TusciAutoctona 2018: il concorso che ha eletto il miglior bianco e il miglior rosso della manifestazione
Devo dire la verità, raramente mi è capitato di trovarmi così d’accordo con le valutazioni di guide e concorsi come nel caso del Concorso per il miglior vino di TusciAutoctona.
L’evento che si è svolto da venerdì 29 giugno a domenica 1 luglio nel bellissimo centro storico di Capranica, uno dei comuni che ben rappresentano la storia e la bellezza della Tuscia viterbese, era stato concepito per far conoscere una serie di aziende che lavorano con vitigni autoctoni della Tuscia, estendendo il raggio d’azione a zone limitrofe come il grossetano, Cerveteri e l’area della Doc Orvieto.
Ne è emerso un quadro di assoluto interesse con una serie di aziende di ottimo livello, e non è un caso se fra i vini premiati ci siano quelli di aziende che storicamente hanno sempre lavorato benissimo e realtà recenti che stanno mostrando di avere qualità da vendere.
La commissione di assaggio era composta dal sindaco di Capranica, nonché Presidente della provincia, Pietro Nocchi, dal delegato AIS Roberto Loffredi, dal segretario della delegazione FISAR di Viterbo Lino Catalano, dai delegati della Scuola Europea Sommelier Marco Tuia e Alessio De Angelis, dal Capo Redattore del Gambero Rosso Stefano Polacchi, da Matilde De Pellegrin, eno-blogger e sommelier AIS, dal presidente dell’Associazione Tuscia Autoctona Federico Ciomei e da Stefano Sbriccoli, Consigliere di Coopernocciole Capranica, che ha voluto e sponsorizzato il concorso. Una suddivisione per areale enologico di provenienza ha visto l’alternarsi delle batterie di assaggio per i 23 vini presenti alla manifestazione, degustati “alla cieca” per evitare ogni influenza e garantire l’obiettività del voto. Una commissione di assaggio attenta e motivata si è espressa in un confronto vivace, partecipato e costruttivo, moderato dalla figura di Raffaele Marini, consulente esterno e organizzatore della sezione vini per la manifestazione di Capranica. Tra i bianchi si confermano i grandi territori a vocazione vinicola della Tuscia come Castiglione in Teverina e la bassa Maremma, capaci di trasmigrare le loro peculiarità vitivinicole attraverso viticolture sempre più attente e rispettose dell’ambiente.
Tra i rossi invece, una sorpresa su tutti per un vincitore meritato e la cui personalità ha saputo emergere anche su nomi spesso altisonanti della produzione vinicola territoriale. Una promessa produttiva per la bassa Tuscia, ma con lo sguardo già lanciato al futuro.
Vini Bianchi Premiati
1° Poggio della Costa da uve Grechetto dell’Azienda Sergio Mottura (Castiglione In Teverina)
2° G109 2017 da uve Grechetto della Tenuta La Pazzaglia (Castiglione In Teverina)
3° Matan 2016 da uve Vermentino de La Biagiola (Sovana)
Vini Rossi Premiati
1° Marù 2015 da uve Montepulciano in purezza di Fattoria Lucciano (Civita Castellana)
2° Solidago 2015 da uve Montepulciano e Sangiovese dell’Azienda Papalino (Castiglione in Teverina)
3° Thesan 2013 da uve Canaiolo dell’Azienda Le Lase (Orte)
Roberto Giuliani