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Vina Excellentia


Storia della vitivinicoltura della Valle d’Aosta

Vina Excellentia - Giulio MoriondoSe c’è una persona in Valle d’Aosta che, per la sua cultura, la sua passione e la sua straordinaria conoscenza della storia, della viticoltura e delle caratteristiche geomorfologiche di questa particolare regione, che poteva dare vita a questo libro, ebbene quello è certamente Giulio Moriondo. Enologo, biologo, viticoltore, Giulio rappresenta per molti un punto di riferimento, uno stimolo e una fonte di conoscenza per lo sviluppo di una terra dalle notevoli potenzialità, soprattutto in campo vitivinicolo.
La Valle d’Aosta, regione di straordinaria bellezza attraversata dalla Dora Baltea e circondata da catene montuose, non è territorio facile per praticare la viticoltura, che trova come unica possibilità di sviluppo i pendii impervi, frequentemente situati ad altitudini quasi proibitive, lungo i quali è spesso impossibile usufruire di quei mezzi meccanici che in altri luoghi rendono meno pesante il lavoro nei vigneti. Eppure il disagio di questa viticoltura eroica trova le sue ragioni nella composizione dei terreni, nel clima che in valle favorisce ottime escursioni termiche e una perfetta ventilazione, nel patrimonio viticolo per la cui riscoperta e valorizzazione proprio Giulio Moriondo ha impegnato gran parte della sua vita. I vini valdostani sono frutto della fusione fra le tradizioni locali e le esperienze acquisite dal vicino Piemonte, dalla Francia e dalla Svizzera; la limitata produzione non consente una diffusione significativa al di fuori della regione, che rimane inevitabilmente “in sordina”, nonostante vi siano ottime cantine e vini che in molti casi raggiungono livelli eccellenti.
Questo saggio ha l’intento, e a mio avviso ci riesce benissimo, di offrire al lettore un ampio panorama della storia vitivinicola valdostana con una particolare attenzione alle produzioni enologiche di elevata qualità, ma con in più un approfondito approccio al territorio, dal punto di vista geologico, climatico e storico.
Moriondo evidenzia però anche i contro e le sempre maggiori difficoltà di tenere viva la viticoltura in valle, a causa del sempre crescente sviluppo abitativo e turistico, sebbene oggi vi sia una maggiore consapevolezza e il rispetto dell’ambiente sia ormai entrato nell’ordine di idee generale, inoltre l’agricoltura di qualità è consolidata da tempo e difficilmente potrà essere arrestata.
La lettura di questo saggio si rivela appassionante, il profondo amore per questa terra trasuda dai racconti dell’autore, che ci porta di capitolo in capitolo sempre più all’interno di un mondo ricco di fascino, un viaggio che attraversa la storia della viticoltura partendo dagli scambi commerciali con i Greci avvenuti attorno al VI-V secolo a.C. fino ai giorni nostri. Si parla di vigne nella zona di Morgex ad altitudini prossime ai 1200 metri, coltivate a pergolette, fra le più alte d’Europa (ci sono alcuni vigneti a Cipro che raggiungono i 1500 metri s.l.m. e sulle pendici dell’Etna c’è il vigneto Bosco, appartenente all’azienda “I Vigneri” di Salvo Foti che si trova a circa 1300 metri), si attraversano i periodi bui e difficili dell’800, dalla propagazione dell’oidio attorno al 1850 che ridusse drasticamente i raccolti per oltre un decennio, all’arrivo della fillossera alla fine dell’800, con tutta probabilità dal vicino Piemonte, che distrusse oltre 3.000 ettari di vigneti su un totale di 4.000. Molto utile per capire la diffusione della viticoltura in regione, la tabella che descrive per comune gli ettari vitati e le caratteristiche dei singoli territori in cui si sviluppa la vite. Moriondo non dimentica di dedicare un capitolo alle vigne che sono andate perdute nel corso dei secoli, accompagnandoci, anche attraverso interessanti fotografie, lungo i percorsi dove si incontrano muri di pietra e terrazzi abbandonati.
Un altro capitolo molto interessante riguarda i cosiddetti “vini dimenticati”, ovvero quei vini che a cavallo tra il XV e XVI secolo erano divisi in due categorie: vini di lusso, o vini-liquore, e vini comuni di prima qualità o vini comuni di pregio; ancora una volta l’autore ci presenta una interessante tabella con le menzioni originali dei vini e delle zone viticole di allora.
Vina Excellentia è un saggio completo e approfondito della storia vitivinicola della Valle d’Aosta, frutto di un lungo lavoro di ricerca e documentazione, che nonostante la complessità dell’argomento Giulio Moriondo riesce a rendere scorrevole, di facile lettura anche per chi del vino ha una conoscenza superficiale.

Vina Excellenzia – Vini-liquore, Vins fins, Crus réputés… de la VallEé d’Aoste
di Giulio Moriondo
Tipografia Duc
Località Grand Chemin, 16 – 11020 Saint-Christophe
125 pagine e oltre 80 fotografie in bianco e nero (di Filippo Bosio, eccetto dove precisato)
Prezzo: euro 18,00

 

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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