Statistiche web
Il vino nel bicchiereSimposi

Una seconda giovinezza per Fattoria della Talosa, raccontata attraverso una verticale del Nobile di Montepulciano Riserva

Edoardo Mottini Jacorossi, proprietario Talosa
Edoardo Mottini Jacorossi, proprietario Talosa

Montepulciano è una realtà davvero affascinante, con il suo borgo, il suo splendido paesaggio, la sua storia e naturalmente i suoi personaggi. Situata a un’altezza di 605 metri sul livello del mare, tra l’incantevole Valdichiana e la pittoresca Val d’Orcia, vanta radici profonde, risalenti all’epoca etrusca, quando era conosciuta come Mons Politianus. Il paesaggio naturale, disegnato dalle colline e dai cipressi – che si ergono come sculture viventi – diventa ulteriore attrattore, ed è in questo splendido contesto che si trova la Fattoria della Talosa, realtà vitivinicola della famiglia Jacorossi, arrivata oggi alla sua terza generazione.
Tutto nasce con Angelo Jacorossi, imprenditore di Roma, che resta affascinato da Montepulciano e dal 1972 si dedica alla produzione del vino Nobile. Dal 1973 inizia la produzione di Vino Nobile Riserva e ancora oggi nella storica cantina – situata nel centro storico di Montepulciano, nei sotterranei di Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti costruiti nei primi decenni del ‘500 di fronte al Duomo di Montepulciano – si custodiscono tutte le annate. Un luogo affascinate con le sue gallerie interamente costruite a mattoni, un susseguirsi di volte e nicchie dove trovano posto le tante botti e le diverse annate.

Cristian Pepi, Sal Manager Talosa
Cristian Pepi, Sales Manager Talosa

Dall’essere inizialmente azienda agricola a tutto tondo, con animali e frutteti, la famiglia Jacorossi con il passare del tempo ha sempre guardato al futuro, mettendo in campo la tutela del suo passato e allo stesso tempo la proiezione verso il suo futuro, portando avanti in particolare la produzione di vino e di olio, con una produzione che nelle annate più felici ha toccato le centomila bottiglie di vino e un migliaio di bottiglie da mezzo litro di olio.
Oggi si è giunti alla terza generazione con Edoardo Mottini Jacorossi, nipote di Angelo e CEO di Fattoria della Talosa, che ha seguito gli insegnamenti del nonno affiancandosi a lui e facendosi a sua volta seguire da professionisti quali Michele Merola, direttore tecnico e Cristian Pepi, direttore commerciale dell’azienda.

Vigneti Fattoria della Talosa

L’azienda Fattoria della Talosa che guarda la Val d’Orcia ed è situata nell’area Nord di Montepulciano, ha affrontato diverse le tappe che ne hanno segnato la crescita e il rinnovamento puntando su diversi investimenti strategici. Un percorso che è stato raccontato attraverso la verticale di quattro annate del loro Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg, che si è svolta lo scorso 13 maggio 2024, in occasione di un felice incontro, presso il panoramico Bidder Terrace del Grand Hotel Parker’s di Napoli.
Ad affiancare Edoardo era presente insieme a lui in occasione della verticale, Cristian Pepi, direttore commerciale dell’azienda, che ha coordinato l’incontro, sottolineando i momenti salienti del percorso aziendale, evidenziando come il 2023 ha sicuramente rappresentato un anno non solo ricco di sfide ma soprattutto di risultati importanti.

Vigneti Fattoria della Talosa

Come ha poi raccontato Edoardo: «Per noi questi eventi sono una grandissima opportunità per poter raccontare l’azienda e il lavoro che facciamo. La mia famiglia viene dal settore dell’energia, quindi ci siamo trovati con questa grande responsabilità di rilanciare un’azienda che al momento dell’acquisto era in grandi difficoltà, in un settore che non ci apparteneva e che è estremamente complesso. Ho avuto la fortuna di venire da un altro settore, ma allo stesso tempo, con Michele Merola, il nostro direttore tecnico e con Cristian, ho conosciuto questo mestiere un passo alla volta e ne ho compreso le difficoltà e le dinamiche veramente complesse. Dopo 10 lunghi anni di fatica e sudore, oggi Talosa rivede una seconda giovinezza e noi ne siamo veramente molto orgogliosi. Abbiamo vissuto dei momenti in cui pensavamo che la strategia aziendale da adottare per poter rilanciare l’azienda fosse quella di aumentare le estensioni vitate, invece, col nonno ci siamo seduti a tavola e abbiamo capito che l’indirizzo che dovevamo percorrere era quello di creare l’eccellenza. In altre parole di non andare a fare la lotta al prezzo, ma di investire in ciò che era già un nostro asset, perché Talosa è una azienda vocata a dar vita a vini di altissima qualità. Il nostro impegno si è così concretizzato non solo nel puntare a vini di eccellenza, ma anche nel curare quello che avevamo, dalla ristrutturazione della Cantina Storica all’innovazione dei vigneti, così come nella creazione di un nuovo spazio di degustazione che, dalle ceneri di un rifugio di guerra, è rinato per celebrare la bellezza del nostro territorio e la qualità dei nostri vini».

Cantina Fattoria della Talosa

I veri punti di svolta nella storia recente di Talosa sono quindi il 2004, anno in cui l’azienda ridisegna le proprie strutture e ridefinisce la produzione vinicola, il 2010 che segna la riapertura al pubblico della Cantina Storica e di conseguenza di una nuova fase di attenzione verso l’accoglienza e l’enoturismo, e non ultimo il 2023, anno in cui l’azienda ha intrapreso un significativo percorso di innovazione e modernizzazione, testimoniato da una serie di investimenti mirati dall’adozione di tecnologie all’avanguardia. Tra le ultime azioni intraprese, spicca l’acquisizione di macchinari avanzati come un trattore satellitare e isobus di ultima generazione, oltre l’integrazione di una sofisticata colonnina meteorologica dotata di un sistema di monitoraggio della bagnatura fogliare, ottimizzando così il controllo ambientale dei vigneti.
Prima di entrare nel merito delle quattro annate presentate, va fatto un passaggio sulle caratteristiche delle vigne che si estendono lungo 33 ettari di vigneto, situate tra i 330-400 metri sul livello del mare, con esposizione sud-ovest in località Pietrose, una tra le più suggestive e scenografiche zone del Cru. Tre le aree principali: una zona prettamente argillosa, un’area “di cambio” in cui il terreno vira dall’argilloso al sabbioso e una zona completamente sabbiosa. Il loro Vino Nobile di Montepulciano Riserva nasce dai suoli di matrice prevalentemente argillosa e da due vecchie vigne di quasi 50 anni (Vigna Camponi Vecchi e Vigna Costa Vecchia) insieme ad una di 20 anni (Vigna Camponi), tutti elementi che conferiscono grande eleganza e territorialità.

Verticale Nobile Riserva Talosa

Il clone di Sangiovese che si trova in particolare nelle vigne più vecchie è il Prugnolo Gentile, clone che negli anni – come racconta Cristian – l’ingegneria genetica ha fatto “sparire”, vuoi per maggiore produttività, vuoi per facilità di gestione, cercando di far si che questo sangiovese fosse più uniforme. Quello che oggi vi portiamo nei calici è un Nobile realizzato con il clone di prugnolo gentile distribuito in otto ettari su 33, dalle vigne datate tra il 1969 al 1980, che incarnano l’espressione non solo del terroir di Montepulciano, ma frutto dell’annata”.
Dal 1995 Fattoria della Talosa produce il suo Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg, con sole uve di sangiovese in purezza, scelta produttiva personale, che esclude l’impiego di altri vitigni a bacca nera come canaiolo, colorino, mammolo, o altre varietà – anche a bacca bianca – comunque ammesse in quote specifiche dal disciplinare di produzione.


LA DEGUSTAZIONE


Verticale Nobile Riserva Talosa

Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2019
La 2019 è stata un’annata regolare e di equilibrio, che ha dato una grande produzione; nel calice il vino risente ancora della sua giovinezza, ma esprime la sua potenzialità, rivelandosi un vino succoso, dal frutto acidulo e da finale carezzevole rivelando eleganza e un tannino ben svolto.
Siamo davanti a un’annata fredda, che sicuramente ha contribuito a dare un frutto con un’espressività completamente diversa. Nel calice troviamo un vino affascinante e di grande eleganza e complessità, con evidenti note di grafite, di bella acidità, lunghezza e profondità.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2017
Un’annata tra quelle più discusse per le temperature decisamente elevate e per la siccità che l’ha contraddistinta. Nel calice il vino si rivela connotato da un frutto sensuale e carnoso, a cui si uniscono sensazioni speziate e balsamiche di grande energia e coinvolgimento.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016
Frutto di una maturazione più lenta, si rivela una annata meno vivace, più rigida, con minore slancio e note più cupe, che fanno intravedere un’evoluzione maggiore senza per questo oscurare l’espressività del sangiovese.

Fosca Tortorelli

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio