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Vini da scoprire: 120 piccoli tesori selezionati dal trio Castagno-Gravina-Rizzari

Copertina Vini da scoprireIl mondo del vino, si sa, è pieno di contraddizioni, di conflittualità, ma è anche uno dei pochi ambiti in cui si può apprezzare una qualità sempre più diffusa e in continua evoluzione. Nello stesso ampio contesto convivono piccole e grandi realtà, vini di nicchia e vini prodotti in milioni di bottiglie, vini biologici, biodinamici, vegan, industriali, artigianali, naturali, vini costosissimi e non sempre buonissimi, vini dal prezzo moderato e a volte sorprendenti. In questo panorama così variegato e complesso, c’è chi cerca di mettere a fuoco qualcosa che valga la pena raccontare, piccole realtà che non rappresentano il gota del vino, ma meritano di essere conosciute per la loro appagante e stimolante espressività. Vini di qualità, certo, questo è fondamentale, ma il cui elemento comune è dato dalla storia di chi li forgia e dal luogo dove nascono, due aspetti che andrebbero sempre considerati e che quasi sempre rappresentano un passaggio fondamentale, quanto necessario, per comprendere fino in fondo il vino che si beve. E’ da questo ambito che tre uomini di grande sensibilità ed esperienza, tra i più apprezzati critici enologici italiani, come Armando Castagno, Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari hanno estratto 120 gioielli che raccontano cultura, amore, passione, fatica, sacrificio, dedizione. Leggete queste 240 pagine (due per ogni vino-azienda) e scoprirete quanto può essere piacevole e coinvolgente sapere chi c’è dietro ad un vino e cosa contribuisce a renderlo unico. Poi potrete anche cercarli e berli, ma conoscerne la storia, i genitori, il territorio, insomma le origini, vi aiuterà a comprenderne meglio il linguaggio, la profondità, l’anima.

Non è un caso che gli autori abbiano scelto di non dare punteggi, bensì di concentrare l’attenzione nel racconto, con l’obiettivo di stimolare la curiosità del lettore, di aprirgli la porta per un’altra visione del vino, non come oggetto di consumo ma come stimolo al viaggio, alla conoscenza, alla ricerca, perché è così che un sorso resta nel cuore per sempre.

Mi ha fatto immensamente piacere trovare fra i 120 scelti (sia chiaro, come ammettono gli autori stessi, ci vorrebbero svariati volumi per dare spazio a tutti i meritevoli), una buona parte di quelli che amo, in particolare Alfonso Rinaldi, mio carissimo amico dal quale ho avuto il piacere di festeggiare i miei 60 anni (a proposito di età, sul libro è dichiarato che Alfonso è classe ’43, potrebbe essere un errore ma io ho il sospetto che non gli abbia voluto dire qual è la sua vera età…), e il cui unico vino Costa di Sera dei Tabacchèi, un erbaluce che non può più dichiarare in etichetta, è a mio avviso uno dei più commoventi bianchi d’Italia. E poi ci sono Paola Lantieri di Punta dell’Ufala con il suo strepitoso Malvasia delle Lipari Passito; Stefano Amerighi, conosciuto per il suo eccellente Syrah di Cortona, ma qui in veste di “testimonial” di un pecorino, “Noè”, che nasce da una piccola vigna a 700 metri tra i boschi di Trisungo, frazione di Arquata del Tronto (AP), scoperta dall’amico Maurizio Silvestri. E mi fa piacere che siano presenti anche produttori che stimo come Francesco Brigatti con la sua deliziosa Vespolina Maria, il torinese trapiantato in Langa Simone Scaletta, che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare nel 2012; Sandro Barosi di Cascina Corte, produttore di Dogliani i cui dolcetto imparai ad amare sin dal 2005; e poi Alberto Marsetti e Alfio Mozzi, due valtellinesi che meritano assoluta attenzione; altra presenza che mi allieta è quella di Gabriele Ronzoni dell’azienda Casalpriore, di cui vi ho raccontato →qui l’anno scorso, il cui Stiolo Rosso rappresenta a mio avviso una delle migliori espressioni di Lambrusco, rifermentato in bottiglia con lieviti indigeni e non filtrato né chiarificato. Potrei andare avanti citando Nino Barraco, Marta Valpiani, Mani di Luna, Podere Orto, Giuseppe Calabrese, Cataldo Calabretta, Vigne Guadagno, Spiriti Ebbri, Centrella, Sorrentino, Tenuta Dornach, Il Chiosso, tutti produttori che amo profondamente, ma accanto a loro ce ne sono tanti altri che vi invito a scoprire, frutto di una selezione intelligente che dimostra la grande sensibilità ed esperienza degli autori.

Roberto Giuliani

VINI DA SCOPRIRE – di Castagno, Gravina, Rizzari
Giunti Editore
pagine 256 – prezzo 18 euro

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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