: Moro Comune, Moro di Lentini, Moro Nucellare 58-8D-1; ▪ Sanguinello, con le seguenti cultivar: Sanguinello Comune,Sanguinello Moscato, Sanguinello Moscato Nucellare 49-5-3, Sanguinello Moscato Nucellare 49-5-5, Sanguinello Moscato Cuscunà; coltivate, in purezza varietale, nel territorio.
Metodo di ottenimento Le condizioni ambientali e di coltura degli aranceti destinati alla produzione dell’«Arancia Rossa di Sicilia» devono essere quelle tradizionali della zona e comunque atte a conferire, al prodotto che ne deriva, le specifiche caratteristiche di qualità. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli in uso generalizzato atti a mantenere un perfetto equilibrio e sviluppo della pianta oltre ad una normale aereazione e soleggiamento della stessa. La densità di piante per ettaro è normalmente compresa tra 230 e 420 piante per ettaro. Per gli impianti esistenti e destinati ad esaurimento è ammessa una densità fino ad un massimo di 625 piante per ettaro. Per i sesti dinamici la densità è compresa tra 600 e 840 piante per ettaro. Per i nuovi impianti sono ammessi altri sesti su proposta dell’assessorato per l’agricoltura della Regione Sicilia, previo parere dell’Istituto sperimentale per l’agrumicoltura di Acireale, affinché non siano modificate le caratteristiche dei frutti. I portainnesti idonei sono i seguenti: arancio amaro, citrange troyer, citrange carrizo, poncirus trifoliata, esenti da virosi e dotati di alta stabilità genetica. L’impalcatura delle branche deve essere effettuata ad almeno 25-30 cm dalla linea di innesto. Le operazioni colturali e le modalità di raccolta, devono essere quelli generalmente utilizzate, il distacco dei frutti viene effettato con l’ausilio di forbicine di raccolta che operano il taglio del peduncolo. La produzione unitaria massima consentita di «Arancia Rossa di Sicilia» è fissata in quintali 250 per ettaro per la varietà «Tarocco»; in quintali 300 per ettaro per la varietà «Moro»; in quintali 320-per ettaro per la varietà «Sanguinello». Per le selezioni clonali Tarocco Nucellare, Moro Nucellare e Sanguinello Nucellare, la produzione unitaria massima consentita è di quintali 360 per ettaro. A detti limiti, anche in annate eccezionalmente favorevoli, la resa dovrà essere riportata attraverso una accurata cernita, purché la produzione globale dell’agrumeto non superi di oltre il 30 per cento detti limiti. E’ fatto assoluto divieto di praticare la deverdizzazione dei frutti.
Caratteristiche al consumo «L’Arancia Rossa di Sicilia» all’atto dell’immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche: ▪ Arancia Rossa di Sicilia Tarocco: diam. minimo: mm.73/84; ▪ calibro minimo: 5; ▪ forma: obovata o globosa con base più o meno prominente («Muso» lungo o corto); ▪ colore della buccia: arancio neutro con parti colorate di un rosso granato più o meno intenso con superficie molto liscia; ▪ polpa: di colore ambrato con screziature rosse più o meno intense secondo la zona di produzione e l’epoca della raccolta; ▪ colore del succo: sanguigno per la presenza di pigmenti idrosolubili (antociani), nella polpa e nella buccia; ▪ rapporto tra solidi solubili/acidi organici titolabili: non inferiore a 8,0; ▪ contenuto in zuccheri nel succo espressi in g/100 ml: minimo 10,00. ▪ Arancia Rossa di Sicilia Moro: diam. minimo: mm.70/80; ▪ calibro minimo: 6; ▪ forma: globosa o ovoide; ▪ colore della buccia: di colore arancio con sfumature rosso vinose più intense su un lato del frutto; ▪ polpa: interamente colorata in rosso scuro vinoso, abbastanza acidula; ▪ colore del succo: sanguigno per la presenza di pigmenti idrosolubili (antociani), nella polpa e nella buccia; ▪ rapporto tra solidi solubili/acidi organici titolabili: non inferiore a 8,0; ▪ contenuto in zuccheri nel succo espressi in g/100 ml: minimo 10,00. ▪ Arancia Rossa di Sicilia Sanguinello: diam. minimo: mm.70/80; ▪ calibro minimo: 6; ▪ forma: globosa nella cultivar «Sanguinello Moscato» e «Sanguinello Moscato Cuscunà»; ▪ colore della buccia: di colore rosso granato più o meno intenso con superficie leggermente rugosa; ▪ polpa: di colore ambrato con screziature rosse più o meno intense secondo la zona di produzione e l’epoca della raccolta; ▪ colore del succo: sanguigno per la presenza di pigmenti idrosolubili (antociani), nella polpa e nella buccia; ▪ rapporto tra solidi solubili/acidi organici titolabili: non inferiore a 8,0; ▪ contenuto in zuccheri nel succo espressi in g/100 ml: minimo 9,00. ▪ Arancia Rossa di Sicilia destinata all’ottenimento di spremute e succhi: è consentito, esclusivamente per l’ottenimento di spremute e succhi, l’utilizzo di arance di calibro compreso tra il calibro minimo previsto per le singole varietà ed il calibro 10 (60 mm di diametro minimo). Ogni altro requisito associato alle singole varietà ad eccezione del diametro minimo e del calibro minimo, rimane invariato. Su proposta dei produttori interessati, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nell’ambito delle linee del piano nazionale di lotta fitopatologica integrata e del codice di buona pratica agricola di cui alla direttiva (CEE n. 91/676), può stabilire limiti di residui di fitofarmaci, operazioni agronomiche e colturali atte al mantenimento del livello qualitativo stabilito nel presente disciplinare.
Legame geografico La coltivazione degli agrumi in Sicilia è antichissima e ne abbiamo notizia fin dal dominio arabo. In particolare, la zona collinare e la pianura circostante il rilievo vulcanico dell’Etna si è andata caratterizzando e specializzando in una coltivazione del tutto particolare. Infatti, per effetto delle notevoli escursioni termiche presenti nella zona, si determina negli esperidi un accumulo zuccherino e di pigmenti antociani di notevole rilevanza che conferiscono alle arance un aspetto colorito visibilmente assai piacevole ed al frutto un sapore dolce, caratteristico e di accentuata intensità cromatica dell’epicarpo. Esistono varietà che nel corso dei secoli hanno acquisito una forte interazione con l’ambiente di coltivazione; esse sono: Sanguinello, Tarocco e Moro. L’«Arancia Rossa di Sicilia» rappresenta quindi un evidentissimo esempio di stretto legame dei fattori climatici con le caratteristiche del prodotto. Infatti, le stesse varietà di arancia coltivate in altri climi non presentano il particolare colore e le specifiche caratteristiche organolettiche che le ha rese famose nel mondo.
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