Chianti Classico Vigna Grospoli Antico Lamole Gran Selezione 2015

Degustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 01/2022
Tipologia: DOCG Rosso
Vitigni: sangiovese
Titolo alcolometrico: 14,5%
Produttore: FATTORIA DI LAMOLE
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: oltre 50 euro
Vino BIO: sì
Sulle ragioni della Gran Selezione in Chianti Classico mi sono speso più volte, il fatto di avere voluto aggiungere un terzo livello nella piramide qualitativa, scalzando di fatto la Riserva, non mi ha mai convinto del tutto. A me sembra evidente che l’intento sia quello di voler recuperare immagine a livello internazionale, oltre che di occupare una fascia di prezzo decisamente superiore, però c’è da dire che la Riserva non può non soffrirne, apparendo un “vino di mezzo”, perdendo il fascino di questa storica categoria.
La Riserva era nata come simbolo della produzione migliore in annate di particolare pregio, doveva essere occasionale e rappresentare l’apice di quel vino. Con il tempo molte aziende hanno finito per produrla nella quasi totalità degli anni (parafrasando il lavoro, lo straordinario che diventa ordinario).
Con la Gran Selezione staranno più attenti? Eviteranno di produrla sempre? Staremo a vedere…
Intanto eccone una che merita sicuramente di essere conosciuta, proveniente da quel fantastico territorio che circonda Lamole, frazione di Greve in Chianti che gode di una vista panoramica mozzafiato e si raggiunge percorrendo la bellissima strada che si prende dal bivio tra Greve e Panzano. Qui i vigneti si trovano ad altezze spesso superiori alla media, non di rado raggiungono i 600 metri e godono di una brezza che assicura ai grappoli una giusta aerazione.
Il Vigna Grospoli, che proviene dal podere omonimo, nasce da un vigneto allevato ad alberello palizzato, impiantato nel 2003 su antiche terrazze dopo il restauro dei muri a secco di pietra. Proprio nel 2015 sono stati aggiunti nuovi terrazzamenti raggiungendo la quota di 650 metri s.l.m., qui l’allevamento è ad alberello lamolese.
Il vino, certificato biologico, subisce una fermentazione in acciaio o cemento, secondo le condizioni, in ogni caso i vasi in cemento vengono utilizzati successivamente per circa 12 mesi. Per la maturazione si usano barriques esauste per un periodo che può arrivare fino ai 24 mesi, cui segue almeno un anno di affinamento in bottiglia.
Già dal colore si capisce che nel vino c’è materia, struttura, grassezza: un bel rubino di buona profondità con unghia appena granata.
Accostato al naso esprime una suggestiva miscellanea di frutta e spezie, con note di marasca, ciliegia, susina rossa, alloro, leggere menta e china, cioccolato, fiori macerati, tabacco.
Al palato emerge bene la qualità del sangiovese di alta collina, fresco, succoso ma profondo e salino, ottima bevibilità nonostante la gradazione quasi al limite, perfetto il tannino, solido e ben integrato.
Un vino di struttura che non è predisposto per essere semplicemente sorseggiato, ma vuole assolutamente la compagnia del cibo, possibilmente cacciagione, ma anche formaggi di mucca stagionati ed erborinati. Va alla grande con un fagiano arrosto ripieno e ben speziato.